marino
“Un’astronave sul mio terrazzo”
(Eliana Rossi) - L’opera più recente di Enrico Capolei,
scrittore autodidatta marinese, dal titolo “Un’astronave sul mio
terrazzo”, è stata presentata il 13 novembre presso il Museo Civico
“Umberto Mastroianni” di Marino. Presenti all’incontro, il Sindaco Ugo
Onorati, l’Assessore al Turismo Sergio Ambrogiani, il critico letterario
Franco Campegiani e il Direttore del Museo Alessandro Bedetti, che ha
preso la parola ricordando al folto pubblico presente, che l’Autore si era
già cimentato con un’altra opera dal titolo “Un nonno per papà”, nella
quale rivivevano i suoi ricordi d’infanzia legati alla guerra vissuta a
Marino. “Un’astronave sul mio terrazzo è un libro gradevolissimo - spiega
Bedetti - si legge facilmente e non ci troviamo di fronte alla solita
fantascienza di “Guerre stellari” o a quella di Asimov, questa è più
introspettiva e qui le astronavi fanno solo da sfondo a problematiche che
ci portiamo dentro da anni, a quelle domande, finora, senza alcuna
risposta: “Chi siamo? Dove andiamo?”
Il Sindaco, dopo aver ricordato gli ultimi incontri che si erano tenuti
presso il Museo, tra i quali le opere ispirate alla poesia di Giuseppe
Ungaretti, un omaggio al poeta che visitò Marino a vent’anni dalla sua
scomparsa, ha ribadito che “l’antica chiesa di Santa Lucia, oggi Museo
Civico, va considerato non un ambiente chiuso, ma un luogo dove
incontrarsi per fare cultura, ed è un piacere presentare il libro fresco
di stampa di Capolei, che non è nuovo all’opera scrittoria, cimentandosi
prima con le poesie e poi con le storielle strambe e con il bel racconto
“Un nonno per papà”, un ricordo personale dell’autore, che ha rivissuto
con gli occhi di un bambino la guerra qui a Marino, ed è stato un grande
successo soprattutto nelle scuole, poiché scritto in modo semplice e
diretto, toccando la sensibilità dei bambini. Qui ci troviamo di fronte ad
un salto di qualità - precisa Onorati - la sua narrativa si sposta su un
altro versante: la fantascienza. Uno scritto che presenta analogie con
l’opera del greco Sanasata, che unisce la fantasia alla narrativa. Nel
corso dei secoli la fantasia è stata toccata da tanti autori, Verne, Doyle,Bergerac,
ed era una scienza percepita come qualcosa di progressivo, in Verne
addirittura la fantascienza non è un episodio negativo, ma si conclude
positivamente, trattandosi di una rivelazione profetica. La filmografia è,
invece, più presente nella nostra immaginazione, basti pensare ad Aimov
“2001 Odissea nello spazio”, oppure ad “Alien”, “Incontri del terzo tipo”,
“Cocoon” “E.T.”, dove la fantascienza è unita ad altri elementi quali la
filosofia, la sociologia, si tratta di un genere letterario che ha toccato
tutti, grandi e piccoli”. Nel suo breve intervento Ambrogiani ha citato
una frase ricorrente in Capolei “sono un’autodidatta, mi sono fatto da
solo e ciò - continua l’Assessore - dimostra l’onestà intellettuale di uno
scrittore, la sua capacità di scherzare, di giocare con i luoghi della sua
giovinezza”. Campegiani ha rilevato come la scrittura di Capolei, pur non
essendo colta, possieda capacità affabulatorie, dando l’impressione di
ascoltare il capo tribù mentre narra le sue storie. “È un menestrello dei
nostri tempi - continua il critico - ed il suo è un romanzo che getta un
ponte tra la narrazione fantascientifica e quella dei narratori, dando
vita ad un’epopea. La storia è un intreccio ingegnoso con colpi di scena,
con lo spazio lasciato ai dialoghi. È scritto in prima persona, ma non è
autobiografico, anche se possiamo trovare una certa immedesimazione nel
personaggio da parte dell’autore. Il protagonista viene rapito e portato
su un’astronave; dopo aver viaggiato nello spazio, si ritrova nel punto di
partenza e sembra che non sia trascorso che un attimo, ma non può
raccontare a nessuno quanto è accaduto, neanche alla sua compagna e chiude
tutto dentro di sé. Il viaggio interstellare di Toni finisce a tarallucci
e vino, niente a che fare, quindi, con il filone epico-fantascientifico.
Capolei si riconosce nel filone sociologico, contrassegnato dalla società
tecnologica. Quello dell’autore è un lavoro che racchiude tre filoni:
epico, onirico e sociologico. C’è un corollario d’ordine morale che può
ancora trarsi da tali avventure mirabili, ci sono forze che in situazioni
negative si pongono all’opera per riportare il tutto in armonia”.
Commosso ed emozionato Enrico Capolei, che ha ringraziato il Sindaco che
gli ha dato l’opportunità di presentare il suo libro, gli altri relatori,
nonché il pubblico presente e, naturalmente, un grazie in particolare
all’attrice Francesca Spurio, che ha letto alcuni brani tratti dal libro.
frascati
Il “ritorno” del Frascati Calcio!
