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Gli orti solari dal Sahara alle scuole italiane

Gli orti solari dal Sahara alle scuole italiane
Luglio 06
18:08 2015

Gli orti solari dal Sahara alle scuole italiane.
Un modo semplice per scoprire una cultura lontana ed imparare pratiche ambientali sostenibili!

Introduzione I campi dei rifugiati saharawi sono situati intorno alla città di Tindouf in Algeria, nel deserto roccioso del Sahara uno dei luoghi più inospitali del pianeta. Distano circa 3.000 km

dall’Italia. Il popolo saharawi aveva cominciato negli anni trenta a reclamare l’indipendenza dalla Spagna. Sull’area, ricca di fosfati e altre risorse naturali avanzava pretese, oltre la Spagna, anche il Marocco e la Francia e fu per questo che le popolazioni della regione hanno conosciuto grandi difficoltà per realizzare il loro desiderio di libertà e vedersi riconosciuti completamente su un piano internazionale come nazione. La popolazione Saharawi si è rifugiata in questa zona a seguito dell’occupazione militare, da parte del Marocco e della Mauritania, del loro territorio: il Sahara occidentale.
Gli orti solari familiari sono una necessità per il popolo saharawi che deve auto prodursi cibo fresco
per poter avere un’alimentazione adeguata che assicuri un apporto calorico completo per le persone. In
mancanza di orti solari familiari i Saharawi sarebbero costretti a dipendere da aiuti umanitari internazionali
che prevedono l’invio di alimenti senza però poter assicurare un apporto calorico sufficiente per ognuno di
loro e alla completa mancanza di cibi freschi che causa, soprattutto ai bambini un costante stato di
malnutrizione.
Il progetto “Orti solari familiari” ha lo scopo di realizzare orti solari nei campi per rifugiati saharawi come
fonte di cibo fresco attraverso l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile. E’ stato necessario intervenire per poter assicurare un uso prolungato nel tempo degli orti attraverso l’utilizzo dell’energia solare. Per far questo Reseda onlus ha organizzato con i Saharawi dei corsi di formazione prima della realizzazione degli orti solari attraverso i quali la popolazione, tra cui anche i disabili, ha imparato a realizzare orti solari a gestione familiare e di gruppo.

Obiettivi didattici
Far conoscere la situazione dei campi per rifugiati saharawi ai bambini darà loro l’opportunità di venire a
contatto con una realtà di emergenza umanitaria che non è raccontata dai mezzi di comunicazione di massa
e insegnerà loro a rendersi partecipi di un processo di cooperazione tra i popoli attraverso l’erogazione di
un aiuto umanitario effettivamente necessario alla popolazione saharawi.
Sempre di più nella nostra società è importante insegnare quali sono le pratiche ambientali realmente e
concretamente sostenibili. Questo per far fronte alle sfide quali il cambiamento climatico e la fine delle
fonti di energia fossile. Fare sì che il bambino, nel suo processo di crescita, possa avere gli strumenti
necessari per confrontarsi con una realtà che cambia. Fare un orto a scuola oltre che a insegnare come si fa,
nozione che sarà data in questo primo incontro nelle classi, permetterà inoltre di venire a contatto
maggiormente con la natura, imparando processi, come quello del mantenimento di un orto attraverso
pratiche biologiche, che renderà il bambino più cosciente su quello che mangia e su come è prodotto.
Lo scopo del progetto è dunque quello di promuovere educazione ambientale nelle scuole spiegando cosa è un orto solare. In questo modo il bambino imparerà che per realizzare un orto è possibile utilizzare anche fonti di energia rinnovabile e in questo modo svilupperà maggiore sensibilità a tematiche di tipo ambientale.
La spiegazione di come funziona un orto solare potrà inoltre far conoscere meglio ai bambini quali sono le pratiche agricole biologiche per realizzare un orto come il compostaggio e la pacciamatura.
La cooperazione tra bambini italiani e bambini saharawi infine avverrà grazie alle attività che i bambini
proporranno durante l’anno per raccogliere fondi per il progetto: spettacoli teatrali, produzioni artistiche,
disegni, cene di beneficenza, etc etc.

Modalità di svolgimento
L’intervento dell’operatrice durerà circa due ore per ogni classe. Durante queste ore l’operatrice, attraverso
un discorso supportato da foto e immagini, spiegherà ai bambini come la Reseda onlus sia riuscita a
realizzare degli orti solari presso i campi per rifugiati saharawi in Sahara occidentale e come potrà
realizzarne dei nuovi grazie proprio al supporto delle classi elementari.
Per ogni intervento dovrà essere predisposto un ambiente scuro per poter visionare al meglio le proiezioni. Gli interventi avverranno prendendo in considerazione una classe alla volta e non più classi insieme. Verrà inoltre lasciato alla classe un poster sul popolo saharawi e uno sull’orto solare. Sarà previsto anche un laboratorio didattico che prevederà la semina di alcuni ortaggi in vasetti che rimarranno alla classe e la spiegazione di come viene fatto il compost. Il progetto è diretto alle classi elementari (dalla prima alla quinta) e alle scuole medie.

Costo interventi a bambino per un minimo di 20 bambini: 6 euro
Per informazioni ed iscrizioni:
Segreteria del progetto
Reseda onlus telefono: 069364170
E-mail: segreteria@resedaweb.org
Referente progetto: Caterina Rosolino tel. 3494711891

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