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Sommario anno XIV numero 2 - febbraio 2005

 FILOSOFIA DELLA MENTE

Peirce e l’abduzione
(Silvia Coletti) - Il concetto di abduzione non nasce in modo perfetto dalla testa di Peirce, ma è il frutto di un lento aggiustamento teorico e di una certa varietà terminologica. “Retroduzione”, “ipotesi”, “pressuzione”, “argomento originario”, “abduzione”, termine che compare solo dopo il 1901, sono le diverse espressioni utilizzate per indicare quel tipo di ragionamento che porta alla scoperta di un’ipotesi. Nel testo Deduzione, induzione ed ipotesi (1878) Peirce pone l’attenzione non più sull’analisi della logica in generale, ma si sofferma in particolare sulla dialettica tra qualitativo e quantitativo nelle inferenze, sul valore esplicativo delle ipotesi, dove pone l’abduzione in rapporto alla metodologia della ricerca scientifica. Per comprendere il valore che Peirce dà all’abduzione rispetto alla deduzione e all’induzione è necessario far ricorso ad uno degli esempi più noti della letteratura peirciana. Se da un sacco di fagioli, di cui sappiamo che i due terzi sono bianchi, ne prendiamo uno a caso, è inferenza deduttiva che questo fagiolo sia probabilmente bianco, la probabilità sarà di due terzi. Riportiamo di seguito il sillogismo corrispondente:
Regola - I fagioli di questo sacco sono due terzi bianchi
Caso - Questo fagiolo è stato estratto senza reimbussolamento, cioè in modo tale che a lungo andare la percentuale dei fagioli bianchi tratti in questo modo risulterà uguale al numero relativo dei fagioli bianchi del sacco
Risultato - Questo fagiolo è stato tratto in modo tale che a lungo andare risulterebbe  per i due terzi delle volte bianco.
L’ipotesi è l’inferenza di un caso da una regola e da un risultato.
Abbiamo allora:
Deduzione
Regola -Tutti i fagioli di questo sacco sono bianchi
Caso - Questi fagioli sono di questo sacco
Risultato - Questi fagioli sono bianchi
Induzione
Caso - Questi fagioli sono di questo sacco
Risultato - Questi fagioli sono bianchi
Regola - Tutti i fagioli di questo sacco sono bianchi
Abduzione
Regola - Tutti i fagioli che provengono da questo sacco sono bianchi
Caso - Questi fagioli provengono da questo sacco
Risultato - Questi fagioli sono bianchi
Siamo di fronte al fatto sorprendente rappresentato da alcuni fagioli bianchi, Peirce li definisce come “i fagioli bianchi che provengono da questo sacco”. Provenienti da questo sacco è il termine medio che opera. L’ inventio medii non è univoca, perché dalla conclusione essa può condurre a più premesse alternative, alcune delle quali, pur essendo premesse di un’inferenza corretta, non costituiscono una spiegazione della conclusione, perché non ne danno la causa. L’inventio medii così come è definita da Aristotele, riapre la strada al metodo assiomatico  e rappresenta un cambiamento sostanziale rispetto al metodo analitico di Platone. Questo perché valutando la premessa iniziale, per poter applicare l’inventio medii con sicurezza, evitando di scegliere le premesse che non danno la causa della conclusione, occorre un criterio capace di discriminare tra le varie premesse e stabilire quali di esse costituiscano una spiegazione alla conclusione. Ciò è possibile solo se l’inventio medii si inserisce nel quadro di un sistema assiomatico dato, ossia se le premesse sono proposizioni che non devono essere dimostrate o perché autoevidenti o perché proposizioni già dedotte da principi.  Alla luce delle osservazioni, c’è differenza fra quella che Peirce chiama ipotesi o abduzione e lo sforzo attraverso cui, Aristotele, formula una definizione, dicendo che cosa un oggetto è con lo spiegare a titolo ipotetico perché questo è come è, esibendo così tutti gli elementi in grado di stabilire una deduzione secondo la quale, se la Regola è giusta, ogni Risultato proverà che questo oggetto è? Nell’esempio dei fagioli, Peirce avrebbe potuto stabilire che il fattore fondamentale non era da dove quei fagioli provenissero, ma diciamo, chi li aveva portati lì; oppure poteva presumere che i fagioli provenissero da un cassetto o da una tazza non lontani dal sacco. Allora è ancora il termine medio la chiave dell’intero procedimento? Sì, ma non nei termini espressi da Aristotele. In Peirce l’abduzione è il processo attraverso cui si forma un’ipotesi esplicativa ed è una forma di inferenza, per quanto problematica possa essere considerata l’ipotesi e non soltanto un connettivo logico che faccia risultare corretto il sillogismo. Alcuni sostenitori di Peirce per giustificare il carattere  ampliativo e creativo dell’abduzione hanno formulato queste espressioni:
1. Siamo arrivati a trovare l’ipotesi A solo in quanto cercavamo di dare una spiegazione plausibile di C.
2. Abbiamo scelto l’ipotesi A, e la scelta è un atto creativo.
3. Il fatto che la premessa preceda logicamente la conclusione non significa che essa debba precederla temporalmente, cioè, debba essere stata ottenuta prima della conclusione.
4. La conoscenza della premessa non si basa su un’inferenza, ma su un’intuizione.
In realtà, pur enunciando queste premesse sull’abduzione, proprio perché caratterizzata dalla fallibilità delle sue ipotesi, essa non rende del tutto conto del carattere ampliativo e creativo della scoperta delle ipotesi, come vogliono sottolineare i sostenitori di Peirce. Come dobbiamo allora considerare questo procedimento metodologico, una volta  chiariti i passaggi immediati e inferenziali e stabilite  le peculiarità nonché le difficoltà del suddetto percorso logico?

 FILOSOFIA DELLA MENTE

Sommario anno XIV numero 2 - febbraio 2005