genzano
Inaugurata
la sede BIC dei Castelli Romani
(Armando Guidoni) - Il BIC (Business Information Center) si
occupa di sostegno alla creazione e allo sviluppo delle imprese sul
territorio. Nell’area dei Castelli Romani, a partire dal 2002, il BIC ha
realizzato un intervento rivolto all’individuazione dei punti di forza e
debolezza riguardo alle opportunità imprenditoriali. Nel contempo, ha
aperto in via sperimentale uno sportello finalizzato all’assistenza nei
confronti di coloro che vogliano avviare un’attività imprenditoriale ed
ha coinvolto le Amministrazioni comunali che formano il comprensorio dei
Castelli Romani per dare attuazione ad una comune strategia di sostegno
alla promozione e creazione d’impresa, nonché ai processi di sviluppo
locale del territorio. In particolare, per quanto concerne il sostegno
economico alle nuove imprese, è
previsto un cofinanziamento proveniente da BIC Lazio, nell’ambito del
suo Piano di attività ex L.R. 35/90, e dalle Amministrazioni Comunali
coinvolte.
Giovedì 3 febbraio, nel corso dell’inaugurazione della sua sede
principale di Genzano, è stato formalmente presentato il Centro di
Promozione dell’Imprenditorialità dei Castelli Romani. Le relazioni
sono state presentate da Giancarlo Cremonesi, Presidente BIC Lazio, e
Giancarlo Pesoli, Sindaco del Comune di Genzano
Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i risultati di quanto
è stato fatto finora da BIC Lazio nell’area dei Castelli Romani. Un
risultato importante è stato quello della concretizzazione di un
Protocollo d’intesa firmato da BIC Lazio con tredici Comuni dell’area
dei Castelli Romani (Ciampino, Colonna, Frascati, Genzano di Roma, Monte
Porzio Catone, Lanuvio, Lariano, Marino, Montecompatri, Nemi, Rocca di
Papa, Rocca Priora, Velletri), i cui Sindaci hanno partecipato alla
conferenza.
Nell’immediato futuro è prevista l’apertura di due sportelli
informativi, uno nel Comune di Marino ed uno nel Comune di Frascati. Altre
iniziative di rilievo riguardano i contatti con i giovani, in particolare
con l’Informagiovani di Marino per promuovere i servizi dello Sportello
e instaurare rapporti di collaborazione e con le quinte classi
dell’Istituto Murialdo e Istituto Garrone (entrambi di Albano Laziale).
Importante è la divulgazione dell’esistenza di questa struttura e dei
servizi che essa offre e, a tal fine, sono previste due giornate
informative ogni mese presso l’Amministrazione Comunale di Velletri.
laghetto
di monte compatri
Ricerca
e studio delle radici storico-archeologiche
(Centro Culturale “Laghetto”) - Si è svolta sabato 26
febbraio la presentazione del progetto “Ricerca
e studio delle radici storico-archeologiche nel territorio di Laghetto del
Comune di Monte Compatri” ad opera del Centro Culturale “Laghetto”,
associazione senza fini di lucro. Il progetto, concepito per rivalutare il
patrimonio archeologico e naturalistico della zona, prevede nella prima
fase una mappatura dei siti e una ricostruzione storica sulla base delle
fonti esistenti.
La Regione Lazio, grazie a un emendamento al bilancio presentato
dall’On. Tonino D’Annibale, ha stanziato un contributo. Questo ha
permesso l’avvio della prima parte dello studio.
Alla presentazione sono intervenuti il Sindaco di Monte Compatri, Franco
Monti, numerosi consiglieri comunali, l’Assessore ai Beni Archeologici
della XI Comunità Montana del Lazio, Fausto Bassani, l’Assessore alle
Politiche del Territorio della Provincia di Roma, Amalia Colaceci e il
Consigliere Regionale Tonino D’Annibale. Numeroso e attento il pubblico.
