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Sommario anno XIV numero 2 - febbraio 2005

 I NOSTRI PAESI - pagina 5

marino
“Un’astronave sul mio terrazzo”
(Eliana Rossi) - L’opera più recente di Enrico Capolei, scrittore autodidatta marinese, dal titolo “Un’astronave sul mio terrazzo”, è stata presentata il 13 novembre presso il Museo Civico “Umberto Mastroianni” di Marino. Presenti all’incontro, il Sindaco Ugo Onorati, l’Assessore al Turismo Sergio Ambrogiani, il critico letterario Franco Campegiani e il Direttore del Museo Alessandro Bedetti, che ha preso la parola ricordando al folto pubblico presente, che l’Autore si era già cimentato con un’altra opera dal titolo “Un nonno per papà”, nella quale rivivevano i suoi ricordi d’infanzia legati alla guerra vissuta a Marino. “Un’astronave sul mio terrazzo è un libro gradevolissimo - spiega Bedetti - si legge facilmente e non ci troviamo di fronte alla solita fantascienza di “Guerre stellari” o a quella di Asimov, questa è più introspettiva e qui le astronavi fanno solo da sfondo a problematiche che ci portiamo dentro da anni, a quelle domande, finora, senza alcuna risposta: “Chi siamo? Dove andiamo?”
Il Sindaco, dopo aver ricordato gli ultimi incontri che si erano tenuti presso il Museo, tra i quali le opere ispirate alla poesia di Giuseppe Ungaretti, un omaggio al poeta che visitò Marino a vent’anni dalla sua scomparsa, ha ribadito che “l’antica chiesa di Santa Lucia, oggi Museo Civico, va considerato non un ambiente chiuso, ma un luogo dove incontrarsi per fare cultura, ed è un piacere presentare il libro fresco di stampa di Capolei, che non è nuovo all’opera scrittoria, cimentandosi prima con le poesie e poi con le storielle strambe e con il bel racconto “Un nonno per papà”, un ricordo personale dell’autore, che ha rivissuto con gli occhi di un bambino la guerra qui a Marino, ed è stato un grande successo soprattutto nelle scuole, poiché scritto in modo semplice e diretto, toccando la sensibilità dei bambini. Qui ci troviamo di fronte ad un salto di qualità - precisa Onorati - la sua narrativa si sposta su un altro versante: la fantascienza. Uno scritto che presenta analogie con l’opera del greco Sanasata, che unisce la fantasia alla narrativa. Nel corso dei secoli la fantasia è stata toccata da tanti autori, Verne, Doyle,Bergerac, ed era una scienza percepita come qualcosa di progressivo, in Verne addirittura la fantascienza non è un episodio negativo, ma si conclude positivamente, trattandosi di una rivelazione profetica. La filmografia è, invece, più presente nella nostra immaginazione, basti pensare ad Aimov “2001 Odissea nello spazio”, oppure ad “Alien”, “Incontri del terzo tipo”, “Cocoon” “E.T.”, dove la fantascienza è unita ad altri elementi quali la filosofia, la sociologia, si tratta di un genere letterario che ha toccato tutti, grandi e piccoli”. Nel suo breve intervento Ambrogiani ha citato una frase ricorrente in Capolei “sono un’autodidatta, mi sono fatto da solo e ciò - continua l’Assessore - dimostra l’onestà intellettuale di uno scrittore, la sua capacità di scherzare, di giocare con i luoghi della sua giovinezza”. Campegiani ha rilevato come la scrittura di Capolei, pur non essendo colta, possieda capacità affabulatorie, dando l’impressione di ascoltare il capo tribù mentre narra le sue storie. “È un menestrello dei nostri tempi - continua il critico - ed il suo è un romanzo che getta un ponte tra la narrazione fantascientifica e quella dei narratori, dando vita ad un’epopea. La storia è un intreccio ingegnoso con colpi di scena, con lo spazio lasciato ai dialoghi. È scritto in prima persona, ma non è autobiografico, anche se possiamo trovare una certa immedesimazione nel personaggio da parte dell’autore. Il protagonista viene rapito e portato su un’astronave; dopo aver viaggiato nello spazio, si ritrova nel punto di partenza e sembra che non sia trascorso che un attimo, ma non può raccontare a nessuno quanto è accaduto, neanche alla sua compagna e chiude tutto dentro di sé. Il viaggio interstellare di Toni finisce a tarallucci e vino, niente a che fare, quindi, con il filone epico-fantascientifico. Capolei si riconosce nel filone sociologico, contrassegnato dalla società tecnologica. Quello dell’autore è un lavoro che racchiude  tre filoni: epico, onirico e sociologico. C’è un corollario d’ordine morale che può ancora trarsi da tali avventure mirabili, ci sono forze che in situazioni negative si pongono all’opera per riportare il tutto in armonia”.
Commosso ed emozionato Enrico Capolei, che ha ringraziato il Sindaco che gli ha dato l’opportunità di presentare il suo libro, gli altri relatori, nonché il pubblico presente e, naturalmente, un grazie in particolare all’attrice Francesca Spurio, che ha letto alcuni brani tratti dal libro.


