L’occhio
di celluloide
(Federico Scrimaglio) - Tazio Secchiaroli era innamorato
della vita. E del cinema. Tanto da inventare un nuovo genere di fotografo:
quello che immortala il film dietro le quinte. Cosa succede dietro la
macchina da presa? Ed ecco l’acuto sguardo di Secchiaroli pronto a
cogliere un momento speciale; mostrare ciò che normalmente è invisibile.
E i “suoi” attori, i “suoi” registi lo hanno amato per questa
capacità di essere ripresi durante la lavorazione di un film con stile
così originale. Clint Eastwood a cavallo nella campagna romana dietro
Cinecittà o comodamente steso su un letto, vestito da cowboy, a ripassare
la sceneggiatura; Fellini che vola, quasi in un passo di danza, con la
frusta in mano per far capire una scena di “Otto e mezzo” a Marcello
Mastroianni; la Loren e Mastroianni sul set di una “Giornata
particolare” impegnati in una scena drammatica che nei rapidi scatti
conserva tutta la sua intensità; la bellezza avvolta di luce di Claudia
Cardinale in “Otto e mezzo”; le comparse di “Cleopatra” che
ammazzano le lunghissime pause tra un ciak e l’altro, a causa dei
capricci della diva Liz Taylor, solitarie tra le enormi scenografie;
addormentate tra vecchie anfore o intente a leggere il giornale davanti a
un mare solcato da vascelli dell’antica roma .
Vedere la mostra
fotografica di Tazio Secchiaroli alle Scuderie Aldobrandini
di Frascati è stato come assistere al personalissimo film su una
parte importante della storia del nostro cinema e dei suoi protagonisti:
dai grandi attori ai tecnici. Si è avuta la possibilità di vedere con
una lente d’ingrandimento le stampe originali dei provini con le foto
“buone” da mandare al giornale segnate dal pennarello rosso di
Secchiaroli; istantanee che fermano momenti magici e irripetibili. Sedersi
e sfogliare uno dei libri disponibili, quello su Fellini per esempio, e
seguire il ritmo della bella colonna sonora della mostra, tutta musica
anni 60 - 70, e guardare quelle foto in biano e nero. Cosa si è provato?
Un’emozione unica.
|