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Sommario anno XIV numero 4 - aprile 2005

 I NOSTRI PAESI - pagina 5

valmontone
Il via libera per il nuovo Ospedale
(Armando Guidoni) - Un interessante progetto, nato nel 2003, ha preso il via con l’ufficializzazione della Giunta della Regione Lazio. Si tratta del primo esempio nella regione di una struttura sanitaria gestita da una società di capitali pubblici e privati a maggioranza pubblica. Gli enti pubblici sono il comune di Valmontone e la Asl Roma G di Tivoli, mentre il privato è la Magis Hospital (che già gestisce la clinica Madonna delle Grazie a Velletri). La struttura sanitaria è il nuovo Ospedale di Valmontone Spa e troverà accoglienza nell’attuale edificio dell’ospedale di via Ariana, che sarà ristrutturato. «La Regione ha approvato il progetto di Comune e Asl di sanità nuova, innovativa e all’avanguardia - ha detto il sindaco Angelo Miele - I cittadini del comprensorio avranno servizi della massima efficienza e il comune avrà gli utili di una gestione senza sprechi». La nuova società mista, di durata decennale, ha un capitale sociale di 500mila euro. Il 49% del capitale è stato sottoscritto dalla Magis Hospital, mentre il restante 51% del capitale è stato sottoscritto per il 20% dalla Asl Roma G e per il 31% dal comune di Valmontone che porteranno in dote la struttura di via Ariana. «Nel protocollo d’intesa del 2003 c’è scritto che la società - ha detto l’assessore comunale alla sanità Mario Fiacchi - erogherà prestazioni con oneri a carico della Asl con un abbattimento del 20% rispetto alle tariffe previste per le strutture accreditate».
La struttura avrà la capacità di 82 posti letto di cui 70 per la degenza ordinaria e day hospital e 12 per l’emodialisi. Il personale sarà costituito da 25 medici, 36 infermieri, 8 tecnici e 11 ausiliari. I servizi offerti comprenderanno il primo soccorso, la diagnostica per immagini (radiografia, Tac, Moc e Risonanza magnetica), l’ecografia, la riabilitazione neuromotoria, un laboratorio di analisi e un Day hospital medico e chirurgico con un blocco operatorio con 12 posti letto di cui 10 chirurgici e due medici.  Nei quattro piani della struttura sono stati previsti anche studi medici specialistici. L’investimento, che sarà a carico del socio privato, è di 3.750.000 euro: 1.800.000 euro saranno impiegati per la ristrutturazione, 1.650.000 euro per l’acquisto di nuovi impianti e attrezzature specifiche e 300.000 euro serviranno per l’acquisto di arredi. Previsto il pagamento di un canone di affitto annuo alla Asl.


san cesareo
La Fiera guarda al 2006
(Luca Marcantonio) - L’edizione numero undici della Fiera di San Cesareo si è chiusa anche quest’anno con la piena soddisfazione degli organizzatori, degli operatori commerciali intervenuti e delle migliaia di visitatori che hanno confermato quanto questo appuntamento sia atteso e seguito. Tolte le tende e passato l’entusiasmo giunge l’ora delle riflessioni perché dal prossimo anno dovrà necessariamente cambiare qualcosa. Prima di tutto dovrà essere battuta la pista del finanziamento promesso dalla Provincia di Roma e annunciato dal consigliere Daniele Leodori durante la cerimonia d’inaugurazione. La cifra stanziata dovrebbe attestarsi intorno agli ottocentomila euro e dovrebbe essere impiegata per dare un assetto definitivo all’area che ospita la Fiera. È infatti ora che le istituzioni competenti non si limitassero a fornire il pur graditissimo patrocinio, ma elargissero anche un aiuto tangibile nei confronti di un evento che dà lustro non solo al comune che lo ospita ma anche alla Provincia e alla Regione. Se finora, infatti, la nascita e la crescita della Fiera sono state basate sull’iniziativa privata della N.A.C.A., in futuro le cose dovranno cambiare perché ormai si parla di una manifestazione talmente importante da richiedere le adeguate attenzioni per mostrarsi in abiti all’altezza della situazione. I soldi promessi dovrebbero servire a risolvere definitivamente quegli aspetti logistici e strutturali che migliorerebbero di molto la situazione attuale. Il problema parcheggi ad esempio. Occorre asfaltare la zona che ospita ogni volta centinaia  di auto contemporaneamente. Quest’anno a causa della pioggia il disagio si è fatto sentire particolarmente in quanto alcune auto sono rimaste impantanate e diverse persone hanno dovuto affrontare percorsi non molto agevoli per raggiungere l’ingresso. Ancora, il riscaldamento dei capannoni dovrebbe essere assicurato da un impianto permanente, come pure l’erogazione di energia elettrica che non dovrebbe reggersi più sui rumorosi, inquinanti ed antieconomici gruppi elettrogeni, bensì su una linea fissa in grado di assicurare stabilità nell’erogazione. Tutta l’area però è di proprietà comunale, di conseguenza i soldi anziché nelle casse di chi ha titolo ed esperienza per gestirli, come l’Agenzia San Cesareo e la N.A.C.A., presiedute da Giuseppe Miglio e Mauro Ginepri, andranno con ogni probabilità nel conto del Comune. Più che legittimo quindi interrogarsi sull’effettiva e soprattutto intera utilizzazione a vantaggio delle esigenze della Fiera, argomento sul quale molte antenne saranno giustamente drizzate per evitare dirottamenti ingiustificati. Sarebbe assai brutto se infatti venissero gonfiate tasche già pingui ed avvezze alle deviazioni contabili piuttosto che finanziati i lavori di cui si avverte l’esigenza e dei quali la collettività si gioverebbe.


