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Sommario anno XIII numero 9 - settembre 2004

 ARTE

Italia doppie visioni
(Cristina Stillitano) - Italia-Doppie Visioni è la storia di un viaggio attraverso l’Italia e le sue innumerevoli epoche e culture. Storia di passeggiate al centro di Roma o di Milano, di spiagge affollate, di vulcani spettacolari. Storia di disagio e degradazione urbanistica, di manicomi, di paesi dove si torna a guardare la gente invecchiata, mentre tutto rimane com’è. Storia di tonnare e di pescatori addormentati nelle reti. Storia, anche, di miti e classicità, di una Venezia che diventa sogno e notte incantata, di una statua che vi fissa con occhi più vivi dei vostri. La mostra, un allestimento di 112 fotografie di vario formato visitabile sino al 29 agosto nei suggestivi spazi delle Scuderie del Quirinale, è realizzata a cura dell’Azienda Speciale Palaexpò-Scuderie del Quirinale con la collaborazione di Contrasto e della Maison Européenne de la Photographie di Parigi, ove approderà nel 2007, al termine di un tour che ha inizio qui a Roma in prima mondiale. Il percorso è organizzato intorno a dieci temi, su ognuno dei quali due grandi artisti della fotografia si confrontano, offrendo la propria personale visione italiana: H. Cartier-Bresson e M. Giacomelli, P. Strand e G. Berengo Gardin, W. Klein e M. Carrieri, E. Haas e L. Campigotto, H. List e M. Jodice, C. Cerati e R. Depardon, S. Salgado e G. Fiorio, A. Biasiucci e R. Ressmeyer, J. Sternfeld e G. Basilico, M. Vitali e M. Parr. Ognuno di loro cerca (e trova) qualcosa di diverso. Ne vien fuori un’Italia indagata nel profondo, stravolta appassionatamente o analizzata con oggettività, scrutata o sognata, compresa o denunciata, ma più viva e reale che mai nelle visioni che, con tanta differenza, l’hanno attraversata e raccontata e ricordata.
Nella sequenza di immagini seducentemente “infedeli”, “l’istante decisivo”, come amava chiamarlo H. Cartier-Bresson, è un frammento di vero estrapolato da un obiettivo. Verità che, lungi dal disperdersi, si rafforza nella molteplicità delle sue versioni; trova, nell’essere l’una e l’altra cosa, in questa libertà così difficile ma tanto necessaria, la sua unica possibilità di esistere.

 ARTE

Sommario anno XIII numero 9 - settembre 2004