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Ai Partecipanti Velletri2030,

Maggio 02
17:01 2018

la Scienza intorno a noi. Breve introduzione per i giovani che saranno i protagonisti del 2030 e oltre.

Oggi la sfida affascinante di artisti e scienziati è stimolare il pensiero a immaginare o meglio ipotizzare non solo l’ignoto e l’invisibile, ma anche quello che non è percepibile dai cinque sensi e neanche più riconducibile a concreta rappresentazione. Arte e ricerca scientifica infatti si rincorrono e dialogano nel documentario di Valerio Jalongo (distribuito da Officine UBU) IL SENSO DELLA BELLEZZA – Arte e Scienza al CERN, che parte dagli ambienti e dagli studiosi del Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire (CERN – il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle. Si trova al confine tra Svizzera e Francia alla periferia della città di Ginevra e occupa circa 2500 scienziati provenienti da tutto il mondo) per aprire ai linguaggi che artisti di tutto il mondo esplorano per dare una forma al metafisico. Documentario assolutamente da vedere.

La “macchina” più potente a disposizione dei laboratori del CERN è denominata Large Hadron Collider(LHC), l’acceleratore di particelle più grande e potente finora realizzato. Si tratta di un acceleratore di tipo circolare costruito all’interno di un tunnel sotterraneo lungo circa 27 chilometri a 100 metri di profondità in media. Dentro questo anello si faranno esperimenti per studiare l’origine della materia. Consiste nel far entrare in collisione frontale ad energie altissime mai sperimentate prima particelle particolari (gli adroni). Queste condizioni estreme permetteranno di avventurarsi nello sconosciuto. Quattro anni dopo la sensazionale scoperta del “Bosone di Higgs”, il CERN è alla vigilia di un nuovo, eccezionale esperimento. Esperimenti simili finora non hanno prodotto alcun risultato applicabile alla nostra vita pratica, ma le ricadute che derivano dalle tecnologie usate negli esperimenti sono enormi, fra tutte il WEB che e’ nato proprio al CERN alla fine degli anni 80 con lo scopo di scambiare efficientemente dati tra chi lavorava a diversi esperimenti. Mentre il nuovo esperimento del CERN procede nella sua esplorazione della misteriosa energia che anima l’universo, nel documentario IL SENSO DELLA BELLEZZA – Arte e Scienza al CERN, scienziati e artisti ci guidano verso quella linea d’ombra in cui scienza e arte, in modi diversi, inseguono verità e bellezza. Non è impossibile lavorare al CERN. Per sapere qualcosa in più sul CERN si può iniziare consultando la presentazione Italia@CERN, scaricabile dahttps://indico.cern.ch/event/266032/contributions/1601859/attachments/474258/656462/Incontro_Insegnanti_Settembre2013.pdf

Più vicino a noi, i Laboratori di Frascati sono stati scelti per ospitare la Divertor Tokamak Test facility (DTT),il centro di eccellenza internazionale per la ricerca sulla fusione nucleare (da non confondere con la fissione nucleare). L’avvio dei lavori della DTT è atteso entro il mese di novembre 2018, con la previsione di concluderli in sette anni; saranno coinvolte oltre 1.500 persone di cui 500 direttamente e altre 1.000 nell’indotto con un ritorno stimato di 2 miliardi di euro, a fronte di un investimento internazionale di circa 500 milioni di euro.

La DTT nasce per fornire risposte scientifiche e tecnologiche ad alcune problematiche particolarmente complesse del processo di fusione nucleare (come la gestione di temperature che superano i 100 milioni di gradi centigradi – provate a pensare come misurare tali temperature e come contenere questo fluido denominato plasma) e si pone quale “anello” di collegamento tra il progetto internazionale ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor) in costruzione a Cadarache, nel sud della Francia, e il futuro prototipo di centrale a fusione, DEMO, primo reattore dimostrativo per la produzione di energia elettrica da fusione, la cui costruzione è prevista avere inizio a partire dal 2030. ITER è un progetto mondiale da 20 miliardi di euro al quale partecipano Cina, Giappone, India, Corea del Sud, Russia, USA, e UE  concepito per dimostrare la fattibilità della produzione di energia da fusione in modalità controllata e continua. Si tratta di un’impresa tecnologica ed ingegneristica fra le più grandi e complesse a livello mondiale, fortemente incentrata su collaborazioni e sinergie fra ricerca e industria in aree tecnologicamente avanzate. Per saperne di più sul progetto DTT si può partire dal link:
http://rienergia.staffettaonline.com/articolo/33003/Fusione+nucleare:+il+progetto+DTT+e+il+ruolo+dell%E2%80%99Italia/Pizzuto

E’ di questi giorni la notizia riportata dalla maggior parte dei media nazionali: un’astrofisica italiana tra i ‘magnifici 100’ della rivista TIME.  E’ l’astrofisica italiana Marica Branchesi che ha ‘ascoltato’ le onde gravitazionali. Marica Branchesi è ricercatrice al Gran Sasso Science Institute (GSSI) con sede a l’Aquila e nato recentemente per sfruttare il potenziale dei laboratori del Gran Sasso, e associata presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Il suo ruolo è stato quello di favorire l’unione tra l’astronomia osservativa e la fisica strumentale degli strumenti utilizzati per captare le onde gravitazionali, aprendo così la strada all’astronomia multimessaggero, ossia alla nuova astronomia basata su segnali provenienti da fonti diverse e che tutti insieme aprono la via a una nuova immagine dell’universo. Quello che abbiamo fatto finora è solo l’inizio: per il futuro ci aspettiamo tante scoperte, e questa nomination del TIME ci dà ancora più entusiasmo. Un entusiasmo che Branchesi vuole trasmettere anche alle ragazze e ragazzi aspiranti ricercatrici. “Spero di essere un esempio per le giovani astronome e astrofisiche che vogliono intraprendere questa carriera: l’avventura che sto vivendo dimostra che con lavoro e onestà si possono realizzare i propri sogni. Io alla fine sono solo una persona normalissima che ha lavorato tanto“.

Tre esempi che Velletri2030 porta all’attenzione degli studenti e degli insegnati dei diversi Istituti presenti sul territorio di Velletri con l’intento di stimolare le loro curiosità e i loro sogni per un futuro possibile. Insegniamo ai giovani a non comportarsi come natanti di piccolo cabotaggio alla ricerca del primo porticciolo per mettersi al sicuro. Diffondiamo le parole di Marica Branchesi.

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