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Sommario anno XIV numero 5 - maggio 2005

 I NOSTRI PAESI - pagina 10

albano
Teatro Alba Radians: aperto o chiuso?
(Serena Grizi) - Il cinema/teatro Alba Radians, aperto o chiuso, fa sempre parlare di se, come nel caso dei begli articoli usciti su Controluce di marzo ed aprile a firma rispettivamente di Musicò e De Mutiis. Forse però ci si accanisce un po’ troppo con l’odierna amministrazione che nella sua continuità sta più che dando i suoi frutti. I cantieri procedono con un entusiasmo quasi fotocopia di quello governativo. I lavori pubblici sono il fiore all’occhiello di Albano: lo stato di avanzamento di tutte le realizzazioni è stato puntualizzato sui manifesti elettorali con il prima, ovvero con le precedenti amministrazioni lente e faziose, e il dopo, con l’attuale maggioranza fattiva e concreta. A testimonianza del successo la riconferma alle comunali nell’ultima tornata elettorale. Però non facciamoci venire grilli per la testa: gentili associazioni culturali, ma mica si può riuscire a far tutto! Anche il ricordo di una delle ultime recite del grande attore Salvo Randone proprio sulle tavole navigate del palcoscenico dell’Alba Radians… nient’altro che vecchie nostalgie! Fare teatro in un teatro e affidare addirittura la gestione artistica dell’Alba Radians ad una associazione culturale? Va bene che è stato restaurato, ma il punto è proprio questo: tutti i soldi spesi in un’opera di recupero del genere per ridarla in mano ai cittadini che chissà poi come lo riducono! Già ai tempi idealizzati dal Sig. Musicò quel luogo era mal frequentato. Tutta gente faziosa e fanatica della cultura che, in anni che appaiono oramai lontanissimi, invitò: La Banda Osiris, David Riondino, Alessandro Bergonzoni, Mario Carotenuto, Peppe e Concetta Barra, Raf Vallone, le compagnie di Geppy Gleijeses e dei fratelli Giuffrè, e tanti, tanti altri…
Ragioniamo: l’afflusso continuo di persone riduce male i muri, logora le poltrone e produce baccano; superfluo dire, infatti, che se non riducevano in quello stato il teatro non occorreva restaurarlo! Eppoi basta rimuginare. Teatro e cinema chiusi (mentre negli altri centri dei Castelli riaprono), poche o zero le iniziative culturali, scarsa promozione di dibattito politico-culturale (ad eccezione di quello”carbonaro” nelle case private), bar che chiudono all’ora dei frati. Pensate che dalle ventuno in poi Albano sembra un paese fantasma? Siete faziosi! È nient’altro che il ritratto di una produttiva e ben amministrata cittadina di provincia che verrebbe da trasportarla in Padania per premio!
A far dimenticare i lunghi e duri inverni (va riconosciuto che a carnevale c’erano delle belle ragazze in costume da bagno sui carri e a Natale una specie di circo davanti alla basilica romanica di S. Pietro) ci penseranno i bei cartelloni dell’estate albanense mai banali e mai impopolari: un po’ di comici televisivi e, dulcis in fundo, le gagliarde serate all’aperto con i gladiatori, perché noi siamo gli eredi diretti dei legionari Severiani dei Castra albana (nome che con un po’ di immaginazione sembra quasi un programma politico). Dunque basta con nostalgie e lamentele, non si può mica fare tutto, logico che ad accontentare alcuni si scontentano altri. Senza voler offendere nessuno, ci sono cose più serie a cui pensare che la cultura. O no?