Dopo il saluto del Presidente del Centro Culturale, Luigi Castagnani, il
quale si è augurato che le istituzioni diano un valido supporto a un
progetto che potrebbe aprire scenari futuri molto interessanti, è stata
la volta di Monti e Bassani che si sono detti disponibili a valutare un
coinvolgimento delle istituzioni che rappresentano. Un saluto è stato
mandato anche dall’Assessore alle politiche culturali della Provincia,
on. Vincenzo Vita e dall’Assessore alle Attività Produttive della
Regione Lazio, Francesco Saponaro. Molto interessata all’iniziativa si
è detta Amalia Colaceci, mentre Tonino D’Annibale ha sottolineato
l’importanza di scoprire e valorizzare zone di valore archeologico, come
quella di Laghetto, che potrebbero rappresentare, dopo un serio recupero,
tenendo in considerazione anche il delicato problema delle Cave locali,
una notevole opportunità di crescita.
L’incontro è proseguito con l’illustrazione, da parte del centro
culturale, mediante la proiezione di alcuni slide, del progetto. È stato
sottolineato l’obiettivo, come già detto la rivalutazione del
territorio, la parte economica e come saranno resi noti i risultati,
cioè attraverso una pubblicazione di un libro o di un opuscolo.
L’ultima parte della manifestazione ha visto l’Archeologo Emilio
Ferracci commentare e illustrare il lavoro concreto che sarà fatto. Ha
poi tenuto una breve lezione facendo un excursus storico-archeologico del
territorio interessato dal progetto, spesso allargandosi a gran parte
dell’area a sud di Roma. Ha concluso commentando alcune diapositive con
evidenti resti archeologici di una villa e di una cisterna risalenti ai
primi anni del II secolo dopo Cristo presenti sopra il caratteristico lago
che dà il nome al paese. Naturalmente numerose altre sono le evidenze
archeologiche rintracciabili nei dintorni, come ninfei, tombe di diversa
epoca, tracciati stradali e acquedotti.
Così descrive il lago Antonio Nibby nel 1819 nel suo Viaggio antiquario
ne’ contorni di Roma “circa 13 miglia distante da Roma la strada rade
a sinistra un piccolo lago pieno di giunchi, ed altre erbe palustri, e
cratere di un’antico vulcano, come oltre la sua forma è chiaro, per la
cava di quella lava basaltina ferrigna, volgarmente chiamata selce, che
ivi dappresso ritrovasi. Questo lago giace alle falde di un colle assai
elevato chiamato Monte Falcone, coperto di macerie, indizj di antica
popolazione”.
Tra le conclusioni auspicate dal centro culturale ce ne sono due
estremamente interessanti, una riguarda l’apertura di un museo che possa
raccogliere, oltre ai reperti archeologici e alle fonti storiche anche gli
strumenti e la storia delle cave di basalto, più corretto dire leucitite,
che esistevano già in epoca romana, l’altra la creazione di un percorso
naturalistico-archeologico della zona.
frascati
Cuba,
l’isola che c’è
(Simone Proietti) - “Scrittori e giornalisti, studenti e
operai, musicisti e politici, avventurieri di tutte le risme, hanno
sognato e fantasticato con l’isola per eccellenza”. Così recita la
locandina di presentazione della tre giorni di incontri, dal 25 al 27
febbraio, dedicata a Cuba presso le Scuderie Albobrandini di Frascati. La
manifestazione, patrocinata da Comune di Frascati e Provincia di Roma, si
colloca in quell’insieme di azioni programmate di sostegno per
l’associazione Italia-Cuba, allo scopo di sviluppare rapporti
internazionali di amicizia, solidarietà e cooperazione con il popolo
cubano, contro ogni forma di razzismo e per la salvaguardia dei dei
diritti collettivi ed individuali e per la pace. Mostre, proiezioni video,
concerti, hanno dunque consentito ai numerosi visitatori di scoprire lo
stile di vita cubano, gli aspetti culturali e la trascinante musica
caratteristica dell’isola caraibica.
Filo conduttore della manifestazione è stato in particolare l’umorismo
cubano, sottolineato dalla mostra “Riso alla cubana” e dalle diverse
proiezioni video di animazione, tra le quali il film “Il vampiro
dell’Avana” di Juan Patron. Il tutto condito dalla musica dei “Meta
Cuba Sound” ed Enrique Vallin, e dalla salsa della scuola “Bailamos”
di Tonino Pereno. Un evento di indubbio valore sociale cui non ha voluto
mancare neanche l’ambasciatore di Cuba in Italia, Maria De Los Angeles
Florez Prida, che per l’occasione ha assistito al recital musicale di
Renata Mezenov Sa, cantautrice cubana ed intereprete della musica
“Trova”.
