Dies
Memoriae 2005
(Elisabetta Robinson) - “La Repubblica Italiana riconosce
il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz,
“Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del
popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini
ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la
morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono
opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria vita hanno
salvato altre vite e protetto i perseguitati”. (Legge 20 luglio 2000,
n.211, Art.1).
Giovedì 27 gennaio 2005, esattamente
60 anni fa venivano abbattuti i cancelli della vergogna. Anche
quest’anno, sono state moltissime le manifestazioni, gli incontri e le
iniziative culturali organizzati per la Giornata della Memoria, tra questi
vorrei richiamare l’attenzione sull’interessantissimo convivio
tenutosi presso la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati, dal titolo
“La Memoria che Riconcilia”: la memoria di una delle pagine più
tragiche e vergognose della storia, come punto di partenza per affrontare
le tragedie del presente. La responsabilità di non dimenticare, come
presupposto indispensabile per una riconciliazione consapevole delle
fratture che ogni giorno dividono l’umanità e come punto di riferimento
costante per la politica e la società civile.
Organizzato dall’On. Maria Burani Procaccini (Coordinatore per il
Parlamento del Comitato Dies Memoriae) e dall’On. Antonio Maccanico,
assieme al Comitato Promotore del Parlamento, il Convivio ha visto la
partecipazione di importanti personalità del mondo politico e culturale
italiano, ognuna delle quali ha contribuito, con il proprio intervento, a
fornire preziosi spunti di riflessione a tutti coloro che hanno avuto la
fortuna di essere presenti allo svolgimento dei lavori.
Relatori dell’incontro, sono stati il Rabbino capo della Comunità
Ebraica di Roma, Riccardo di Segni, il Rettore Magnifico della Pontificia
Università Lateranense, Mons. Rino Fisichella e il Segretario Generale
dell’Alleanza Evangelica in Italia, Gaetano Sottile.
“Bisogna combattere l’ignoranza, l’ignavia e l’indifferenza per
evitare che l’odio razziale e l’antisemitismo, anche sotto altre
forme, si ripetano”, queste le parole del Vicepresidente del Consiglio e
Ministro degli Esteri Gianfranco Fini, che ha aperto la lunga lista degli
interventi in programma. Tra questi, quello del Presidente della Regione
Lazio Francesco Storace, del Ministro Carlo Giovanardi, dell’On.
Valentina Aprea, Sottosegretario all’Istruzione, del Vice-Sindaco di
Roma Mariapia Garavaglia, dell’Ambasciatore di Isralele Ehud Gol e del
Professore Psichiatra Tonino Cantelmi, il quale ha posto l’attenzione
sul modo in cui il ricordo di simili eventi traumatizzanti, comprometta
per sempre la vita non solo delle vittime dirette ma di intere
generazioni, soffermandosi in particolare sui disturbi psichici causati
nei bambini.
Particolarmente toccante, invece, l’intervento di Colin Sidelsky,
testimone dell’amicizia tra gli esuli ebrei e Nelson Mandela.
Tra il pubblico, era presente anche una rappresentanza del Liceo Classico
Statale James Joyce di Ariccia. |