frascati
Parole di donne nella cultura
(Eliana Rossi) - Si è aperto martedì 5 aprile il  primo ciclo, organizzato dalla Biblioteca Comunale di Frascati “Basc”, sul tema “Parole e pratiche di donne nella storia”, al quale sono intervenute Ines Valanzuolo, presidente dell’Associazione Archivia, Casa delle Donne di Roma, Adriana Valerio, teologa, docente di Storia del Cristianesimo all’Università Federico II di Napoli e Flavia Zucco ricercatrice del CNR (Inemm), presidente dell’associazione Donne e Scienza di Roma. Ha aperto la conferenza Rosanna Massi, direttrice della Biblioteca, annunciando che “a  questi cicli di incontri parteciperanno scienziate, teologhe, giornaliste, per fare il punto della cultura in Italia. In Biblioteca - continua Massi - si svolgono anche gli incontri con gli scrittori del territorio dei Castelli Romani, sono attività interessanti, volte a valorizzare quelle risorse del nostro territorio, che trovano difficoltà nell’essere conosciute. In Biblioteca continua la lettura dell’ “Elogio della pazzia” di Erasmo da Rotterdam, curata dal prof. Stefano Cavalletto”. Nel suo intervento dal titolo: “Parole e pratiche di donne nella storia”, Ines Valanzuolo ha ripercorso la storia degli anni Settanta, legati soprattutto al movimento femminista, anni in cui le donne che si rivolgevano al consultorio autogestito di cui faceva parte, lo facevano per avere maggiori delucidazioni riguardo la conoscenza del loro corpo o come affrontare i problemi inerenti alla sessualità e alla gravidanza. “Ho partecipato all’occupazione della Casa delle Donne - continua Valanzuolo - un centro prestigioso, dove ha sede il foglio “Paese delle Donne”, che ha dato ampia voce al sesso femminile. Presso questa sede è stata poi creata nel 2003 l’Associazione Archivia, che dispone di undici fondi tra i quali quello di Alma Sabbatini che comprende altri dieci fondi. Archivia è un centro di documentazione sul femminismo, soprattutto riguarda la storia italiana del Settecento,  il materiale è stato reperito negli scatoloni delle nostre cantine, è stato raccolto, selezionato e poi messo in Rete. Si trovano nei nostri archivi anche tesi di giovani ricercatrici , poiché il lavoro delle donne è la progettazione del presente in vista del lavoro futuro”. La prof. Adriana Valerio, presidente delle teologhe europee, nella sua relazione denominata “Le donne e la memoria”, ha puntualizzato come, nel corso della storia, le donne non abbiano mai trovato una giusta considerazione e ha elencato i tre livelli di invisibilità delle donne: le fonti, le tradizioni e le istituzioni. Inoltre, la Valerio si è soffermata sul significato di una parabola, nella quale una donna aveva perduto una moneta e quando la ritrova chiama a raccolta le amiche e fa una festa. Significativo è che Dio sia presentato sotto le sembianze di una donna e la moneta rappresenta la ricerca della donna. La Fondazione di cui la Valerio è presidente, ha pubblicato di recente il 1° volume “Archivio per la storia delle donne” al quale ne seguiranno altri due. Nell’intervento, “La scienza delle donne”, Flavia Zucco si è soffermata sulla figura femminile, che pur essendosi accostata alla scienza, ha mantenuto sempre una posizione marginale, “perché il suo sapere era considerato inferiore a quello dell’uomo - spiega la Zucco -  e quindi relegata al suo destino di donna e madre”. Troviamo donne sapienti nelle classi privilegiate del Seicento e donne di bassa estrazione sociale, che si intendevano di pratiche connesse con la maternità e ne scrivevano nei loro appunti. Ebbene, quando gli uomini nel Settecento, decisero di raccogliere questi lavori e pubblicare questi studi, costituendo in tal modo la disciplina di ginecologia, proibirono alle donne sia l’accesso allo studio sia la partecipazione ai corsi. La donna è stata sempre considerata un essere imperfetto che assomiglia all’uomo, ma in meno, in sottrazione. Secondo un recente studio, da parte di ricercatrici svedesi, si è appurato che le donne devono produrre 2,6 volte di più degli uomini per poter accedere ad un concorso e che la ragione della loro bassa pubblicazione di testi, è dovuta alla responsabilità nei riguardi del loro lavoro e alla ricerca di una migliore qualità degli argomenti da trattare.


