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Il modo di pensare che ha generato i problemi non può risolverli!

Gennaio 19
09:18 2010

Lanciamo la rivoluzione emotiva!
Manifesto insurrezionale
Milioni di ore di televisione, milioni di immagini, milioni di parole contenenti il vuoto assoluto ci bombardano ogni giorno trasformando il dolore di milioni di umani in merce. Sterilizzano la realtà perché non ostacoli la digestione di milioni di famiglie che si ingozzano di porcherie pubblicizzate dalla televisione mentre guardano la televisione.
La broda che invade le nostre menti è composta di una parte di paura, due parti di sesso, due parti di cavolate pazzesche.
I media distorcono costantemente la percezione del mondo.
Essi censurano il dolore e censurano il piacere.
Censurano le buone notizie, la speranza, la sacralità della vita.
“Mi dica: come si sente dopo che la sua famiglia è stata sterminata?”
Trasformare il dolore in evento, in prodotto, scarnificarlo dal silenzio del rispetto, dall’accoglimento della sofferenza dell’ascolto degli altri esseri umani. La tv predigerisce il dolore e lo trasforma in una piccola emozione morta.
I media sono pieni di pezzi di corpi nudi, di sesso consumato.
I media non parlano del miracolo sacro del piacere, dell’intimità, della lentezza dell’ascolto, della bontà del desiderio, della saggezza degli istinti, della magia del corpo, della pulsazione della vita, della delicatezza della morte.
I media bestemmiano qualunque senso di Dio perché oscurano la santità della vita, l’enormità dell’esperienza di poter vivere per un tempo brevissimo avendo un corpo fisico capace di percepire sensazioni nitidissime.
I media, su migliaia di canali, ci mostrano giorno e notte persone che vivono senza stupirsi, senza godere dell’incredibile di ogni istante, senza diventare esploratori del mondo, cercatori di incontri, sperimentatori professionisti di delizie.
Le rare eccezioni che sfuggono alla mannaia della censura dell’Inutile annegano in un mare di melassa ricavata spremendo stronzate.

La cacca riempie palinsesti televisivi, teatri, cinema e librerie. Siamo accerchiati da milioni di imbecilli impomatati che ci ripetono che niente è importante al di là dei soldi, il culo, il cazzo o la figa, e il potere di rompere i coglioni agli altri.
Mandiamo i nostri figli in scuole dove neanche per sbaglio si dice ai giovani che lo scopo della vita è trovare il tuo scopo nella vita, il tuo magico, personale, unico modo di sperimentare questa vita intensamente arrivando alla fine a dire: è valsa la pena di vivere. Ho visto e fatto cose veramente interessanti. Ho conosciuto persone interessanti, ho amato intensamente, ho lavorato insieme agli altri, sono stato solidale con i miei fratelli e le mie sorelle e ho lasciato un mondo migliore di quello che ho trovato.
Le chiese, le sinagoghe, i templi e le moschee sono pieni di falsi sacerdoti che anelano denaro e potere e che insegnano un rapporto con Dio basato su regolette per garantirsi una vita decente dopo la morte, invece che sulla pratica vera, quotidiana dell’amore, della ricerca, della crescita spirituale. I sacerdoti che veramente hanno colto la sfida della fede sono talmente pochi che si perdono anch’essi nella melma merdona.
Il risultato di questo stato di cose è che la gente si affanna a cercare di possedere oggetti, persone, ruoli. Si accanisce a recitare personaggi inventati dai telefilm, vive esperienze spogliate della loro unicità rincorrendo gli stereotipi disegnati da sceneggiatori senza anima.
E rafforza questa malia il fatto che ci abbiano convinto che per cambiare il mondo si debbano abbattere i governi, vincere le elezioni.
E vediamo così i movimenti progressisti invischiati in questa visione del mondo senza emozione.
Perché i leader politici non parlano d’amore?
Perché non raccontano di sentimenti?
Perché esistono associazioni che promuovono e difendono ogni sorta di minoranza e che si oppongono ad ogni sorta di abuso e non esiste quasi nessuno che metta al centro della sua iniziativa politica la sensibilità verso il senso della vita.
Ancora sembra un’idea strana quella di lottare contro Berlusconi parlando d’amore.
Non si coglie la concretezza del fatto che lui è al potere proprio perché ha venduto per anni storie lacrimevoli e depressive alle casalinghe e cosce sgambettanti ai loro mariti.
