1 Luglio 2006, 17:15 - Dal 1889 in Piazza Garibaldi
vi è ubicato un "angelo", la famosa statua della fontana del "genio
alato" realizzata in memoria dei minatori che all’epoca scavarono
sotto la dura roccia vulcanica di Monte Salomone la galleria per poter
sfruttare la vitale acqua delle sorgenti di Carpinello. Quell’acqua
che scorga dalla cannelle, oggi assolutamente lacrime di dolore di
tutti noi di Controluce, di voi lettori e di tutti coloro che hanno
voluto salutare e accompagnare la piccola Luna Rosolino, un altro
angelo che per un anno, uno solo purtroppo, ha portato gioia e sorrisi
per tutti.
Sono bastate poche ore per far cessare la vita di
Luna, la figlia di Caterina, nostra giovane e amata redattrice. Una
patologia "fulminante" l’ha uccisa. Molte centinaia di persone hanno
voluto partecipare con il loro dolore e sgomento al "viaggio" di Luna
verso il cimitero, senza parlare, contenendo quasi il respiro e
confondendo le lacrime con il sudore provocato sia dall’afa che, ancor
di più, dalla forte tensione emotiva interna. Nel silenzio quasi
irreale emergeva fra il fruscio dei passi un suono di cornamusa unito
alla dolcezza dei canti amorosi di Caterina e delle sue sorelle
rivolti a Luna... canti di bimbi... canzoni di Fabrizio De André...
Giunti all’interno del cimitero, la piccola cassa bianca veniva
poggiata sull’erba e tutti noi ci siamo disposti in cerchio attorno ad
essa. Accompagnati dalla dolcezza melodica di una Kora - una sorta di
"arpa africana" sollecitata dalle sensibili dita di un musicista del
Senegal, Pape Siriman Kanouté - abbiamo tutti ascoltato la storia
"Mamma perchè esiste la notte e il giorno?" che Caterina ha voluto
raccontare a Luna per "farla addormentare".
A pagina 15 il racconto di "mamma Cate".