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Così si è conclusa l’estate pometina al Museo Lavinium.
Il salotto della cultura pometina, che ha ospitato durante l’estate tanti artisti e tanta cultura, ha concluso la “sua estate” con un inno all’arte come esperienza di condivisione e partecipazione attiva. Quale modo migliore per un’iniziativa, quella dell’estate pometina, che ha come obiettivo principale la condivisione di spazi, tempo ed esperienze? Sabato 15 settembre si è chiusa l’estate 2007 al museo con una serata indimenticabile per tutti partecipanti, coinvolti in un’esperienza nuova per Pomezia, ricca di vitalità, energia e divertimento senza rinunciare alla qualità. La manifestazione si è aperta alle ore 19.00 con la mostra fotografica di Domenica Tricarico che, attraverso il suo sguardo attendo e sensibile, ci ha mostrato non le immagini ma le emozioni di alcuni istanti rubati alla natura, alla nostra città e a tutti noi.
Alle ore 21.30 il retro del museo si è trasformato in uno spazio senza limiti, senza confini dove gli spettatori sono stati travolti dalla vitalità, energia e forza di 17 musicisti ed un danzatore, Marco D’aleo, impegnati in un ritmo vivo senza regole se non l’ascolto reciproco.
Le percussioni e l’energia del gruppo presto hanno contagiato la platea che fornita di shakers artigianali (ben 200) ha iniziato a suonare, guidata dal maestro Cristina Giustizi, all’unisono con i ragazzi sul palco, creando un concerto di 217 elementi tra spettatori e musicisti.
Un’esperienza unica per gli artisti e per i partecipanti.
La realizzazione di uno tra gli obiettivi primari che l’associazione per_ananke, che ha organizzato la performance e la mostra, cerca di perseguire a Pomezia:
l’arte come partecipazione attiva e non come ricezione passiva, un percorso lungo e complesso ma possibile. Un successo ancora più grande per il museo che ha visto chiudere la propria stagione “artistica” con grande partecipazione di pubblico nonostante le molteplici iniziative, in corso nello stesso giorno, sul territorio. Il museo è stato il vero salotto culturale di Pomezia, dimostrando un’attenzione alla cultura a 360 gradi anche attraverso la scelta delle due serate conclusive della manifestazione, confrontandosi con generi diversi.
Venerdì 14 il concerto Arpa, flauto, pianoforte e voce condotto da Paola Pigliarmi, una serata dedicata alla musica del ‘900 in un’atmosfera magica fatta di silenzio ed emozioni, e la serata conclusiva ricca di suoni, colori ed energia. Non dimentichiamo in questa estate ricca di eventi l’inaugurazione ufficiale del sito archeologico di Torvajanica, dove la cornice complessa e suggestiva di un paesaggio ancora tutto da scoprire è stata resa viva dalla rappresentazione teatrale “Enea agli Inferi” che ha dimostrato come le collaborazioni artistiche siano uno strumento di forza indispensabile per il fare arte, coinvolgendo i ragazzi provenienti del laboratorio teatrale pometino dell’associazione per_ananke, i ragazzi di compagnie teatrali umbre e toscane, due musicisti pometini e due romani.
Interessante anche l’iniziativa di raccogliere commenti sulle esperienze vissute in questo periodo di risveglio cultura che la nostra città sta vivendo, per questo è stato messo a disposizione l’indirizzo email: per_ananke@libero.it