COME È POSSIBILE PENSARE DI BATTERE BERLUSCONI INFORMANDO GLI ITALIANI SUL FATTO CHE È ACCUSATO DI DECINE DI REATI?
Lo sanno già e non gliene frega niente!
Il Movimento progressista ha bisogno più del pane di acquisire una diversa consapevolezza della realtà.
Abbiamo un presidente del consiglio che gioca di fronte alle telecamere mimando l’incularella stando dietro a una vigilessa e abbiamo il più votato al Grande Fratello che fa lo stesso in diretta. Le concorrenti femmine si offendono e lui trionfa adorato dalle casalinghe mentalmente brutalizzate dalla pubblicità.
Almeno il 60% degli italiani non ha mai letto un libro in vita sua e non sa chi sia il premio Nobel Mohammad Yunus e non ha mai sentito parlare della banca dei poveri.
Almeno il 60% degli italiani non ha mai scritto qualche cosa che esprimesse i propri sentimenti o le proprie idee e non sa cosa sia un gruppo d’acquisto, cosa significa biologico. Non sa che chi vive in una grande città inquinata campa quasi 6 anni meno di chi abita a Macerata.
Almeno il 60% degli italiani non sa nulla di antibiotici, antistaminici, cortisone, anticoncezionali, prende medicine e fa analisi e esami clinici senza chiedersi neppure cosa stia facendo; non è in grado di capire una busta paga o un estratto conto bancario, non sa cosa sia il tasso di inflazione e il tasso di interesse, non sa quante tasse paga ogni anno. E non ha capito la differenza tra pannelli solari termici e pannelli fotovoltaici.
Più del 50% degli italiani fa un uso smodato di alcool, ansiolitici, antidepressivi, sonniferi, anfetamine, ecstasy, cocaina, eroina.
Più del 50% degli italiani ha problemi a dormire o soffre di disturbi alimentari.
Il 50% degli italiani non prova piacere durante i rapporti sessuali.
Il 50% degli italiani fa l’amore immaginando di farlo con una star della tv.
Il 90% dei video più cliccati sui siti porno mostrano un uomo che dopo aver fatto di tutto con una o più donne si stacca e si allontana raggiungendo l’eiaculazione con una masturbazione solitaria. Massimo della soddisfazione la trae schizzando con il suo seme su una o più donne. Possibilmente da un metro di distanza. Questo non è sesso, è un surrogato delle pistole ad acqua.
Più del 50% degli italiani ha fiducia in Berlusconi.
E nonostante tutta questa ignoranza gli italiani sono in testa alle classifiche dei popoli che vivono più a lungo (noi e i finlandesi), il che vuol dire che in fondo agli italiani piace così.
Decine di secoli di invasioni e schiavitù ci hanno insegnato che è meglio vivere in uno stato dove le leggi hanno sempre un cavillo e se hai qualche amico e qualche protettore alla fin fine ti salvi sempre. Vivere in una nazione “a ‘umma a ‘umma” dove quasi nessuno è fesso e una mano lava l’altra piace. E funziona da millenni.
Questi sono i dati di fatto dai quali partire.
Qui sono le connessioni da cogliere.
Solo se si svilupperà il Movimento che ha il coraggio di demolire innanzi tutto gli schemi mentali possiamo immaginare di proporre agli italiani qualche cosa di meglio di quel che hanno già e che bene o male funziona.
(Sì, è vero, abbiamo gli argini dei fiumi sfasciati, i fondali ingorgati, le ferrovie obsolete, le case costruite sui torrenti, il cemento fatto con la sabbia di mare, le discariche tossiche, le fabbriche di morte, gli incidenti stradali, l’inquinamento, i morti sul lavoro, la criminalità organizzata e quella disorganizzata, la corruzione, lo spreco della pubblica amministrazione… Ma nessuno è perfetto…)
Il primo passo da compiere è capire che NON abbiamo nessuna possibilità di convincere con le chiacchiere gli italiani a cambiare filosofia.
La propaganda è roba vecchia che non funziona.
Berlusconi non fa propaganda, interpreta la sua leggenda!
Educare le masse è una gran rottura di palle e non serve a niente.
La rivolta degli anni ’60 non è esplosa perché qualcuno ha fatto comizi. A un certo punto è successo che c’erano abbastanza persone che avevano voglia di vestiti colorati, gonne corte e capelli lunghi. E questi si sono vestiti come cavolo gli pareva, e si sono messi a ballare nuova musica che odorava di sesso e di peccato. E altri giovani hanno sentito la musica e hanno visto che ballavano danze stupefacenti e facevano l’amore e gli è venuta voglia di cambiare.
