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Sommario anno XIV numero 1 - gennaio 2005

 ATTUALITÀ E CULTURA

Una biblioteca virtuale per Bagdad
(Luca Ceccarelli) - Nel pomeriggio dell’8 dicembre a Roma, nel corso della III° Fiera della piccola e media editoria al Palazzo dei Congressi all’EUR, si è tenuta un’affollata conferenza di presentazione dell’iniziativa denominata Una biblioteca virtuale per Bagdad. Tale progetto, che è stato promosso dall’Associazione Progetto Bagdad in collaborazione con l’agenzia di servizi editoriali Il Segnalibro, è finalizzato a rispondere alla tragica situazione di emergenza  culturale, oltre che sanitaria, causata in Iraq da un’aggressione militare devastante che dura da quasi due anni, e che va ad incidere su una struttura statuale già resa fragile da dieci anni di embargo e di bombardamenti, dalla prima aggressione militare del 1990, dalla precedente guerra decennale con l’Iran e da una dittatura per molti aspetti disumana come quella di Saddam Hussein.
Oggi Bagdad si presenta come una città senza più libri. I bombardamenti aerei dei sedicenti “liberatori”, e i saccheggi che hanno fatto seguito alla caduta del regime di Saddam Hussein, ad opera di bande ormai libere di spadroneggiare, hanno esposto ad un totale saccheggio il Museo archeologico della capitale, la Biblioteca Nazionale e la Biblioteca dell’Accademia di Belle Arti. I pochi libri sfuggiti ai saccheggi sono finiti malamente accatastati in bunker e rifugi di fortuna, in attesa di una vera pace e di una ricostruzione che non arrivano mai.
La conferenza è stata aperta dalla proiezione di un documentario realizzato da Dario Bellini, che ha raccontato la vita quotidiana a Bagdad nella primavera del 2003, gli stenti e sofferenze, ma anche i momenti di gioia.
Alla proiezione hanno fatto seguito gli interventi del professor Samir Abdull Hamir, docente di lingua italiana e spagnola all’Università di Bagdad, dell’islamista Isabella Camera d’Affitto, di Dario Bellini e di Aldo Rovigatti, curatori del progetto, e promotori del sito www.unabibliotecaperbagdad.org. Alla conferenza erano presenti anche Claudia Leuci, ufficio stampa dell’agenzia Il Segnalibro, e tre studentesse irachene, Sundus, Sima e Nur, che frequentano un corso di specializzazione in lingua italiana presso l’Università per stranieri di Reggio Calabria. Anche Fahrenheit, la seguita trasmissione pomeridiana di RadioTre dedicata ai libri, ha rivolto la propria attenzione all’iniziativa.
Il progetto di biblioteca virtuale che hanno in mente i promotori dell’iniziativa non assomiglia alla “Biblioteca d’Alessandria”, ma ben più ad uno strumento di lavoro, raccolta di titoli, sinossi, estratti da libri d’arte e da opere di narrativa e saggistica, in lingua araba e in italiano, che in futuro potranno essere donate, quando verrà finalmente una vera pace, per la ricostruzione delle biblioteche anche cartacee di Bagdad. Oltre a questo, il sito si propone di essere un osservatorio sulla realtà sociale e culturale irachena, e non per ultimo, sui progetti di solidarietà e di cooperazione in atto in Iraq. È  importante però, affinché l’iniziativa vada in porto, che vi sia un’ampia adesione da parte degli editori, degli scrittori e anche dei lettori, a titolo personale, che donino libri per la costruzione della biblioteca virtuale e la ricostruzione di quella cartacea.
Per ulteriori informazioni ed adesioni, oltre al sito indicato sopra si può contattare l’agenzia letteraria Il Segnalibro (www.ilsegnalibro.it) telefonando al numero 06/35400912, o scrivendo al seguente indirizzo e-mail: ufficiostampa@ilsegnalibro.it.

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Sommario anno XIV numero 1 - gennaio 2005