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A proposito dei manifesti del Pd e del Pdl

Dicembre 20
07:58 2009

I cittadini di Castel Gandolfo da 2 anni assistono alle medesime giaculatorie lamentose da parte della giunta di sinistra che piange su un fantomatico svuotamento delle casse comunali da parte del Governo della Repubblica Italiana, per l’abolizione dell’ICI sulla prima casa, approvata dal Parlamento come primo provvedimento della legislatura, tenendo fede ad una promessa elettorale formulata dal Pdl. Prove documentali che traspaiono da atti ufficiali attestano che il rimborso governativo di 161.000 euro a titolo compensativo per i mancati introiti dovuti dall’abolizione dell’ICI è stato effettivamente versato all’amministrazione municipale. Ciò smentisce le cifre del Pd di Castel Gandolfo. Le loro lamentele e quelle del Sindaco per dover fare “le nozze con i fichi secchi” assomigliano sempre più a lacrime di coccodrillo. Infatti, non fanno altro che rendere plasticamente visibile a tutti i nostri concittadini l’immobilismo concreto di un’amministrazione che non ha più, politicamente, nulla da dire né da dare al nostro paese. I nodi vengono al pettine! Ci chiediamo invece: come in questi anni sono stati spesi i soldi di tutti? Quali servizi sono stati potenziati? Quali miglioramenti tangibili sono realtà? Aldilà di qualche manifesto del PD che si produce in acrobatiche difese d’ufficio del Sindaco, condite da qualche attacco personale al sottoscritto, a cui rispondo con gli atti della mia attività politica e della mia condotta personale che i cittadini conoscono bene e da tempo mostrano di guardare con attenzione e vicinanza, non si vede nulla. Non è più tollerabile coprire il costante aumento delle tasse comunali (TARSU, COSAP, ICI, PARCOMETRI, ecc.) con scuse prive di ogni fondamento. I cittadini sono buoni osservatori, soprattutto quando vivono sulle loro tasche ed a loro spese le inadeguatezze di un’amministrazione che da troppi lustri non è più in grado di guardare aldilà del proprio naso. Non è più tollerabile tirare a campare con promesse da marinaio turlupinando la buona fede delle persone. Chi amministra deve portare un bilancio di atti e fatti, con esso presentarsi ai cittadini per riceverne il giudizio. Questa giunta e la precedente sentono di potersi assumere le responsabilità del loro operato senza scusanti o alzare cortine fumogene? Il giudizio è e sarà sui fatti, sugli atti e sulle realizzazioni concrete, sul modo in cui sono state perseguite. Ci si accusa di far polemica sterile priva di fondamenti reali, bene, ecco alcuni solidissimi argomenti su cui sfidiamo l’Amministrazione Comunale condotta dal Sindaco Colacchi ed il Pd castellano. In uno degli ultimi consigli comunali dell’anno in corso (2009), col voto contrario del sottoscritto, si è modificato il regolamento comunale in tema di ici, poiché si è voluta restringere la fattispecie che definisce l’abitazione principale esente dal pagamento della tassa sugli immobili. Questo provvedimento, che codice alla mano profuma di illegittimità, di fatto ha provocato l’ennesimo aumento delle tasse pagate dai cittadini, portando a non concedere l’applicazione dei benefici per l’abitazione principale, ai fini ICI, ai proprietari di abitazioni date in uso gratuito ai propri figli, anch’essi residenti a Castel Gandolfo. Va altresì detto che da questa manovra (illegittima), il Comune ha ricavato delle discrete risorse che non sono state neanche destinate allo sviluppo della Comunità ma di fatto sono servite a tamponare i risultati di una gestione tutt’altro che efficiente della Cosa Pubblica. Non dimentichiamo che, nel 2008, il Comune è stato condannato a pagare dal Tribunale di Velletri l’importo di circa 160.000 euro quale penale per un mancato esproprio di una piazza avvenuto oltre il termine previsto (ben 7 anni). Bisognerebbe poi chiedere agli scienziati matematici del PD di Castel Gandolfo come fanno gli altri comuni d’Italia, e in particolare alcuni di quelli dei castelli romani, che pure avrebbero ricevuto in percentuale dal Governo Berlusconi le medesime risorse, a garantire ai cittadini una tarsu pari al 40% in meno rispetto a Castel Gandolfo, oppure raccolte differenziate anche porta a porta capaci di scongiurare gli effetti disastrosi dell’eventuale insediamento di un termovalorizzatore/gassificatore nella nostra zona ( Albano Laziale). Ci spieghino come fanno a garantire Asili Nido e ad investire sulle energie alternative, che per Castel Gandolfo sono ancora fantascienza. L’attuale maggioranza potrebbe spiegarci meglio il caso “Cilindro”? Come