Notizie in... Controluce Notizie in... Controluce
 Versione digitale del mensile di cultura e attualità dei Castelli Romani e Prenestini

sei il visitatore n.

 

home | indice giornali | estratti | info | agenda | cont@tti | cerca nel sito | pubblicità

 

Sommario anno XIV numero 5 - maggio 2005

 FILOSOFIA

Dallo Sfondo profondo allo Sfondo locale

La conoscenza, come lo sviluppo
di una pianta e il movimento della terra,
è un modo di azione reciproca;
in virtù di esso le cause si trasformano
 in mezzi e gli effetti in conseguenza.
(Dewey)

(Silvia Coletti) -  J.R.Searle nei suoi lavori ha cercato di dimostrare, ricorrendo ad una posizione olistica su base biologico-naturale, che la mente e la coscienza hanno un loro status biologico: esistono. Anche se può sembrare solo un pensiero o un’opinione, in realtà, scrive Hebb, “se pensiamo alla prima legge del moto, una pietra miliare nella scienza della fisica, o del liquido ideale e del gas ideale, su cui si basano esperimenti e leggi fisiche e che non si sono mai presentati se non nell’immaginazione”, perché non possiamo dire in modo altrettanto certo che la mente, la coscienza, lo Sfondo umano hanno un loro fondamento reale ed esistono?
 Sulla posizione olistica e realistica di Searle si possono gettare le basi per una obiezione al suo pensiero sul concetto di Sfondo. L’obiezione consiste in questo: nell’analisi e descrizione degli elementi che costituiscono lo Sfondo Searle lascia in ombra gli aspetti più propriamente filosofici sconfinando in uno psicologismo che evidenzia di questo concetto più che le condizioni, le cause. In questo modo la definizione della precomprensione o comprensione anticipata di cui si caratterizza lo Sfondo non viene analizzata da Searle in modo completo. Motivo questo per cui degli aspetti del suo pensiero andranno ulteriormente resi perfettibili attraverso altre ed eventuali sue ricerche future.
Parlando della Rete in relazione allo Sfondo, si utilizzano termini importanti per la comprensione del concetto stesso di Sfondo e della sua funzione; per esempio si nominano le condizioni di soddisfazione, le aspettative, il sapere-come, lo Sfondo profondo e quello locale. Lo Sfondo è un insieme di capacità mentali non- rappresentazionali, che rendono possibili tutti gli atti di rappresentazione dalla percezione all’azione. Tutti questi atti di rappresentazione hanno delle condizioni di soddisfazione , ossia dei precisi criteri, affinché le stesse si realizzino attraverso il sapere-come. Il nostro sapere-come si determina a partire dalle nostre capacità di Sfondo, che sono , scrive Searle, “in parte biologiche e in parte culturali”.
E’ necessario allora distinguere lo Sfondo in : profondo o “di profondità” e locale. Il primo comprende tutte le capacità di Sfondo comuni a tutti gli esseri umani in base alla loro struttura biologia “come camminare, mangiare, percepire, riconoscere”.
Anche se possiamo aggiungere, come scrive Boncinelli in uno dei suoi libri intitolato I nostri geni ( 1998), che a causa dell’eredità genetica, anche per quanto riguarda lo Sfondo profondo: “Ciascuno ha una sua individualità biologica specifica”.
Il secondo aspetto invece include “tutte le pratiche culturali”, come aprire una porta, prendere da bere, ecc. All’interno poi sia dell’uno che dell’altro Sfondo si può distinguere tra gli aspetti che riguardano “come le cose sono” o il sapere-che, da quelli che invece riguardano “come fare le cose” o il sapere-come.
Tuttavia “non c’è una linea divisoria fra l’uno e l’altro”, in quanto si utilizza un oggetto in base al valore che gli si da’ e l’interpretazione di questo valore di funzione è dato proprio dalle capacità di Sfondo, sopra analizzate. Per quanto riguarda l’interpretazione di un contenuto Intenzionale, come spiegazione di un atto di rappresentazione, come una percezione o un’azione, dobbiamo dire che, mentre lo Sfondo profondo permette dei giudizi empirici generali, quello locale introduce delle particolarità dovute all’esistenza di diverse pratiche locali ed è proprio quest’ultimo aspetto dello Sfondo che sottolinea la differenza di un modo di fare da un altro. Quindi il nostro sapere-come è determinato e si basa sulle nostre capacità di Sfondo.
Gli organismi dunque si adattano all’ambiente attraverso le strategie dell’ereditarietà genetica e dell’ambiente. Infatti, secondo il punto di vista biologico-evolutivo, gli organismi sono dotati delle capacità di eseguire alcuni comportamenti stereotipi immediamente dopo la nascita, mentre altri comportamenti compaiono e si strutturano in età più avanzata. Scrive Oliverio: “I comportamenti che compaiono e si strutturano dopo la nascita possono dipendere da fattori geneticamente determinati, come possono dipendere dall’esperienza e dall’apprendimento, cioè da un’interazione con l’ambiente”. Anche secondo Oliverio, così come per Searle, le attività come la respirazione, la circolazione, la digestione, ecc. sono programmate geneticamente e non dipendono da meccanismi ambientali. L’esistenza di questi comportamenti innati inoltre e soprattutto dipende dalle unità funzionali che collegano il sistema nervoso.

 FILOSOFIA

Sommario anno XIV numero 5 - maggio 2005