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Il suono della Sierra Cristal

Il suono della Sierra Cristal
Marzo 10
23:00 2009

Sierra MaestraLa lotta contro il dittatore Fulgenzio Batista si concentrò maggiormente nella catena montuosa più elevata di Cuba, la Sierra Maestra, fino al marzo 1958 quando Raùl Castro e Juan Almeida stabilirono due nuovi fronti in Oriente. Dai primi momenti rivoluzionari, Fidel Castro comprese il potere della stampa invitando ad accedere alla comandancia il periodista Herbert Matthews del New York Times, per concretizzare l’intervista il 17 febbraio 1958. Alla fine di aprile ne concesse un’altra al nordamericano Bob Taber: già ben inserito all’Havana, il comandante Maximo dosò ottimamente i rapporti con la stampa straniera. Proseguì ricevendo negli anni 80 la famosa giornalista Barbara Walters dell’Abc e Patricia Janiot della Cnn. Un mese più tardi il canale di notizia 24h si convertì nel primero medio de EE UU e nella prima televisione straniera che aprì un ufficio permanente all’Havana, seguita dal canale TVE molti anni più tardi, nel 1997. La fama dei guerriglieri e le avanzate contro i soldati di Batista furono diffuse da Radio Rebelde e la loro presentazione come salvatori dei poveri- aiutati per la violenta repressione e corruzione dei batistiani- permise di guadagnare sostenitori e adepti. Anche il suo movimento, l’M26 de julio si avvicinò alle città appoggiandosi a giovani come Zoe Grave de Peralta, che ad appena quindici anni si arruolò nella lotta clandestina di Santiago, il cui compito consisteva nel trasferire armi e compagni da un luogo ad un altro. In una protesta studentesca conobbe Mèrida Garcia e con lei iniziò ad aiutare i rivoluzionari. “Gli spostamenti erano problematici, ricorda Grave de Peralta, nell’ultimo del venti dicembre 1958 mi stavano aspettando per catturarmi, ma fui avvisato e mi nascosi, non immaginavo che il trionfo era tanto vicino”. “La gente gridava che Batista era finito e allora mi incorporai a loro per andare in piazza Cèspedes ad ascoltare Fidel”. Per arrivare a questo momento d’euforia collettiva, era stato preventivamente necessario organizzare l’uscita dalla Sierra Maestra. Nel marzo 1958 l’allora ventisettenne Raul Castro e Juan Almeida furono i primi a partire con l’incarico di stabilire due nuovi fronti nella provincia d’Oriente, oggi divisa tra Santiago, Guantànamo e Holguin. Raùl si diresse fino alla Sierra Cristal per organizzare il secondo fronte e Almeida a Santiago dove ne crea un terzo, ma più avanti un quarto completò le colonne che coprirono l’oriente dell’isola. Il secondo fronte fu decisivo nella guerra perché abbattè tre aerei catturandone altri sei, con i quali gli insorti crearono la fuerza aerea rebelde. La suacomandancia si trovava in Mayari Arriba. In questa città di 40000 abitanti si arriva da Holguin attraversando la Sierra Cristal e Sagua de Tànamo. Il cammino è intricato, una strada polverosa spruzzata di piccole entrate che conduce a casali persi nei monti. Sembra che nulla è cambiato in questi cinquant’anni, contadini che trasportano merce su vacche e…senza embargo, capanne di legno coronate da antenne paraboliche, concessioni con gruppi elettrogeni e pannelli solari. La tecnologia è installata dal governo per impartire lezioni di classe a distanza, un metodo esteso per appoggiare il lavoro dei maestri, o per provvedere all’energia elettrica dove non arrivano le tradizionali scoperte. L’idea è che l’educazione e la salute, pilastri del sistema arrivino fino all’ultimo angolo disponibile. A differenza della Comandacia de la Plata il quartier generale di Raul Castro riposava fuori della città in una semplice casa di legno, da dove sale una scarpata che arriva al Mausoleo del II° Fronte inaugurato da Fidel Castro nel 1978. Dalla gran explanada, utilizzata per sfilate ed eventi speciali si accede alla scala che arriva alle tombe dei caduti. La figura del secondo Fronte è evidenziata da uno dei suoi integranti, Arnaldo Cuzcò, che a 16 anni entrò in clandestinità, ma quando le cose si complicarono si unì alla truppa di Raul, dove lo incaricarono dell’alfabetizzazione dei suoi compagni. Cuzcò ricorda che “Raùl aveva quasi creato uno Stato, con la forza armata e il dipartimento dei politici, il dipartimento dell’educazione e quello delle costruzioni, quello dell’attenzione ai contadini e quello della salute”. Cuzcò riconosce ora che il primo gennaio del 1959 “fu un giorno sorprendente, perché io non pensavo che con la forza che aveva Batista dal punto di vista materiale puderiamos ganarle”. In effetti la consistenza materiale non era accompagnata dalla ricchezza morale, “per questo il dittatore alla fine trasse solo sconfitta e distruzione”.

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