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A scuola di successo: le 3 migliori business school italiane

A scuola di successo: le 3 migliori business school italiane
Luglio 10
15:50 2017

L’alto tasso di disoccupazione e il dilagante fenomeno del precariato sono fattori che preoccupano i giovani che intendono proseguire il loro percorso formativo iscrivendosi all’Università, e che spingono molte menti brillanti a migrare all’estero o a rinunciare a questa opportunità, per cercare un’occupazione qualunque una volta terminato il liceo e inserirsi il più presto possibile nel mondo del lavoro.

Chi è deciso a continuare il suo percorso e ha il carattere per impegnarsi a creare una sua azienda e la volontà di diventare qualcuno, può trovare anche in Italia degli istituti prestigiosi, il cui scopo è quello di creare i nuovi manager del futuro e di trasmettere ai giovani talenti la cultura dell’imprenditorialità, affinché siano pronti e preparati ad affrontare il mercato, lanciando il proprio business e fondando la propria azienda di successo.

Classifiche e criteri

Ogni anno vengono stilate le classifiche delle migliori business school mondiali, europee e dei singoli paesi, valutate in base a due fattori: la qualità della ricerca, stabilita basandosi sul giudizio di prestigiosi accademici ma anche di esperti di business e management aziendale, nonché sulla base del numero di paper e di citazioni degli autori che hanno studiato in quelle Università; e sull’occupabilità, ossia sulle reali possibilità di trovare lavoro una volta terminati gli studi, valutate in base al guidizio di recruiters, ossia cacciatori di teste internazionali, e delle aziende stesse.

Le migliori Business School italiane

  1. Tra le migliori Business School italiane primeggia la SDA Bocconi School of Managment dell’Università Bocconi di Milano, un ateneo privato fondato nel 1902, che ha sfornato imprenditori di successo e leader di azienda di fama internazionale, come il CEO di Pirelli e Vice Presidente di Mediobanca Marco Tronchetti Provera, laureatosi presso l’istituto milanese in Economia e Commercio, come suo padre Silvio prima di lui.

La sua Scuola di Direzione Aziendale è stata il primo Istituto di formazione manageriale italiano ad accreditarsi presso European Quality Improvement System (EQUIS) e il suo valore è riconosciuto a livello globale, tanto da essere inserita in tutti i più importanti ranking internazionali, per esempio quelli stilati dal Financial Times, dalla rivista Forbes e dal prestigioso TheEconomist.

Anche nella classifica 2017 delle Top Business School internazionali, stilata dal network QS, dedicato alla mondo della formazione e delle professioni, è riuscita ad ottenere il 5° posto per l’impiegabilità dei suoi laureati e il 14° posto per l’eccellenza nel settore della ricerca.

Un importante incentivo ad iscriversi per i manager di domani, merito del suo ricco programma di Master in Business Adminstration (MBA), perfetti per diventare un imprenditore del calibro di Alessandro Profumo, che è stato Presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena e Amministratore Delegato del gruppo Unicredit, e Andrea Agnelli, amministratore dell’Exor Group e dirigente dello Juventus Football Club.

  1. Seconda tra le migliori business school italiane è un altro istituto milanese, questa volta pubblico, ossia il Politecnico di Milano, che è il più antico ateneo della città metropolitana, fondato nel 1863, con sedi distaccate in tutta la Lombardia e in Emilia Romagna.

Grazie ai suoi corsi d’eccellenza, ai master in digital learning e alla MIP Managment Academy, è stato riconosciuto come uno degli atenei più all’avanguardia dal punto di vista dell’ITC, e al tempo stesso uno dei più vicini alle aziende, grazie all’approccio interaziendale dei suoi corsi.

Grazie a questa impostazione, il MIP si piazza al 29° posto per occupabilità nella classifica delle Top Business School di QS, rientrando quindi nella top 30 mondiale, per la sua riconosciuta specializzazione nel fornire agli imprenditori di domani gli strumenti giusti per confrontarsi con il mercato globale, sviluppando un know how ricco e variegato e apprendendo una serie di best practices aziendali, partendo proprio dal confronto con i professionisti d’eccellenza e i manager di successo che già ne fanno parte. Tra i molti alumni di prestigio usciti dal MIP si possono citare il capo del Gruppo Fiat Chrysler Automobiles John Elkann, l’Amministratore Delegato di Telecom Flavio Cattaneo e lo stilista e imprenditore Gianfranco Ferré.

  1. La terza classificata tra le business school italiane al top è la Mib School of Management di Trieste, nata nel 1988, non solo per rinnovare l’offerta dell’ateneo triestino ma anche grazie all’iniziativa e alla collaborazione di importanti aziende di fama internazionale, come Generali, Allianz, Illycaffè e Benetton.

Grazie ai suoi MBA specialistici, perfetti per formare i leader di domani, ai servizi proposti dal suo centro di Executive Education e alla sua forte impronta internazionale, si piazza a pieno titolo nella top 50 mondiale di QS. Tra le sue storie di successo si possono citare Marco Guček, che grazie all’International Master in Tourism del MIB ha fondato un’impresa di trasporti di successo, la GoOpti, e Kevin Angelini, che grazie al Master in Insurance & Risk Management del MIB è diventato la figura di riferimento sul fronte asiatico del Gruppo assicurativo Generali.

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