Notizie in Controluce

In merito a due lettere pubblicate nel numero di febbraio u.s. di “Controluce”, dal titolo “Parco Archeologico di Tuscolo” di Giovanna Ardesi e “Tuscolo e Via Latina: protezione o distruzione?”, di Franco Medici, entrambe relative alla zona della Molara, ritengo opportuno esporre alcune rettifiche a quanto è stato scritto.
Il sito della Molara riveste un indubbio valore archeologico e paesaggistico, la cui importanza è apparsa immediatamente evidente agli Enti preposti alla tutela, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e nella fattispecie la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio. Per tale motivo sono stati condotti scavi archeologici, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza, che hanno riportato alla luce un tratto lungo circa 1 km. della via Latina e notevoli strutture murarie, probabilmente identificabili con la stazione di posta “Roboraria”.
Per quanto riguarda invece le tombe di VII sec.a.C. citate nella lettera di Giovanna Ardesi, probabilmente l’autrice (citando Franco Arietti) si riferisce alla necropoli del periodo orientalizzante rinvenuta negli anni ’70 dello scorso secolo sul Colle dei Morti, nel Comune di Rocca di Papa.
Sull’area della Molara la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio ha avviato subito la procedura per l’apposizione del vincolo archeologico diretto e indiretto. Si tratta di due provvedimenti che, secondo l’attuale normativa, devono essere avviati separatamente e in sequenza cronologica: prima il vincolo diretto, a seguire quello indiretto.
Questo motivo e questioni di carattere tecnico hanno determinato il dilatarsi dei tempi, come peraltro ampiamente e particolareggiatamente esposto in una nota del 13.12.2006 alla Sezione Castelli Romani di Italia Nostra.
Il vincolo diretto sulla via Latina e sulle strutture murarie nel frattempo ha concluso il proprio iter amministrativo ed è operativo (D.M. del 29.01.2007), mentre è in via di ultimazione l’apposizione del vincolo indiretto, con divieto assoluto di edificabilità.
Tale vincolo sul lato settentrionale della via Latina ha una profondità da 50 a 100 m. e va ad affiancarsi a quello idrogeologico del vicino fossato (già operativo), raggiungendo di fatto la Via Anagnina.
Inoltre la Soprintendenza ha inviato alla Regione Lazio la proposta di inserimento dell’area della Molara tra quelle tutelate dal Piano Territoriale Paesistico n.9; in tal modo questa zona verrà ulteriormente tutelata e si collegherà a quella già sottoposta a vincolo di P.T.P. che comprende tutta l’area archeologica di Tusculum e le pendici del colle fino alla Via Anagnina.
In tal modo la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio intende tutelare l’intera zona della Molara, ricollegandola alla vicina Tusculum e creando di fatto le premesse per la realizzazione di un Parco Archeologico