(Simone Proietti) - 10 Gennaio, appena l’inizio del 2005 e
si presenta subito una giornata di festa e grande dimostrazione di
solidarietà per Frascati. L’occasione è l’incontro di calcio “Derby della
Solidarietà” tra le vecchie glorie di Roma e Lazio, una partita fortemente
voluta dall’Amministrazione Comunale e dalla società sportiva Frascati
Calcio con una duplice motivazione: raccogliere fondi per i sopravvissuti
al maremoto del Sud Est Asiatico, ed inaugurare il nuovo manto erboso in
erba sintetica del Campo Sportivo VIII Settembre. L’appello, manco a
dirlo, è stato accolto a braccia aperte dalla cittadinanza frascatana,
assiepata sulle “fredde” tribune dell’VIII Settembre come da tempo non si
vedeva. Una spendida opportunità per i papà di poter indicare ai loro
figli alcuni dei protagonisti delle due compagini capitoline che hanno
fatto la storia in quest’ultimo ventennio.
Bello spettacolo e congruo incasso di 2000 euro che prontamente volerà con
destinazione Asia, come donazione per le opere di ricostruzione del
dopo-tsunami.
A Frascati rimane invece un impianto sportivo da far invidia, ai vertici
in termini di innovazione in tutto il territorio provinciale. La nuova
copertura in erba sintetica rappresenta uno degli ultimi ritrovati in
termini di durata ed elasticità, rendendola totalmente paragonabile, per
rimbalzo del pallone, all’erba naturale.
Un investimento da 1 milione di euro che va a completare l’opera di
rinnovamento partita circa un anno fa con la nuova pista di atletica e la
ristrutturazione dei locali annessi. Un motivo in più per sperare in un
grande girone di ritorno dello squadrone frascatano nel campionato di
calcio Dilettanti. La “Banda Manolo” (in onore di mister Manolo Patalano
che ha saputo ricostruire un gruppo giovane e vincente) attualmente si
trova nelle posizioni di vertice del proprio girone, ad un passo dalla
promozione, e finalmente per la seconda metà della stagione potrà disporre
del fattore campo dopo tanti mesi di peregrinazioni altrove.
Un’ennesima giornata di grandi speranze per il Frascati Calcio e per tutto
lo sport frascatano, che in vista del nuovo anno promette emozioni su
tutti i fronti. Scherma, rugby, atletica leggera, pallavolo,
pallacanestro, judo, pattinaggio, stanno infatti accumulando in questi
ultimi anni successi di rilievo nazionale ed internazionale assolutamente
impensabili per un piccolo centro come Frascati, fornendo un gran numero
di giovani atleti al grande palcoscenico dello sport.
Tornando al VIII Settenbre, per ora l’unico neo dell’impianto frascatano
rimane la carenza di parcheggi auto nelle aree limitrofe, che comporta
ingorghi e conseguente arrivo di vigili urbani e contravvenzioni,
soprattutto in Via Telegono, dinanzi all’entrata dello stadio e della
palestra Simoncelli. Una situazione che si dovrà necessariamnte sbloccare
soprattutto in previsione dell’arrivo di folto pubblico durante le partite
di calcio domenicali. Intanto l’Amministrazione Comunale non bada a spese
per lo sport, e già si parla di rinnovare il Campo Mamilio con un
investimento di 400000 euro.
san cesareo
A marzo torna la Fiera
(Luca Marcantonio) - È prevista per venerdì 4 marzo
l’inaugurazione della Fiera di San Cesareo, l’annuale appuntamento che nel
2005 verrà presentato per l’undicesima volta. Come sempre l’organizzazione
è curata dall’Agenzia San Cesareo presieduta da Pino Miglio, ente
attraverso il quale opera il motore dell’intero evento, vale a dire la
N.A.C.A. diretta da Mauro Ginepri. Dal primo anno di vita la Fiera
rappresenta un appuntamento che è diventato sempre più importante non solo
per la serietà dell’organizzazione ma anche per lo spirito che muove le
idee ed il desiderio di far emergere le enormi potenzialità della zona e
dei suoi operatori. Tale onda di successi ha portato la Regione Lazio a
concedere il riconoscimento di Fiera Regionale già da qualche anno,
certificando così la grande rilevanza che in breve tempo ha ottenuto
questo appuntamento. Quest’anno l’area espositiva rimarrà invariata
ospitando circa centocinquanta espositori, ma si è voluto puntare ancora
di più sulla qualità dei prodotti offerti. Come sempre verranno
rappresentate praticamente tutte le categorie merceologiche, con un occhio
di riguardo all’imprenditoria, alla gastronomia e all’artigianato locale,
vere e proprie pietre miliari di una Fiera che guarda al mondo tenendo
però ben ferma la difesa delle proprie tradizioni e della genuinità. Gli
stand apriranno con la consueta solenne inaugurazione alla presenza delle
autorità militari, religiose e civili, e saranno operativi fino al 13
marzo. L’area espositiva è quella di sempre, sulla Via Maremmana a poca
distanza dal casello autostradale. Nei giorni feriali l’orario di visita
sarà dalle 15 alle 20, nei festivi dalle 10 alle 21. Per informazioni ci
si può rivolgere ai numeri 339-1313260, 06-9570405 e 349-1061620 |