frascati
Il “ritorno” del Frascati Calcio!
(Simone Proietti) - 10 Gennaio, appena l’inizio del 2005 e si presenta subito una giornata di festa e grande dimostrazione di solidarietà per Frascati. L’occasione è l’incontro di calcio “Derby della Solidarietà” tra le vecchie glorie di Roma e Lazio, una partita fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale e dalla società sportiva Frascati Calcio con una duplice motivazione: raccogliere fondi per i sopravvissuti al maremoto del Sud Est Asiatico, ed inaugurare il nuovo manto erboso in erba sintetica del Campo Sportivo VIII Settembre. L’appello, manco a dirlo, è stato accolto a braccia aperte dalla cittadinanza frascatana, assiepata sulle “fredde” tribune dell’VIII Settembre come da tempo non si vedeva. Una spendida opportunità per i papà di poter indicare ai loro figli alcuni dei protagonisti delle due compagini capitoline che hanno fatto la storia in quest’ultimo ventennio.
Bello spettacolo e congruo incasso di 2000 euro che prontamente volerà con destinazione Asia, come donazione per le opere di ricostruzione del dopo-tsunami.
A Frascati rimane invece un impianto sportivo da far invidia, ai vertici in termini di innovazione in tutto il territorio provinciale. La nuova copertura in erba sintetica rappresenta uno degli ultimi ritrovati in termini di durata ed elasticità, rendendola totalmente paragonabile, per rimbalzo del pallone, all’erba naturale.
Un investimento da 1 milione di euro che va a completare l’opera di rinnovamento partita circa un anno fa con la nuova pista di atletica e la ristrutturazione dei locali annessi. Un motivo in più per sperare in un grande girone di ritorno dello squadrone frascatano nel campionato di calcio Dilettanti. La “Banda Manolo” (in onore di mister Manolo Patalano che ha saputo ricostruire un gruppo giovane e vincente) attualmente si trova nelle posizioni di vertice del proprio girone, ad un passo dalla promozione, e finalmente per la seconda metà della stagione potrà disporre del fattore campo dopo tanti mesi di peregrinazioni altrove.
Un’ennesima giornata di grandi speranze per il Frascati Calcio e per tutto lo sport frascatano, che in vista del nuovo anno promette emozioni su tutti i fronti. Scherma, rugby, atletica leggera, pallavolo, pallacanestro, judo, pattinaggio, stanno infatti accumulando in questi ultimi anni successi di rilievo nazionale ed internazionale assolutamente impensabili per un piccolo centro come Frascati, fornendo un gran numero di giovani atleti al grande palcoscenico dello sport.
Tornando al VIII Settenbre, per ora l’unico neo dell’impianto frascatano rimane la carenza di parcheggi auto nelle aree limitrofe, che comporta ingorghi e conseguente arrivo di vigili urbani e contravvenzioni, soprattutto in Via Telegono, dinanzi all’entrata dello stadio e della palestra Simoncelli. Una situazione che si dovrà necessariamnte sbloccare soprattutto in previsione dell’arrivo di folto pubblico durante le partite di calcio domenicali. Intanto l’Amministrazione Comunale non bada a spese per lo sport, e già si parla di rinnovare il Campo Mamilio con un investimento di 400000 euro.


san cesareo
A marzo torna la Fiera
(Luca Marcantonio) - È prevista per venerdì 4 marzo l’inaugurazione della Fiera di San Cesareo, l’annuale appuntamento che nel 2005 verrà presentato per l’undicesima volta. Come sempre l’organizzazione è curata dall’Agenzia San Cesareo presieduta da Pino Miglio, ente attraverso il quale opera il motore dell’intero evento, vale a dire la N.A.C.A. diretta da Mauro Ginepri. Dal primo anno di vita la Fiera rappresenta un appuntamento che è diventato sempre più importante non solo per la serietà dell’organizzazione ma anche per lo spirito che muove le idee ed il desiderio di far emergere le enormi potenzialità della zona e dei suoi operatori. Tale onda di successi ha portato la Regione Lazio a concedere il riconoscimento di Fiera Regionale già da qualche anno, certificando così la grande rilevanza che in breve tempo ha ottenuto questo appuntamento. Quest’anno l’area espositiva rimarrà invariata ospitando circa centocinquanta espositori, ma si è voluto puntare ancora di più sulla qualità dei prodotti offerti. Come sempre verranno rappresentate praticamente tutte le categorie merceologiche, con un occhio di riguardo all’imprenditoria, alla gastronomia e all’artigianato locale, vere e proprie pietre miliari di una Fiera che guarda al mondo tenendo però ben ferma la difesa delle proprie tradizioni e della genuinità. Gli stand apriranno con la consueta solenne inaugurazione alla presenza delle autorità militari, religiose e civili, e saranno operativi fino al 13 marzo. L’area espositiva è quella di sempre, sulla Via Maremmana a poca distanza dal casello autostradale. Nei giorni feriali l’orario di visita sarà dalle 15 alle 20, nei festivi dalle 10 alle 21. Per informazioni ci si può rivolgere ai numeri 339-1313260, 06-9570405 e 349-1061620

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