Notizie in... Controluce Notizie in... Controluce
 Versione digitale del mensile di cultura e attualità dei Castelli Romani e Prenestini

sei il visitatore n.

 

home | indice giornali | estratti | info | agenda | cont@tti | cerca nel sito | pubblicità

 

Sommario anno XIII numero 10 - ottobre 2004

 MUSICA

Enzimi
(Cristina Stillitano) -
“Enzimi” colpisce ancora. Il festival “pop” di musica, cinema, arti e spettacolo è tornato all’Esquilino con un programma denso di appuntamenti, tutti gratuiti, che si sono snodati dal 5 al 12 settembre. La varietà è il cavallo di battaglia della manifestazione, organizzata in collaborazione col Comune di Roma, e che richiama sempre un folto pubblico giovanile, soprattutto per la sua attitudine all’innovazione e alla sperimentazione, l’apertura verso ogni forma d’arte e di espressione che vuol essere precisa scelta culturale, oltre che occasione di svago e di incontro. Non ha paura di sperimentare “Enzimi”, anzi, dice di assomigliare allo “zapping che si fa di radio in radio, ai gusti complessi delle persone e, soprattutto, a Roma, che è capace di assorbire ogni cosa e trovarle, senza pregiudizio, un posto nella propria identità”.
Tra i tanti eventi, abbiamo scelto quello di giovedì sera all’Acquario Romano, attratti soprattutto (possiamo pure confessarlo) dalla bellezza dello spazio ospitante, progettato dall’architetto Ettore Bernich, che realizzò questa sintesi davvero suggestiva delle diverse finalità per le quali era stato pensato e commissionato.
Lo spettacolo in programma è la rappresentazione di tre testi del Grand Guignol, forma di teatro della Francia di fine ‘800 che, partendo dal naturalismo, approdava al terrore, a situazione fosche e macabre, dense di pathos e senza lieto fine. Le storie proposte, “L’artiglio, Passa la ronda. Il ritorno”, sono recitate da quattro uomini fermi sul palco e quasi privi di espressione, come se quello che si vede, che si ascolta, non fosse che il segno minimo di un universo insondabile, l’accenno doloroso di un’umanità immensa, appassionata, inenarrabile. Quattro uomini recitano storie di altrettante donne e la maschera che portano, la staticità con cui si fermano sul palco, la compostezza con cui raccontano, gli occhi fissi nel vuoto, sono l’espressione di una distanza impressionante e senza speranza, ma degna di commozione. L’interpretazione proposta da Massimiliano Civica, regista del breve spettacolo, è forse la più convincente: nessun sentimento, tranne una lieve inflessione della voce, un leggero tremolio. E parole che dicono molto, tutto.
Nel silenzio, nell’assenza, nel vuoto, non c’è cosa più sconvolgente della propria immaginazione.
Scheda:
Acquario Romano
Grand Guignol
L’artiglio, Passa la ronda, Il ritorno
Regia: Massimiliano Civica
Con: A. Cosentino M. Feliziani, A. Tagliarini, D. Timpano

 MUSICA

Sommario anno XIII numero 10 - ottobre 2004