Una rivoluzione inizia quando un gruppo sufficientemente grande di persone inizia a vivere nuove idee.
All’inizio sembra che non succeda niente. Poi la vita delle persone diventa completamente diversa.
Questo è successo.
Siamo in migliaia ad aver abbandonato IL SISTEMA dell’assenza di SENSO.
VIVIAMO FISICAMENTE ALTROVE anche se siamo in una grande città.
Viviamo le nostre emozioni. Ci stupiamo ogni giorno per essere vivi.
Facciamo l’amore in un altro modo.
L’amicizia per noi è una religione.
E l’amore è il centro del mondo.
I nostri figli nascono in modo gentile.
Li educhiamo al gioco, alla creatività, alla qualità, all’indomabilità e al rispetto.
Abbiamo lavori nuovi, inventati, non collaboriamo all’economia del dolore.
Abbiamo i nostri posti dove ballare, dove mangiare, dove imparare.
Consumiamo energia che viene dal sole, la nostra energia, abbiamo costruito le nostre case ecologiche, i nostri ecovillaggi.
E stiamo raggiungendo la massa critica che ci permetterà di far vibrare tutte le nostre vite insieme a tutto quello che in questi anni abbiamo costruito.
Esiste un pezzo di mondo che è già veramente migliore.
E si sta connettendo.
Il processo di creazione di una rete unitaria è appena iniziato.
Fra poco tutti i fili saranno collegati.
Questo è un appello rivolto direttamente a te. Connettiti con la tua gente!
E lo spettacolo inizierà.
Lo spettacolo di una vita diversa che si mostra, perché ormai è troppo grande e troppo bella e troppo potente per restare nascosta.
Noi siamo il futuro adesso.
Uno spettro s’aggira per l’Europa.
Maneggia l’arte e i flash mob, forma reti digitali tra persone che credono nella sacralità dell’esperienza di vivere e rifiutano la lobotomizzazione emotiva.
È un grande movimento che ancora non si è manifestato come realtà unitaria, come grande attrattore ideale.
In effetti questo movimento, questo modo di pensare e sentire la vita e il progresso non ha neppure un nome.
Potremmo chiamarlo:
Umani per il pensiero trasversale
Comitato per la rivoluzione creativa
Associazione per un nuovo punto di vista sulla felicità
Movimento Umano
Fondazione per la Rifondazione Estetica della scala di valori esistenziali
Gruppo per la ricerca di uno scopo nella vita
Sole che Gode
Scuola Filosofica Comica
Partito Visionario
Falce e Cervello
Il Gruppo Facebook “Spostare le montagne è bellissimo!”
I guerrieri della battaglia a cuscinate
I cavalieri Sincronici
Gli Ecocomici
I Claun Shamani
Gli Eticisti Allegri
Gli Elettricisti Onirici
I Guardiani delle Buone Vibrazioni
Scegliete voi un nome, o proponetene un altro.
Ma fate in fretta. Il passato non aspetta. Il futuro è già qui.
DIVENTA UN ATTIVISTA CLAUN!
Ci sono centinaia di gruppi che agitano le bandiere della realizzazione istantanea e ludica del futuro migliore.
Scegli un’associazione esistente oppure creane una e connettiti!
Il nostro snodo della rete è aperto al contributo di persone e gruppi che sono sulla nostra lunghezza d’onda.
Ci occupiamo principalmente di informazione, formazione ed ecotecnologie.
La Libera Repubblica di Alcatraz è uno dei territori liberi dove ci raduniamo in pace. Ed è l’unica nazione del mondo fondata sull’amore e sul ridere. (www.repubblicadialcatraz.com)
Il nostro network è aperto allo scambio di link e banner tra siti etici: www.stradaalternativa.it.
La nostra Libera Università è disponibile ad ospitare gruppi e seminari (www.alcatraz.it).
Stiamo costruendo un ecovillaggio.
La nostra ideologia è la Rivoluzione dei Claun.
Il nostro strumento è il comico, perché il ridere devasta lo strato di banalità con il quale stanno nascondendo il miracolo dell’esistente.
I nostri filosofi sono Patch Adams, Susan Parenti, Miloud, Kataria.
E siamo pronti ad affrontare un gioioso periodo di sommovimenti artistici e rivoluzioni culturali.
Siamo nati pronti.

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