Le fattorie della bile
(Armando Guidoni) - Ci sono delle storie che vedono l’uomo
impegnato in attività crudeli nei riguardi degli animali, ma questa è
veramente
intollerabile perché, oltretutto, riguarda una crudeltà prettamente
inutile poiché facilmente evitabile. Stiamo riferendoci alle cosiddette
“fattorie della bile” la cui diffusione è concentrata in Cina. Si tratta
di luoghi dove viene estratta la bile dagli orsi, mediante un rudimentale
catetere di metallo impiantato nella loro pancia che giunge fino alla
cistifellea. Il verde prodotto viene poi usato dai giapponesi, dai coreani
e dai cinesi nella medicina tradizionale, nel ritocco dei vini, nella
produzione di unguenti.
Non è l’unico caso di utilizzo di sostanze animali in questi settori, ma è
uno dei pochi casi in cui l’inutile crudeltà potrebbe essere evitata
semplicemente usando altre sostanze, magari vegetali o sintetiche,
ottenendone anche un vantaggio di tipo economico. Abbiamo detto “crudeltà”
perché questi “allevatori” mantengono gli animali in una intollerante
condizione di vita. Gli orsi, infatti, vengono tenuti prigionieri in una
gabbia grande appena quanto il loro corpo per impedire loro i movimenti,
una vera e propria camera della tortura nella quale l’animale è costretto
a restare per l’INTERO ARCO DELLA SUA VITA! Costretti a vivere in un tale
stato di violenza, molti di loro a volte cercano di porre fine alle loro
sofferenze ed al terrore continuo con il suicidio, lacerandosi il ventre
con le unghie delle zampe.
Il fenomeno riguarda molte migliaia di animali e solo quando la Animals
Asia Foundation’s, nel 1993, fece balzare la notizia all’attenzione
mondiale, si è potuto iniziare un processo di sensibilizzazione con il
popolo ed il governo cinese. Da allora, la Animals Asia Foundation’s,
attraverso continue negoziazioni, è riuscita a far liberare e recuperare
alla vita numerose centinaia di orsi e la sua opera continua tutt’oggi con
costanza. L’Associazione è sostenuta da iniziative che sorgono
continuamente in tutto il mondo, ed anche in Italia ne è nata una molto
interessante. Una Band musicale, gli Eclipse <www.eclipseband.it>, in
accordo con Animals Asia Foundation, hanno scritto un brano di denuncia di
questa barbarie e lo hanno inserito nel loro nuovo album. Ebbene, gli
Eclipse destineranno alla fondazione due euro da ogni album venduto per
completare il recupero di questi orsi e per il mantenimento del parco che
è stato creato appositamente per loro dalla fondazione.
Informazioni sul sito www.animalsasia.org |