Eppure è Natale
Da un plumbeo cielo,
volteggiando in silenzio,
cadono fiocchi di neve
e lievi si posano sulla terra,
la coprono di bianco,
come un grande lenzuolo di lino.
Nunzi celesti volano verso levante e verso ponente,
annunciano la buona novella a tutta la gente:
“E’ nato, è nato a Betlemme!
E’ nato il sacro Bambino!”
Tre Re Magi a cavallo di cammelli,
il pastore col suo gregge
e tanti pellegrini si mettono in cammino.
A guidarli nella tormenta è una grande e lucente stella cometa.
Ora la povera capanna è ornata di ghirlande e gigli
e la stella riposa sopra la porta.
Con la loro luce i fiocchi di neve sono ora diamanti
e tutt’intorno s’odono suoni e canti.
Suonano insieme zampogne e cornamuse, arpe, cedre e lire.
Mentre mille angeli si uniscono al coro,
Baldassarre, Gaspare e Melchiorre porgono i loro doni:
incenso, mirra dolce e oro.
Dentro la capanna,
il bue e l’asinello riscaldano il Pargolo
dai ricci anch’essi d’oro,
mentre la pia Maria e Giuseppe lo proteggono.
Grandi e piccini,
colmate di gioia il vostro cuore,
attingete speranza da quella culla piena d’amore.
È nato per voi il Redentore,
è nato Gesù di Nazareth.
“Alleluja, Alleluja,
è Natale, è Natale!
C’est Noël, c’est Noë!”
di F.A.
Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?
Scrivi un commento