castel
gandolfo
C’era il Lago
(Alessandro Aluisi) - Neanche in piena stagione invernale
l’arretramento delle acque del Lago di Castel
Gandolfo o Lago Albano sembra conoscere pause o sperate controtendenze,
specialmente in questo periodo dell’anno normalmente generoso per le
falde acquifere che alimentano il Lago. Il Fenomeno del
“prosciugamento” mai si è fatto cosi vistoso e spaventosamente
evidente in questi ultimi 5 anni ed il rischio, secondo l’Università di
Roma, il WWF Italia ed altri che da sempre studiano questo delicato
ecosistema alle porte della Capitale, è che l’area a ridosso del Bacino
possa subire radicali mutamenti climatici simili, se non del tutto
identici, a quelli che si verificarono all’ex Lago del Fucino (Abruzzo)
e per rimanere nei Colli Albani, all’attuale Valle Ariccia, anticamente
il terzo lago per dimensione dopo Albano e Nemi. Il cambiamento sarà un
microclima più di tipo continentale, ossia con inverni più freddi ed
estati più calde, senza il naturale effetto benefico di una massa
d’acqua a mitigare. Oppure ed inoltre, il Lago rischia di trasformarsi
in una malsana zona paludosa, esponendo la popolazione residente attorno a
questo futuro acquitrino ai malesseri e disturbi dell’abitare
vicinissimi a questa particolare area. A dare ulteriore valore a questo
“sito umido” (denominazione di zone con la presenza di sorgenti ed
acque naturali di elevato valore, degne di considerazione mondiale) sarà
il perfezionamento a partire dagli ultimi tre anni, dell’attestazione di
patrimonio dell’umanità da parte dell’U.N.E.S.C.O. in aggiunta al
meglio valorizzabile contesto del Parco Regionale dei Castelli Romani.
Purtroppo, una parte di responsabilità di questo stato comatoso del Lago,
va ricercata ancora una volta e principalmente nell’uomo che ha
circondato di cemento e di interessi troppo speculativi non solo la conca
propria del lago, ma anche alterando le sorgenti più remote che si
spingono addirittura ai monti Lepini. Le memorie viventi che ho avuto
l’onore di conoscere, si ricordano, con un velo di commozione, i tempi
in cui in questo meraviglioso e sotto certi aspetti incontaminato occhio
di Diana nuotavano tranquillamente tra le sue acque, fino alla fine degli
anni 30, lontre ed altre specie rare, la cui sopravvivenza è al 2004
ancora avvolta da misteri e supposizioni. Il Lago è sempre stato per gli
abitanti di Roma e dintorni, motivo di piacevoli e rilassanti passeggiate
e gite fuori porta. Una località bella, “economica” e cosa molto
importante, accessibile in pochi minuti d’auto. Storicamente votata al
turismo ed agli sport. Ma qualsiasi luogo “bello” ed accessibile
specie ad una grande pubblico sarà destinato a subire le mire di chi
pensa che non esiste mai sviluppo e progresso turistico, laddove non ci
siano solo cemento ed in abbondanza, parcheggi “sufficientemente
adeguati” e, cosa importante, GENTE, tanta gente fino
all’inverosimile. Fino a far esasperare, soprattutto in Estate e
festività, chi ha scelto quella zona non per abitarci ma per viverci.
Tanta gente, ma di indiscussa classe da dimostrare, lasciando l’arenile
del Lago perennemente riempito di rifiuti, con tocchi da maestro come
panchine divelte od usate, giustamente, come legna per i barbecue (pratica
illegale lungo l’arenile). Gente che si parcheggia serenamente davanti
ai passi ed aree carrabili rispondendo: «a dotto’! ce passi no!»
