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Sommario anno XIV numero 3 - marzo 2005

 DAL MONDO

Dies Memoriae 2005
(Elisabetta Robinson) - “La Repubblica Italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”. (Legge 20 luglio 2000, n.211, Art.1).
Giovedì 27 gennaio 2005,  esattamente 60 anni fa venivano abbattuti i cancelli della vergogna. Anche quest’anno, sono state moltissime le manifestazioni, gli incontri e le iniziative culturali organizzati per la Giornata della Memoria, tra questi vorrei richiamare l’attenzione sull’interessantissimo convivio tenutosi presso la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati, dal titolo “La Memoria che Riconcilia”: la memoria di una delle pagine più tragiche e vergognose della storia, come punto di partenza per affrontare le tragedie del presente. La responsabilità di non dimenticare, come presupposto indispensabile per una riconciliazione consapevole delle fratture che ogni giorno dividono l’umanità e come punto di riferimento costante per la politica e la società civile.
Organizzato dall’On. Maria Burani Procaccini (Coordinatore per il Parlamento del Comitato Dies Memoriae) e dall’On. Antonio Maccanico, assieme al Comitato Promotore del Parlamento, il Convivio ha visto la partecipazione di importanti personalità del mondo politico e culturale italiano, ognuna delle quali ha contribuito, con il proprio intervento, a fornire preziosi spunti di riflessione a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di essere presenti allo svolgimento dei lavori.
Relatori dell’incontro, sono stati il Rabbino capo della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo di Segni, il Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense, Mons. Rino Fisichella e il Segretario Generale dell’Alleanza Evangelica in Italia, Gaetano Sottile.
“Bisogna combattere l’ignoranza, l’ignavia e l’indifferenza per evitare che l’odio razziale e l’antisemitismo, anche sotto altre forme, si ripetano”, queste le parole del Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Gianfranco Fini, che ha aperto la lunga lista degli interventi in programma. Tra questi, quello del Presidente della Regione Lazio Francesco Storace, del Ministro Carlo Giovanardi, dell’On. Valentina Aprea, Sottosegretario all’Istruzione, del Vice-Sindaco di Roma Mariapia Garavaglia, dell’Ambasciatore di Isralele Ehud Gol e del Professore Psichiatra Tonino Cantelmi, il quale ha posto l’attenzione sul modo in cui il ricordo di simili eventi traumatizzanti, comprometta per sempre la vita non solo delle vittime dirette ma di intere generazioni, soffermandosi in particolare sui disturbi psichici causati nei bambini.
Particolarmente toccante, invece, l’intervento di Colin Sidelsky, testimone dell’amicizia tra gli esuli ebrei e Nelson Mandela.
Tra il pubblico, era presente anche una rappresentanza del Liceo Classico Statale James Joyce di Ariccia.

 DAL MONDO

Sommario anno XIV numero 3 - marzo 2005