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Sommario anno XIV numero 2 - febbraio 2005

 AMBIENTE

Probabile collisione fra i ghiacci
(Armando Guidoni) - In questo mese di gennaio una notizia sta avendo una vasta eco in tutto il mondo. Le Agenzie Spaziali Europea ed Americana (ESA e NASA), con le loro immagini da satellite, stanno documentando ogni giorno gli sviluppi dello scenario che si svolge al largo del Mare di Ross, in Antartide, proprio nell’area della Baia Terra Nova dove è presente la Base italiana “Stazione Mario Zucchelli” del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica.
Gli attori sono la Lingua Drygalski, la propaggine galleggiante del ghiacciaio David, che è larga mediamente 20 km e si estende nel mare per circa 100 km, ed un iceberg, chiamato B15A. L’iceberg ha una superficie di 3000 km2 (grande quanto il Lussemburgo). La sua storia si avviò nel 2000, quando si staccò dalla Piattaforma di Ross. Allora era parte integrante di un iceberg “padre” (il B15), di dimensioni molto più estese (295 km per 37 km), con una superficie di 11.000 km2. Questo iceberg originario si è andato via via rompendo in numerosi frammenti, alcuni dei quali si trovano ancora vicino alla base americana di McMurdo.
Riportiamo due Comunicati dell’Enea che denunciano il rischio di collisione dell’iceberg B15A contro la punta della lingua Drygalski:
3 gennaio 2005 - “Il 2/01/2005 il collega Tiziano Bastianelli (ENEA) ha sorvolato con un Twin Otter la zona del Drygalski, fotografando il B15A, quando la distanza fra i due in quel momento era di 5 km circa. La larghezza della punta del B15A è di 10 km circa, mentre la parte centrale è circa 25 km. L’iceberg ha una lunghezza totale di circa 125 km. La collisione potrebbe avvenire a breve.”
14 gennaio 2005 - “L’iceberg B15A per il momento non impatterà con il Drygalski, la lingua di ghiaccio a Sud della Stazione italiana Mario Zucchelli. Infatti da ieri è arretrato di 1 km. Il 12 gennaio alle ore 19.00 ca (in Italia ore 7.00 del 13/01/05) la distanza tra i 2 elementi era di 5 km, mentre il 13 gennaio delle ore 18.45 (ore 7.45 del 14/01/05 in Italia) il B15A è arretrato di 1 km dal Drygaski, portandosi a 6 km di distanza. Si suppone che la parte immersa dell’iceberg tocchi i fondali marini che ne rallentano sia la velocità che la direzione. Si dovranno attendere ulteriori studi e ipotesi da parte degli esperti presenti in Antartide per avere informazioni più attendibili.”
Il ghiacciaio David e la sua Lingua Drygalski, fin dalla prima esplorazione effettuata dal Capitano Falcon Scott del 1904, è stato oggetto di studi (vedi la figura). Infatti, è proprio in questa baia che avvengono i fenomeni naturali che muovono le masse d’acqua oceaniche che sono alla base della circolazione oceanica globale che innesca il trasferimento di calore tra le aree equatoriali ed i poli. Ciò avviene a causa degli ingenti scambi di energia fra le masse d’aria, le acque oceaniche e la calotta di ghiaccio, con la formazione di acque oceaniche fredde e dense. “Anche durante l’inverno australe, infatti, la Baia Terra Nova rimane sgombera dai ghiacci marini, a causa dell’interazione fra la Lingua Drygalski e i forti venti gelidi che soffiano a 200 km orari dalla calotta. I venti sospingono il ghiaccio marino in formazione verso il largo mentre il Drygalski forma una barriera ai ghiacci marini sospinti dalle correnti marine meridionali. In tal modo Baia Terra Nova rimane completamente libera dai ghiacci marini e ciò permette un forte scambio termico fra le acque oceaniche e le masse d’aria gelide provenienti dalla calotta. Baia Terra Nova è una delle più importanti “fabbriche di ghiaccio marino” dell’intero Antartide. Pur rappresentando solo l’1% dell’intero Mare di Ross, produce dal 10% al 30% del ghiaccio marino dell’intero Mare di Ross. La Lingua Drygalski regola la dimensione massima della Baia e quindi la produzione del ghiaccio marino e lo scambio di energia e materia fra atmosfera/oceano/ghiaccio.”
La figura mostra che il distacco di iceberg dalla Lingua avviene mediamente ogni 50 anni. L’ultimo distacco è avvenuto nel 1956, con una riduzione della lunghezza della lingua di circa 44 km.
Dagli ultimi rilevamenti, risulta che l’iceberg B15A si sta mettendo punta a punta con la Lingua Drygalski, quasi a diventarne un suo prolungamento. Se la situazione dovesse mantenersi in questo stato, visto che la Lingua Drygalski regola la dimensione massima della Baia e quindi la produzione del ghiaccio marino e lo scambio di energia e materia fra atmosfera/oceano/ghiaccio si correrebbe il rischio di vedere, nei prossimi anni, la baia stessa divenire un mare di ghiaccio. Oltre ai certi mutamenti climatologici, si creerebbe una enorme difficoltà per i pinguini che vivono e traggono il loro alimento dalla baia perché sarebbero costretti ad immergersi a circa duecento chilometri da dove si trovano ora.

 AMBIENTE

Sommario anno XIV numero 2 - febbraio 2005