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È operativo il progetto “Archimede”

È operativo il progetto “Archimede”
Aprile 18
02:00 2007

lmpianto Prova Collettori Solari - C.R. ENEA CasacciaEra la fine del 2003 e il nostro giornale riportava la notizia (www.controluce.it/giornali/a12n11/13-culturaescienza-progettoarchimede.htm) di una nuova “tecnologia solare a concentrazione” sviluppata dall’ENEA. La tecnologia, ideata dall’ex presidente e premio Nobel Carlo Rubbia, è basata sull’utilizzo di semplici specchi parabolici a basso costo che, inseguendo il sole nell’arco della giornata, riescono a concentrare l’energia solare scaldando un fluido termovettore composto da una miscela di sali in grado di conservare a lungo il calore raccolto e renderlo disponibile in ogni momento del giorno e della notte. I sali (comunemente usati come fertilizzanti), una volta fusi, possono raggiungere l’elevata temperatura di 550°C e, a differenza dell’olio minerale finora utilizzato dagli impianti solari in esercizio, non sono infiammabili e sono totalmente innocui per l’ambiente, anche in caso di fuoriuscite accidentali. Il fluido viene convogliato in un serbatoio “caldo” (550°C) e usato per generare vapore ad alta pressione e alta temperatura che, convogliato nelle turbine dell’adiacente impianto a ciclo combinato della centrale Enel, incrementerà la produzione di energia elettrica dell’impianto esistente, riducendo la necessità di bruciare combustibili fossili e migliorando quindi le prestazioni ambientali. Ceduta in questo modo la propria energia, i sali vengono quindi convogliati in un altro serbatoio “freddo” (290°C) e da qui re-immessi nel ciclo. L’idea è geniale. Non si producono rifiuti e neanche emissioni nell’atmosfera. Non è necessario trasportare in centrale quantità inconcepibili di combustibili: il sole arriva spontaneamente e ci irradia con una quantità enorme di energia rinnovabile. I costi sono più bassi rispetto alle centrali convenzionali ed i tempi di realizzazione (circa 3 anni) notevolmente più brevi. Da un metro quadrato di impianto si ricava ogni anno un’energia equivalente a quella di un barile di petrolio… basta un quadrato di tre chilometri di lato per ottenere la stessa quantità di energia prodotta da una centrale nucleare.
Ebbene, il 26 marzo 2007 il direttore della Divisione Generazione ed Energy Management Enel, Sandro Fontecedro, e il presidente dell’Enea, Luigi Paganetto, hanno finalmente firmato il protocollo di intesa per rendere operativo il progetto “Archimede”, alla presenza del ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, dell’On. Gianni Silvestrini – ministero dello Sviluppo Economico – dell’Assessore all’Ambiente della Regione Sicilia – On. Rossana Interlandi – e del premio Nobel Carlo Rubbia. L’impianto, che sorgerà presso la centrale Enel di Priolo Gargallo in provincia di Siracusa, rappresenta la prima applicazione a livello mondiale di integrazione tra un ciclo combinato a gas e un impianto solare termodinamico. Si tratta della prima realizzazione del programma solare dell’Enea, un primo passo concreto che potrebbe aprire la strada a una filiera energetica con tecnologia italiana. L’investimento complessivo per la realizzazione del progetto è di oltre 40 milioni di euro. L’entrata in esercizio dell’impianto, una volta completato il previsto iter autorizzativo, è prevista entro il 2009. Il grande impianto solare incrementerà la potenza della centrale attuale di circa 5 MW e consentirà di produrre energia elettrica aggiuntiva di fonte solare capace di soddisfare il fabbisogno annuale di 4.500 famiglie con un risparmio di circa 2.400 tonnellate equivalenti di petrolio ogni anno e con minori emissioni di anidride carbonica per circa 7.300 tonnellate ogni anno.
Si apre finalmente per l’Italia un mercato dalle potenzialità amplissime in un momento in cui c’è un disperato bisogno di un’energia non inquinante per evitare di immettere ancora nell’atmosfera gas che contribuiscono ad alimentare l’effetto serra ed il rischio dell’instabilità climatica connessa a questo processo.

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