monte compatri
Angelo!
(Nello Gentili gene65@aliceposta.it) - Amici miei, purtroppo Monte Vompatri ancora una volta deve scrivere una delle pagine più brutte della sua storia. Ancora non riusciamo a farci capaci di quello che il destino avverso ha riservato a Silvia e Vittorio e a noi concittadini. Un demone cattivo, un oscuro male ha voluto portarci via il sorriso, l’amore e l’affetto di Michelle. Non si può descrivere quello che il cuore prova adesso, nessuna parola, nessun discorso può far capire l’intensità del dolore che si può provare, quando a dei genitori viene a mancare l’affetto del proprio figlio o della propria figlia. Il Papa stesso, in una delle sue lettere descrive come sia il dolore più intenso che l’essere umano può provare quello della morte del proprio figliolo o della propria figliola! Io stesso cercando di esprimere delle sensazioni, trovo enorme difficoltà e commozione, per non parlare delle lacrime amare inghiottite! Qualsiasi genitore, di qualsiasi estrazione sociale e religione, non può e non dovrebbe provare questo dolore, per qualsiasi peccato essi si siano macchiati, non si dovrebbe mai soffrire così! È vero, bisogna guardare avanti, non dobbiamo perdere il lume della ragione, ma se c’è una ragione per impazzire, questa è senz’altro quella più fondata.
Quando i bambini fanno “O!”, recita una canzone, questa è una delle ragioni per le quali un bambino dice “O!”. Un Angelo asceso in cielo, un angelo innocente la cui sola colpa è stata quella di essere colpita da un male oscuro che è stato più forte di lei. Adesso, cara Michelle, da lassù potrai vedere il mondo che forse hai sempre desiderato vedere, adesso hai smesso di soffrire, lasciando a noi il dolore, adesso potrai guardare il mondo insieme agli Angeli del cielo e fare “O!”. Perché i bambini fanno “O!” mentre noi, incoscienti diciamo “Boh!”, e magari concentriamo la nostra attenzione su cose futili e imbecilli come noi! Torniamo anche noi a dire “O!”, e stringiamoci in un forte abbraccio di solidarietà attorno a Silvia e Vittorio, affinché riescano a superare questo dolore immenso e trovino un modo, una via per poter affrontare di nuovo la vita; fatelo per Michelle, fatelo per voi, fatelo per tutti gli Angeli che da lassù ci guardano e fanno “O!”. Coraggio, coraggio, coraggio. Noi siamo con voi!


Michelle (di TaM)
Tutti avevamo gioito al tuo primo vagito
Era il primo del nuovo millennio
Poi…
qualcuno ti ha voluto con se
angelo tra gli angeli
e i nostri cuori non hanno più lacrime
le nostre anime non trovano,
parole, non esistono,
per alleviare il dolore
e di quanti ti hanno tenuto
tra le braccia
A tutti sei stata cara
tutti avevamo sperato
alzando una preghiera al cielo
e ora…
tutti siamo un po’ partiti con te.


frascati
Marchio di qualità per i prodotti agroalimentari
(Eliana Rossi) - I prodotti agroalimentari dei Parchi del Lazio saranno dotati del marchio di qualità “Natura in campo”, “che contribuirà ad incrementare il valore aggiunto delle produzioni enogastronomiche del territorio – spiega Tommaso Mascherucci, Assessore alla Pianificazione del territorio del Comune di Frascati, al termine dell’incontro tenutosi il 7 marzo nell’Auditorium delle Scuderie Aldobrandini – a tutela delle produzioni locali, quale garanzia della territorialità, ma anche della qualità stessa dei prodotti. Il Comune, attraverso le associazioni dei produttori agricoli e di generi alimentari, individuerà la localizzazione dello show room per la vendita delle produzioni agroalimentari di tutte le aree naturali protette regionali”.
Il progetto che riguarda l’istituzione di fattorie didattiche è stato presentato nel corso del convegno e si sta già attivando il Parco Regionale dei Castelli Romani per la ristrutturazione del parco Educa e Produce, per la cui organizzazione e logistica saranno coinvolti i Comuni di Frascati, Monteporzio Catone e Montecompatri. Il Comune di Frascati amplierà e svilupperà, attraverso la fattoria didattica, un’interazione con i distretti scolastici, al fine di informare sul tipo di alimentazione salubre ed ecocompatibile e biologica per l’età scolare.

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