Un rinnovato segno di solidarietà e collaborazione che avvicina sempre di
più Frascati alla cultura caraibica ed alla gente di Cuba.
monte
porzio catone
Noi
le Pigotte e il Presepe
(Riccardo Presta - seconda elementare) - Noi, bambini della
classe seconda “A” della scuola di Monteporzio Catone, abbiamo
realizzato trentuno pigotte vendute nelle piazze di tutta Roma al prezzo
di 20 euro l’una.
Le pigotte sono delle bambole di stoffa imbottite d’ovatta; avevano
quasi tutte i capelli scuri, solo due o tre erano con i capelli biondi.
Le maestre con l’aiuto di alcune mamme sono riuscite a realizzare le
pigotte. Le mamme hanno fornito la stoffa per disegnare le sagome e la
lana per realizzare vestiti e capelli. Con i soldi della vendita delle
pigotte siamo riusciti a vaccinare 31 bambini. L’attività delle pigotte
mi è piaciuta molto soprattutto perché ci ha permesso di aiutare quei
bambini che non hanno la possibilità di vaccinarsi. Alla fine
dell’attività le maestre hanno ringraziato due signore che le hanno
aiutate a realizzare i vestiti delle pigotte.
1l 20 dicembre 2004, le classi seconde e una delle terze hanno
rappresentato dei quadri di presepe vivente: “L’annuncio a Maria” “L’arrivo a Betlemme” “La natività”
“L’annuncio ai Magi e ai Pastori “. Noi della seconda “A”
abbiamo rappresentato “L’annuncio ai Magi e ai Pastori”. Dopo
numerose prove è arrivato il 20 dicembre con tutti i genitori presenti
abbiamo fatto la recita, che emozione. ...!
Anche le altre classi hanno partecipato alla rappresentazione del
presepio; ogni scena di ogni classe rappresentava un momento diverso della
Nascita di Gesù.
Queste due attività mi sono piaciute molto e mi sono divertito tanto
insieme ai miei compagni; spero di poter riprovare l’emozione della
recita magari con una rappresentazione diversa poiché mi sono molto
divertito a fare queste attività.
ciampino
“Un’alimentazione
sana con alimenti sicuri”
(A.G.) - L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle
Regioni Lazio e Toscana, i Servizi Veterinari delle Aziende USL della
Regione Lazio e l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la
Nutrizione hanno dedicato un’intera giornata ad una sessione di studio
dal titolo “un’alimentazione sana con alimenti sicuri”.
L’incontro, riservato a Veterinari, Biologi, Chimici, Tecnici di
laboratorio e Tecnici della prevenzione, si è tenuto il 10 febbraio
all’interno del SANIT Mostra Convegno sui Servizi Sanitari.
Si sono svolte due sessioni di lavori, la prima riservata alla
comunicazione nell’alimentazione, mentre la seconda ha trattato il tema
della peculiarità dei prodotti derivati da uova e carni, con particolare
riferimento agli aspetti nutrizionali e a quelli igienico-sanitari.
Moderatori Romano Marabelli, Direttore della Direzione Generale della
Sanità Veterinaria e degli Alimenti del Ministero della Salute e Agostino
Macrì, Direttore del Dipartimento di Sanità Alimentare e Animale
dell’Istituto Superiore di Sanità. A rappresentare le Istituzioni, Cesare Cursi Sottosegretario di Stato del Ministero della
Salute, Marco Verzaschi Assessore alla Sanità della Regione Lazio,
Antonello Iannarilli Assessore all’Agricoltura della Regione Lazio,
Goffredo Troiani Responsabile Servizi Veterinari del Lazio e Pierluigi
Marrucci Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto
Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana.
L’apertura è stata affidata a Nazareno Renzo Brizioli, Direttore
Generale dell’Istituto
Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, a Ferdinando
Romano Presidente dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e
la Nutrizione e, ad un
rappresentante dei Servizi Veterinari della ASL del Lazio. |