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Sommario anno XIV numero 4 - aprile 2005

 L'ANGOLO DELLA POESIA

Otto marzo
Un caldo vento
M’abbraccia e mi scuote,
Mi commuove il ricordo
Sorrisi lontani
Di donne forti.
            Ed il fuoco in un attimo
            Avvampò,
            Chiudendo nelle sue ampie braccia
            Vite su vite
            Sorrisi e sguardi,
            Amori e passioni.
Tutto avvolse
Nel suo manto dorato.
In un attimo tutto finì.
Com’era cominciato.
Sulla tragedia
Scese il silenzio
Doloroso e straziante.
            Fumo denso e
            Vorticoso, inondava
            L’aria, portando con sé
            Sorrisi e sguardi
            Cuori e passioni
            Amori e lacrime.
Un caldo vento
M’abbraccia e mi scuote,
Mi commuove il ricordo
Sorrisi Lontani
Di donne forti…
Marta Argento
(menzione “premio di poesia Otto Marzo”)


Musica
Eccola …
è Qui
di Te
Mettici una voce
Sale da dentro la tua musica
Accompagna
d’armonia che prende forma
Mario Brecciaroli


Anello emozionale
Come un brivido
nella mente entra
lieve
si insinua
dilaga
            Un breve fremito
            poi più nulla
Non so più cosa sia
sembra non essere mai stato
ma sensazione resta
lieve
per sempre
            Da dentro
            si distilla in lacrima
            piccolo gioiello,
            suono ancestrale
            di gioiosità
            di malinconia
Piccola gocciola
si distacca
rìvola lentamente
torna dentro
brivido al mio sentire
Armando Guidoni


Visus
Realtà d’ombra
appannata e informe,
dai contorni sfocati,
come il quadro
di un pittore impressionista,
come la foto
sbiancata di un paesaggio lontano,
come il ricordo confuso
di un lampo
di passato.
Antonietta Chiarello


Come equino
Come equino
che tra’l sudore
fiuta
verdi germogli
accanto al suo cammino
e non può lasciare
direzion del solco
che’l vomere
da lui con fatica
trascinato
lascia
Armando Guidoni


Ciò che resta
A che serve ch’io ricordi il tuo volto,
che mi ostini a frugare
nella memoria dei miei sentimenti,
per riprovare ciò che non esiste più.
Soltanto echi,
soltanto luci proiettate,
sagome goffe e deformi,
mimi danzanti fra le nebbie del passato,
illusioni, miraggi
nel deserto della mia solitudine.
Questo è ciò che resta.
Luca Nicotra


È pronto il banchetto
È pronto il banchetto della mia rinascita
       Commensali divertiti gettano occhiate ad animali morti
Camerieri stanchi & malconci s’aggirano posando posate splendenti
       Il servizio lascia a desiderare
            I desideri sono l’antipasto di un disastroso crollo
Alessandro Mannina


E come potevo cantare
e come potevo cantare,
con lo zoccolo d’acciaio del padre nostro
sopra il cuore?
Paolo Cappai


È semplice spiegare il tempo
È semplice spiegare il tempo
Quando il giorno dopo
Bussa al tuo corpo
E il senso sfugge alla mente
Marco Saya


A M.C.  II° Parte
Ora che la pelle è pregna dei tuoi odori
e l'anima mia convive felice in simbiosi,
al mattino, con l'ausilio di basse pressioni,
giungo al lavoro con la testa tra le nuvole
e nel vuoto, tuttavia, sfioro la tua presenza:
il tuo virtuale esserci che mi accompagna.
Enrico Pietrangeli

 L'ANGOLO DELLA POESIA

Sommario anno XIV numero 4 - aprile 2005