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Era ora!

Ottobre 07
22:00 2012

La notizia eclatante della presa di posizione della Presidente Polverini sta a significare che l’omertà della casta può essere scalfita. Era ora che qualcuno chiedesse l’ordine al proprio cervello di reagire a situazioni volutamente incancrenite della mala politica del nostro Paese. La Presidente è stata portavoce di milioni di italiani che stentano ad arrivare alla fine del mese.

Da tempo il sottoscritto, su questo giornale, si è appellato all’istituzioni ponendo il problema degli sprechi e indicando dove intervenire per limitare la spesa pubblica al fine di ridurre il debito pubblico nazionale accumulatosi negli anni proprio ad opera della casta politica che vive da nababbo.
Finché i deputati, i senatori, i titolati provinciali e regionali, presidenti di strutture istituzionali diverse, direttori generali ministeriali, pensionati d’oro con due, tre pensioni o simili, fino ad arrivare ad un milione l’anno, prendono più del Presidente degli Stati Uniti non risolveremo nessun problema. Caro Presidente Monti è qui che bisogna mettere mano, queste sono le riforme da fare, ora che i nostri soloni politicanti, che appaiono in tv ad ogni piè sospinto, non possono tirarsi indietro nell’approvarle, pena la loro scomparsa dalla scena politica.
Perché non eliminiamo le Regioni, che sono uno Stato nello Stato, con la sovrapposizione di poteri e norme a volte contrapposti? Se non vogliamo abolirle, aboliamo almeno i privilegi, vedi pensioni e indennità diverse di cui gode a vita chi siede in quel luogo anche per un solo mese. Questi sono gli scandali che vanno eliminati. Lasciamo stare quelle riforme che nell’immediato non portano nemmeno un euro di risparmio. Con l’azzeramento di tutti i privilegi e prebende varie di cui gode la casta, altro che IMU recupereremmo; eviteremmo anche l’assurdo della riduzione del 10% dei dipendenti pubblici, cosa che porterebbe solamente aumento della disoccupazione. Se tutti gli sprechi rimangono tali e nessuno se ne avvede, è stato superfluo chiamare i Tecnici da parte del Presidente Napolitano, il quale non parla più di… solidarietà… e equità… forse perché ha capito che detti termini sono sconosciuti ai signori Tecnici. Nessun partito che verrà chiamato a guidare il Paese metterà mano a quanto sopradetto proprio perché la casta non glielo permetterebbe mai. Inoltre la cancellazione o azzeramento delle innumerevoli agevolazioni e privilegi va fatto con il divieto del loro ripristino e non come è successo con il referendum del finanziamento ai partiti ridistribuito poi con la parola “rimborso”.
Ma perché noi poveretti dobbiamo pagare tasse su tasse e i signori politici continuano a mangiare a “quattro ganasse”, anche quando non sono più in carica, fregandosene bellamente delle miserie altrui? È ora di finirla. Non va bene niente; se ne sono accorti anche i nostri grandi prelati. Fa ribrezzo assistere al sermone di tanti incalliti politici che attribuiscono l’inaffidabilità dell’Italia all’ultimo arrivato sulla scena. Vorrei ripetermi e indicare altri problemi e riforme da portare avanti con celerità: azzeramento dell’80% delle macchine blu, con l’obbligo in futuro di acquistare solo macchine italiane; anche per aiutare la nostra Fiat. Farsi promotori a livello europeo di direttive che obbligano delinquenti, assassini, stupratori, già condannati, a scontare la pena nel proprio Paese di origine; con detto principio risolveremmo l’affollamento delle carceri, una forte economia di mantenimento, di personale, minor lavoro per le forze dell’ordine e dei magistrati. Inoltre gli interessati ci penserebbero bene prima di sgozzare qualcuno. Ad evitare che i cassieri dei partiti, altri delinquenti, rubino i nostri soldi, ribadisco fino all’inverosimile, che bisogna ridurre ad un euro a votante il rimborso spese ai partiti. Nel caso specifico si eviterebbero anche i controlli sui loro conti da parte delle società chiamate a certificare la rispondenza tra le entrate e le uscite. Perché se così fosse, senza entrare nel merito, il controllo non avrebbe senso.
Caro Dottor Monti in Italia la ripresa e la crescita che Lei giustamente auspica non ci sarà se non si riducono le spese superflue e dirottando le economie in opere pubbliche e riduzioni delle tasse delle imprese. Viene da domandarsi: se tutto ciò che è sbagliato e marcio rimane come è, che si deve fare per rimuovere l’infezione? Se non sono capaci i Tecnici chi si deve invocare? Sono situazioni estreme che portano a ben oltre. Auguriamoci di no.

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