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Sommario anno XIV numero 2 - febbraio 2005

 ATTUALITÀ E CULTURA

Le fattorie della bile
(Armando Guidoni) - Ci sono delle storie che vedono l’uomo impegnato in attività crudeli nei riguardi degli animali, ma questa è veramente intollerabile perché, oltretutto, riguarda una crudeltà prettamente inutile poiché facilmente evitabile. Stiamo riferendoci alle cosiddette “fattorie della bile” la cui diffusione è concentrata in Cina. Si tratta di luoghi dove viene estratta la bile dagli orsi, mediante un rudimentale catetere di metallo impiantato nella loro pancia che giunge fino alla cistifellea. Il verde prodotto viene poi usato dai giapponesi, dai coreani e dai cinesi nella medicina tradizionale, nel ritocco dei vini, nella produzione di unguenti.
Non è l’unico caso di utilizzo di sostanze animali in questi settori, ma è uno dei pochi casi in cui l’inutile crudeltà potrebbe essere evitata semplicemente usando altre sostanze, magari vegetali o sintetiche, ottenendone anche un vantaggio di tipo economico. Abbiamo detto “crudeltà” perché questi “allevatori” mantengono gli animali in una intollerante condizione di vita. Gli orsi, infatti, vengono tenuti prigionieri in una gabbia grande appena quanto il loro corpo per impedire loro i movimenti, una vera e propria camera della tortura nella quale l’animale è costretto a restare per l’INTERO ARCO DELLA SUA VITA! Costretti a vivere in un tale stato di violenza, molti di loro a volte cercano di porre fine alle loro sofferenze ed al terrore continuo con il suicidio, lacerandosi il ventre con le unghie delle zampe.
Il fenomeno riguarda molte migliaia di animali e solo quando la Animals Asia Foundation’s, nel 1993, fece balzare la notizia all’attenzione mondiale, si è potuto iniziare un processo di sensibilizzazione con il popolo ed il governo cinese. Da allora, la Animals Asia Foundation’s, attraverso continue negoziazioni, è riuscita a far liberare e recuperare alla vita numerose centinaia di orsi e la sua opera continua tutt’oggi con costanza. L’Associazione è sostenuta da iniziative che sorgono continuamente in tutto il mondo, ed anche in Italia ne è nata una molto interessante. Una Band musicale, gli Eclipse <www.eclipseband.it>, in accordo con Animals Asia Foundation, hanno scritto un brano di denuncia di questa barbarie e lo hanno inserito nel loro nuovo album. Ebbene, gli Eclipse destineranno alla fondazione due euro da ogni album venduto per completare il recupero di questi orsi e per il mantenimento del parco che è stato creato appositamente per loro dalla fondazione.
Informazioni sul sito www.animalsasia.org

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Sommario anno XIV numero 2 - febbraio 2005