castelli romani
 
Archeoclub Tuscolano - Programma maggio-giugno
7 maggio, sabato: Visita guidata alla Mostra “I tesori della steppa” a  Palazzo Venezia. Ore 14.30 sede , ore 15.30 entrata alla mostra.
9 maggio, lunedì: Conferenza della dott.ssa Graziella Bava: Il Cristianesimo dei primi secoli: il giorno festivo e la festività di Pasqua: i sacramenti. Ore 17.00 Palazzo Borghese Monte Porzio.
15 maggio, domenica: gita, mezzi propri, a Rocca di Cave, alla scogliera, a Capranica Prenestina. Ore 9 sede. Prenotare per il pranzo entro il 1/5.
23 maggio, lunedì: Conferenza del dr. Bruno: Il medioevo in Calabria (in previsione di un viaggio in Calabria). Ore 17.00 Palazzo Borghese Monte Porzio.
28 maggio, sabato: dott.ssa G. Bava, visita guidata al Sessoriano, all’Anfiteatro
Castrense e alla basilica di Santa Croce in Gerusalemme. Ore 14.30 in sede, ore 15.20 a Santa Croce in Gerusalemme. Prenotare entro il 15/5.
29 maggio, domenica: Gita a Monte Salomone (organizzata dall’Archeoclub di
Monte Compatri). Ore 10.00 Piazzale di San Silvestro Montecompatri.
4-5 giugno: Feriae Latinae Novae all’Aventino a Roma: presso l’Istituto di Studi Romani: 1°g) conferenze visite guidate agli scavi, breakfast, spettacolo, 2°g) pranzo e  brindisi rituale: prenotazioni e programma in Sede.  
12 giugno, domenica: Gita, mezzi propri, con la dott.ssa A.M. Rybko  al convento di  Palazzolo a Castel Gandolfo: pren. il pranzo (nel refettorio del convento) entro1/6
13 giugno, lunedì: Conferenza della  dott.ssa M.L. Botteri. L’Adriatico un mare
che unisce (in previsione della gita di settembre in Istria). Ore 17.00 Palazzo Borghese Monte Porzio.
20 giugno, lunedì: Conferenza della dott.ssa A.Barra: Riti nelle sepolture arcaiche. Ore 17.00 Palazzo Borghese. Cena sociale: prenotare entro 5/6.
Prenotare entro il 15 giugno il viaggio in Istria: programma in Sede.


frattocchie
Aperta…Mente
(Nr) - Ogni secondo sabato di ogni mese nel punto lettura di Frattocchie Aperta...mente, a via Cardinal Pizzarro 3, presso la parrocchia San Giuseppe di Frattocchie, si rinnova l’appuntamento che Marino Aperta Onlus dedica ai bambini tra i 5 e gli 8 anni con l’intento di avvicinarli alla lettura.
Aperto a tutti gratuitamente, l’appuntamento per i bambini si prefigge di diventare uno di quelli da non mancare. APERTA...MENTE è il punto lettura e navigazione internet gratuito a Frattocchie patrocinato dal Comune di Marino gestito dai volontari dell’Associazione in collaborazione con la parrocchia di Frattocchie. “Il successo ottenuto da questa iniziativa che oramai accompagna mensilmente un gruppo nutrito di bambini nel nostro punto lettura” afferma il Presidente di Marino Aperta Adolfo Tammaro “ci incoraggia a continuare con impegno il lavoro di Aperta Mente. Vogliamo in questo modo continuare ad offrire una possibilità ai bambini e alle famiglie, specie a quelle più disagiate, per entrare in modo semplice in contatto con i libri e la cultura”.
Info: www.marinoaperta.it oppure telefonare a Giovanna Ruffini  0693548073

 I NOSTRI PAESI - pagina 10

Sommario anno XIV numero 5 - maggio 2005