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Frascati: la Cattedrale di San Pietro

Frascati: la Cattedrale di San Pietro
Aprile 11
02:00 2007

L’attuale Cattedrale di San Pietro a Frascati ha sostituito la Chiesa di Santa Maria del Vivario nel ruolo e nella qualifica di Cattedrale del paese per volere della comunità cittadina. La decisione della sua costruzione, avvenuta nel 1596, fu opera della comunità cittadina che, sotto suggerimento del vescovo cardinal Gallio, scelse l’architetto del nuovo luogo sacro: Ottaviano, quasi certamente Mascarino. Alcuni disegni documentano la partecipazione di quest’ultimo alla fase di progettazione dell’apparato architettonico, ma nelle documentazioni posteriori il suo nome scompare improvvisamente. La chiesa iniziata nel 1598 si può dirsi compiuta nel 1615. Con pianta a croce greca, ampio sviluppo presbiteriale e tre cappelle per ogni lato, la cattedrale ha un effetto che ricorda le chiese con sviluppo a tre navate. Volte a vela ricoprono la campata centrale e le quattro angolari, mentre volte a botte compaiono su tutte le altre. Il peso delle volte si distribuisce su un sistema di quattro pilastri centrali, smussati e caratterizzati da paraste doriche decorate con dentelli e basi attiche.
L’interno, portato a termine nel 1636, prende forma sulla pianta rettangolare a tre navate che esalta lo sviluppo a croce greca sottolineato a sua volta dal cornicione, scolpito in blocchi di pietra sperone, posto al disopra dei grandi archi che sorreggono la volta. Nella navata destra si possono ammirare la cappella della corporazione dei Bovattieri dedicata a Sant’Isidoro costruita nel 1753 molto probabilmente su progetto di Paolo Posi e recante una ricca decorazione in marmi policromi. Di Pietro Gagliardi è invece la sontuosa ornamentazione parietale ad affresco con l’apoteosi ed il martirio del Santo. Nella seconda e nella terza cappella sono visibili l’antico crocifisso ligneo ed una tela del XVII secolo attribuita a Giovanbattista Salvi detto il Sassoferrato. L’altare maggiore è stato realizzato con elementi di spoglio di un antico sepolcro romano probabilmente di Lucullo, mentre alle sue spalle compare Gesù che consegna le chiavi della Chiesa a San Pietro: un altorilievo abbracciato da due colonne di porfido egiziano provenienti da monumenti tuscolani di epoca classica. Nella navata sinistra si possono contare ben quattro cappelle. La prima dedicata al SS Sacramento mostra, al di sopra del tabernacolo, un’immagine della Vergine risalente al XVII secolo. La seconda e la quarta custodiscono dipinti di non trascurabile valore artistico quali L’Eterno Padre La Vergine e i Santi rispettivamente del Finocchio e del Da Parma. Nella terza cappella tra colonne di marmo egiziano è conservata un’icona di scuola romana del primo Trecento: Madonna con Bambino. In ogni caso la sottigliezza degli ordini architettonici e l’ampio sviluppo dell’ambiente sottolineano come l’intero impianto sia stato ben concepito, ma portato a compimento in assenza di una chiara visione dell’organizzazione spaziale.
La realizzazione della facciata, affidata a Girolamo Fontana, ebbe inizio nel 1696 grazie al patrocinio di Carlo Colonna e di Innocenzo XII. La scelta della soluzione di un prospetto a due campanili ha determinato lo sviluppo della facciata a due ordini sovrapposti per quel che riguarda il settore centrale. Quest’ultimo coronato da un timpano curvo si articola in una serie di colonne alveolate affiancate da nicchie ospitanti ognuna una statua. Tra i materiali utilizzati si riscontrano la pietra sperone ed il travertino già impiegati nelle decorazioni di Villa Aldobrandini.

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