e se, è proprio il caso di dirlo, anche stavolta, dal “CILINDRO” farà uscire un coniglio vivo o si tratterà del solito trucco da illusionisti? Infatti, nell’ultimo consiglio comunale è stato ammesso dalla maggioranza che, a nemmeno 10 anni dalla sua costruzione, una costosa opera realizzata nell’ambito di interventi per il Giubileo (anno 2000), quindi con fondi sostanzialmente pubblici, è risultata praticamente inutile, poiché non praticabile dai disabili, scarsamente utilizzabile dai pellegrini e attualmente in un evidente stato di degrado ed abbandono (con problemi di dissesto murario e dei solai). Credo rappresenti il culmine di come le amministrazioni di centro sinistra che si sono avvicendate alla guida di questa città abbiano saputo creare solo opere che, sulla carta appaiono connotate da particolare valore sociale e culturale, oltre che costruite con i migliori criteri e materiali edilizi, ma nella realtà sono i simboli di come si possano sperperare i soldi pubblici in opere tanto costose quanto inutili e raffazzonate. Anche in questo caso prepariamoci quindi ad un intervento (progetto di recupero dell’edificio denominato “il cilindro” accanto al S. Pertini) il cui importo è stato preventivato in euro 620.000,00 di cui il 70% pari a euro 434.000,00 con il contributo regionale dell’assessorato cultura e sport e il 30% pari a euro 186.000,00 con fondi dell’amministrazione comunale mediante il solito mutuo della BCC (che svolge anche il servizio di tesoreria per conto del Comune) e della Cassa Depositi e Prestiti, con il contributo dei fondi CEE (non si capisce come) e con il contributo dell’assessorato politiche giovanili per l’Officina d’Arte – Regione Lazio. Il centrosinistra vuole spiegarci come e perché si assumono componenti dell’ufficio dello Staff del Sindaco con funzioni di segreteria senza alcuna effettiva necessità di aumentare il personale e quindi la spesa corrente? Nel dibattito sempre troppo silenziato dei “costi della politica” non si possono non conteggiare, oltre quelli diretti (stipendi, indennità, rimborsi spese, prebende varie ad amministratori di ogni ordine e grado), anche quelli indiretti, cioè costi che gravano sulle casse pubbliche e che non vi sarebbero se l’amministrazione si muovesse su logiche “razionali” e fosse diretta con il metodo del “buon padre di famiglia”. Anche gli sperperi clientelari per “assunzioni inutili” e per “incarichi professionali” di rilevanti importi fanno parte dei “costi della politica”. Gran parte delle nostre tasse servono a colmare ancora queste spese inopportune. Insomma si fa fare a terzi quello che potrebbero fare i dipendenti. Concludendo, è bello vedere come il Segretario del PD, evidentemente perché in forte difficoltà politica, utilizzi nei manifesti un linguaggio e dei termini così forti nei confronti del Dr. DALESSANDRO, ma bisognerebbe ricordare e chiedere allora al medesimo magnifico segretario come mai il suo Sindaco, verosimilmente per critiche e considerazioni di alcuni cittadini, forse meno forti di quelle da lui rivolte allo scrivente, decida di denunciare quelli che evidentemente la pensano diversamente da lui, abdicando al sano e democratico confronto con i cittadini stessi. A proposito, mentre si scrivevano i manifesti, esattamente il 27.11.2009 e il 7.12.2009 sono state pagate a Castel Gandolfo anche la seconda e la terza rata del CONTRIBUTO COMPENSATIVO PER I MINORI INTROITI ICI SULLA PRIMA ABITAZIONE (pari rispettivamente a euro 160.888,35 e 38.786,98) portando così la cifra rimborsata dal Governo da euro 161.000 a euro 360.675,33, superiore a quella (pari a eu
ro 328.000,00 mancante nel bilancio comunale) secondo le dichiarazioni del Sindaco Colacchi riportate a pagina 6 dell’articolo giornalistico del quotidiano “NUOVO OGGI Castelli” di domenica 26 ottobre 2008. Tale cifra è poi sicuramente diversa da quella indicata dal PD nel manifesto. Quindi la subdola accusa di falsità rivolta in tale documento al consigliere Dalessandro non può che essere restituita al mittente. Ecco alcuni esempi fattuali di come vengono usati i danari di una comunità e contemporaneamente si piange miseria per quei cattivoni del Governo che strozzerebbero i Comuni. Oramai però l’amministrazione gioca a carte scoperte e il bluff non è più praticabile. Renderemo a tal proposito note ai nostri concittadini le cifre, quelle vere, dei finanziamenti statali realmente erogati e giunti nelle nostre casse comunali. Ne vedremo delle belle!

Dr. Raffaele Dalessandro (Consigliere comunale PDL Castel Gandolfo).

 

 

 

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