xi
comunità montana
Il sito del
mese: XI Comunità Montana
(Roberto Esposti - laleggedimclurg@yahoo.it) - Il sito di
questo mese è quello dell’XI Comunità Montana,
ossia quella dei Castelli Romani e Prenestini raggiungibile
all’indirizzo <http://www.xicomunitamontana.lazio.it>. Il sito ci
accoglie con un’animazione fatta in Flash che illustra bene la
collocazione geografica di quest’area all’interno dell’Italia, del
Lazio e la sua articolazione nei comuni su cui insiste. Terminata
l’animazione si accede all’home page vera e propria: essa è
strutturata in una grande colonna centrale, in una piccola a destra ed un
menù di navigazione sulla sinistra; insomma la classica struttura a
frames che andava qualche annetto fa, non bellissima a vedersi, ma
comunque funzionale. In alto sotto il titolo della pagina sono poi
presenti delle icone che dovrebbero cambiare la lingua del sito, ma non lo
fanno poiché le coccarde italiana ed inglese non sono associate a nessun
link; vi sono poi le icone per poter inviare un’email alla Comunità
Montana, un’inspiegabile link alla pagina in cui ci troviamo ed il
collegamento al forum, che almeno nel giorno in cui abbiamo esplorato il
portale non dava segni di vita.
Più interessanti i collegamenti che sono nella colonna destra: i link,
che rimandano a siti di interesse locale, istituzionali ed informativi (il
nostro però non c’è e non è il solo); scrivici, che riporta gli
indirizzi di email di tutti gli organi dell’ente; newsletter, che
appunto consente di iscriversi al bollettino della Comunità. Vi sono poi
richiami al circuito museale dei Castelli Romani, ai GAL tuscolani e
prenestini ed a Meteo Italia.
Descritta così la cornice, al centro sono riportate le news ed i
comunicati emessi dall’ufficio stampa dell’ente, aggiornati al giorno
prima rispetto al quale scriviamo. A sinistra c’è poi il menù con cui
si naviga effettivamente dentro al portale. Le sezioni sono:
Istituzione: si divide in sottosezioni in cui si presentano la Comunità
Montana in quanto ente, il consiglio, la giunta, lo Statuto, l’attività
del Difensore Civico.
Territorio: elenca (con relativi link) tutti i comuni che aderiscono
all’ente, riporta interessanti e dettagliati articoli sulla morfologia
del territorio, sull’ambiente, la flora. Alcune sezioni non risultano
attive: interessante la possibilità di ordinare le pubblicazioni
dell’ente tramite il sito, peccato però che nessuno si sia accorto che
ora la nostra divisa è l’euro…
Itinerari: descrive una quindicina di itinerari storici, naturalistici da
percorrere all’interno della Comunità che risulterebbero ben descritti
se non fosse per la carenza a volte del punto di partenza e di
un’indicazione esatta della distanza totale da percorrere. Peccato anche
per la qualità della scansione delle foto, ma resta comunque un servizio
apprezzabile.
Strategia e pianificazione: riporta in dettaglio il Piano di Sviluppo
Socioeconomico 2001/2006 ed i Piani Operativi di Intervento, ossia le
linee guida dei progetti dell’ente utili soprattutto agli
amministratori, ma anche al cittadino curioso.
Agenzia di sviluppo: descrive ragione d’essere, studi e progetti del
motore che realizza i piani dell’ente.
Bandi: raccoglie, appunto, i bandi emessi dall’ente: presenti, passati e
relativa modulistica.
Novità: dovrebbe riportare i comunicati stampa, ma risulta vuoto.
In conclusione si tratta di un sito che offre informazioni utili
soprattutto agli amministratori dei comuni facenti parte dell’ente,
occasionalmente ad imprese e cittadini: a nostro parere il sito dovrebbe
chiarire la sua natura decidendo se essere un portale solamente
amministrativo od anche turistico, sposando così in toto le pulsioni
naturalistiche e poliglotte che accenna. Sarebbe anche il caso di dare una
rinfrescata alla grafica del sito ed un’ordinata alla sua struttura.
