Il
sito del mese: Wikipedia
(Roberto Esposti - laleggedimclurg@yahoo.it)
- Quando
ero piccolo uno dei pensieri che mi
attraversava
la testa quando prendevo in mano un’enciclopedia era rivolto agli uomini
che l’avevano scritta: immaginavo centinaia di seri studiosi chiusi in
grandi biblioteche tutti presi ad annotare nozioni e scrivere definizioni
per completare un’opera che era una sfida allo scibile umano. So bene
che questi miei ricordi hanno un sapore ormai romantico, in un’epoca in
cui le ricerche a scuola si scrivono saccheggiando internet o cdrom, al
punto che l’invenzione di Diderot e D’Alembert sembra ormai cosa
morta. In realtà non è così dato che l’enciclopedia ha
capito di potersi liberare del suo pesante corpo fatto di dozzine di
volumi ed adattarsi alla volatilità e democrazia del sapere che dominano
la nostra epoca: nasce così Wikipedia. Wikipedia (http://it.wikipedia.org
nella sua versione italiana) è il progetto di creare la più grande
enciclopedia mai realizzata. La sua forza è di potersi avvalere del
contributo di chiunque abbia le conoscenze per scrivere un articolo che
riguardi uno qualsiasi dei concetti che fanno parte della conoscenza.
Nata in inglese nell’ottobre del 2001, si è presto strutturata per
lingue: sono già decine gli idiomi in cui sono scritti gli articoli di
Wikipedia, tra cui l’italiano il cui progetto inizia del dicembre del
2001. La versione inglese contiene già 330.000 articoli ossia quanto un
ottimo dizionario, ma la più giovane versione italiana si difende bene
con i suoi 22.000. Scrivere un articolo con cui arricchire Wikipedia è
quanto di più semplice si possa fare: basta preparare un testo,
corredarlo magari di qualche immagine o grafico ed incollarlo dentro il
lemma corrispondente all’argomento documentato o crearne uno nuovo se
non previsto. Ma oltre a portare contributi totalmente nuovi si possono
anche migliorare od ampliare articoli scritti da altri: il sistema è così
aperto che se la ritenete migliorabile potete perfino cambiare l’home
page stessa di Wikipedia. Naturalmente esistono dei limiti dettati dal
buon senso di chi concorre ad incrementare l’enciclopedia e per ogni
pagina esiste un forum di discussione in cui i “wikipediani” si
scambiano le proprie idee sulle modifiche apportate.
I contributi possono essere lasciati in forma anonima o firmati se ci si
registra, ad majorem gloria di chi scrive. Sarà possibile così tener
traccia di tutti i propri contributi, partecipare alle vibranti
discussioni sui lemmi, il tutto in una sorta di gara improntata una volta
tanto all’aumento delle conoscenza e della cultura.
I nuovi articoli sono segnalati nell’home page e tutti sono
rintracciabili sia nei canali tradizionali che in un motore di ricerca per
parola. Spesso sono anche collegati all’attualità e qui si vede come
diano già i primi frutti.
Tutte le informazioni sono ospitate negli Stati Uniti in alcuni server
donati dai fondatori, l’opera è poi gestita da una fondazione senza
scopo di lucro (che accetta donazioni) ed i siti sono assolutamente privi
di pubblicità. Insomma Wikipedia rappresenta una sfida enorme per le
ambizioni che ripone: collezionare tutte le culture e renderle accessibili
liberamente a tutti. Se volete cogliere la sfida e partecipare a questo
progetto non vi resta che collegarvi e lasciare il vostro contributo: non
dovete essere degli scienziati famosi o letterati eccelsi, né il vostro
articolo deve riguardare temi “alti”. E allora che aspettate?
PS (Piccolo Suggerimento): gli articoli sui nostri Castelli Romani devono
ancora essere creati… |