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Calcoli e chimica coi pennelli

Maggio 30
09:00 2013

Si è soliti definire con una netta distinzione le materie letterarie, artistiche e scientifiche. I test attitudinali proposti ai ragazzi che frequentano l’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado vertono sullo stabilire verso quali discipline orientare il proseguimento degli studi. Questo fa erroneamente pensare a una divisione netta tra i vari campi. Precedentemente, su questa stessa rivista, avevo affrontato il tema della poesia e, in particolare, come un poeta debba essere, anche, un bravo matematico.

Qui spiego come anche l’artista debba fare i conti con i numeri e la chimica. Quando, ad esempio, un pittore si trova davanti a una tela bianca, deve prima calcolare come riempire gli spazi, in base a cosa vuole raffigurare. Anche quando i pittori devono affrescare un’intera parete hanno bisogno di effettuare dei calcoli. Con Giotto, ad esempio, si ha l’innovazione di dipingere gli affreschi, in base alla tecnica chiamata “delle giornate”. Cioè, ogni giorno era dedicato ad un solo riquadro, ben delimitato, per poter sfruttare al meglio la base su cui applicare i colori, seguendo anche regole della chimica. Il supporto su cui si dipinge deve essere preparato a ricevere la pittura, in base alle sue caratteristiche di planarità, porosità e flessibilità. La pittura su superficie muraria non richiede l’uso di legante, ma è fissata attraverso la reazione chimica di carbonatazione della calce: Ca(OH)2 +CO2 → CaCO3 +H2O . In cosa consiste? Il colore viene creato macinando pietre, ad esempio i lapislazzuli, per creare il colore blu (come faceva Giotto). La polvere ottenuta dalle pietre macinate si mescola con oli e altre sostanze, ottenendo una pasta omogenea pronta per essere stesa sull’intonaco, che è un composto fatto di calce, sabbia e anche di ossido di calcio. La calce (o idrato di calcio) reagisce con l’anidride carbonica presente nell’aria trasformandosi in carbonato di calcio, che ha la funzione di fissare il colore sulla parete. Anche l’intonaco su cui è posto il colore ha bisogno di una preparazione matematica. La parete deve essere preparata, per accogliere l’intonaco, e si procede con un’operazione detta di “sbroffatura”, attuata con l’utilizzo di quantità ben calcolate di sabbia e calce, impiegata con una percentuale pari a ¾ per poi applicare, ancora, ¼ del così detto “arriccio”, cioè una superficie un po’ ruvida, con la funzione di assorbire il colore. Una volta asciugato l’arriccio, si prosegue calcolando le coordinate spaziali e si creano le linee guida: una verticale e una orizzontale e ancora le linee che definiscono il bordo. Si adopera una corda, bagnata nella sinopia (colore rosso), la si fissa con due chiodi alle estremità della superficie da dipingere, e una volta pizzicata, questa lascia un segno su cui poi si adopera il compasso per delineare le linee. A questo punto il pittore può eseguire il suo disegno, in base alla bozza che ha preparato. Quindi, si assiste alla pratica di un connubio tra discipline scientifiche, artistiche e storiche, perché bisogna conoscere il contesto storico di quello che si vuole raffigurare. Analizziamo, per esempio, alcune tele tra le più famose, come la Libertà guida il popolo di Delacroix, del 1830, conservata al Louvre di Parigi. In questo quadro i personaggi sono raffigurati con una struttura piramidale che parte dal vertice e si allarga verso il basso. La predisposizione dei piani appare nettamente divisa da una diagonale e i colori sono disposti in alternanza, con bianco e nero e chiaro scuro, in modo del tutto calcolato rigorosamente. Quest’opera divenuta simbolo del Romanticismo è stata ispirata dalla rivolta popolare insorta a Parigi, nel luglio del 1830. La raffigurazione presenta al vertice una donna-statua, una sorta di personaggio irreale e simbolico, statico, eppure, simbolo di movimento. Rappresentata con i caratteri fisici della statuaria greca, ispirata, infatti, alla Nike, sembra voler passare vittoriosa e indifferente sui cadaveri umani, in senso di rinascita e di volontà nel proseguire senza voltarsi indietro. Il sesso femminile pronunciato dai seni è ricollegabile alla personificazione della patria e della libertà. I personaggi sono vari e rappresentano i diversi ceti sociali, distinguibili dal loro abbigliamento. Non vi è comunicazione tra i personaggi, che invece risultano isolati dagli spazi nel voler sottolineare una lotta politica. Tutte tematiche rese immagine attraverso l’applicazione di calcoli ben precisi.

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