frascati
Lo sguardo di
Gulliver
(Claudio Comandini) - Rompendo il luogo comune che relega I
viaggi di Gulliver di Jonathan Swift (1667-1745) alla letteratura per
l’infanzia, Marco Solari fornisce all’opera dello scrittore irlandese
una “scrittura scenica” (temine coniato da Giuseppe Bartolucci per
indicare pratiche teatrali innovative) dove testo, gesto, musica dal vivo,
immagine video e ambientazioni moltiplicano le prospettive muovendosi per
“slittamenti percettivi” fra ascolto e visione. Nella messa in scena,
rispetto alla linearità di
svolgimento della vicenda, sono privilegiati gli studi sulle situazioni,
seguendo il solitario sguardo di un viaggiatore alla naufragato tra centri
di potere e le loro periferie, relitti e utopie. Marco Solari è attivo
dalla metà degli anni ’70 con il gruppo teatrale La Gaia Scienza, dal
’84 inoltra la sua ricerca sulla parola poetica e la recitazione,
lavorando con Alessandra Vanzi, e dal ’91 anche con Gustavo Frigerio e
Patrizia Bettini. Lo spettacolo, realizzato nelle Scuderie Aldobrandini di
Frascati il 19 ottobre, approfondisce il lavoro già offerto sulla Rampa
Prenestina nella Notte Bianca.
Il caustico “illuminismo” di Swift, crudo e privo di ogni illusione,
delineava un’anatomia dal corpo umano e sociale, dove la legge,
l’economia e la guerra si riducevano all’insensato gioco di potere di
uomini, nani o giganti, sempre e comunque “sproporzionati”, pietosi ad
un occhio superiore e distaccato come quello del cavallo. Lo sguardo di
Swift, dichiara il regista, ha affinità con il comune “non
ritrovarsi” vissuto nei nostri giorni, in un paesaggio che è
sostanzialmente la nostra stessa colossale presunzione occidentale: con le
sue istituzioni politiche e sociali, la sua cultura, la sua scienza, la
sua religione.
Con: Gustavo Frigerio, Alessandra Vanzi, Patrizia Bettini, Flavio Cova,
Dora Francese, Giulia Frezza, Vincenzo Schirru, Matteo Angius. Vj set:
Stefano Gabrini, Adi Gianuano. Musica dal vivo: Piergiorgio Faraglia,
Pasquale Innarella, Mauro d’Alessandro. Scena: Roberto Ricci. Disegno
luci: Luca Storari. Costumi: Patrizia Sgamma. Aiuto regia: Matrin Clausen.
Regia: Marco Solari.
rocca
priora
Il teatro
popolare chiude la fiera
(Nicola Pacini) - 29/9/2004 - Un gran pubblico si è
divertito con il teatro in piazza Zingara, dove la Compagnia Teatrale Il
Gruppo ha presentato Antiche Radici. Una serie di sceneggiate con testi di
Gioacchino Belli, del sor Capanna, di altri poeti dialettali, e con
l’intervento di alcune donne di Rocca Priora, che, in costumi di inizio
secolo, hanno cantato canzoni popolari. Altri figuranti locali in costumi
e con attrezzi contadini hanno preso parte alla rappresentazione. La Banda
Musicale Folkloristica Corbium diretta dal M. Gianluca Cantarini, ha fatto
il giro del paese, toccando tutti i vicoli del Centro Storico. Per una
settimana le vecchie piazze ed i vicoli sono stati protagonisti di tanti
avvenimenti, L’esposizione di artigianato e prodotti vari; frotte di
ragazzi delle scuole medie impegnati negli antichi giochi, con il cerchio, sottomuro, zoppo; la
maratonina per il Centro Storico.
Soddisfatti Giuseppe De Righi per la Comunità Montana, che ha sostenuto
la manifestazione proprio per il recupero delle tradizioni popolari e il
presidente Claudio Ceccarelli con l’intero Consiglio d’Amministrazione
della Banca di Credito Cooperativo del Tuscolo da sempre convinti
sostenitori delle tradizioni popolari locali. |