Notizie in Controluce

Mattatoio N. 5 o La crociata dei bambini
Kurt Vonnegut
Traduttore/i: Luigi Brioschi
9788807818585
Feltrinelli
€ 7,50             e-book disponibile NO
Sempre in cima alle pile dei classici più venduti Feltrinelli, è un libro adulto e se ne va in giro sulle proprie gambe da 45 anni. Profondamente pacifista e ispirata da vicende aliene, adottando un registro surreale più che fantascientifico, la storia di Billy Pilgrim testimonia la necessità di guardare e poi evadere. Evadere da terribili ricordi bellici, nello specifico il bombardamento di Dresda da parte degli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale mentre si trovava prigioniero dei tedeschi; evadere la distopia di una realtà che non desidera che rottamarlo quale reduce, padre e marito, poi vedovo, che Billy non accetta, non può accettare, come estremo dell’orrore già visto.

I suoi molti momenti d’assenza, giustificati con la capacità di viaggiare avanti e indietro nel tempo, felice trovata stilistica per non mettere in fila fasi di un’esistenza ordinaria, acquistano una luce diversa quando confessa pubblicamente di essere stato rapito dagli alieni del pianeta Tralfamadore che lo hanno esposto come esemplare della razza umana e dove ha potuto amare liberamente Montana Wildhack, attrice dalla bellezza sconvolgente. Nella infinita fase dopo il ritorno a casa molti fatti attraversano l’esistenza di Billy e della sua famiglia, fino agli omicidi di R. Kennedy e M. Luther King, nel paragrafo prosegue raccontando: «E ogni giorno il governo del mio paese mi comunica il numero dei cadaveri prodotti dalla scienza militare nel Vietnam. Così va la vita. Mio padre è morto già da molti anni, di morte naturale. Così va la vita. Era un uomo dolce. Era anche un fanatico di armi. Mi ha lasciato le sue armi. Si stanno arrugginendo». Come un Forrest Gump ante litteram, meno sprovveduto e più tagliente per ironia, mostra precisamente l’esistenza dell’uomo comune che, spesso, solo a distanza di anni riesce a focalizzare ciò che gli è stato fatto, ciò che si è procurato da solo e che ha reso meno libera e più conformista la propria esistenza, partendo dal mantra “Così va la vita”. Il suo modo di camminare fra le rovine del bombardamento della bella Dresda, nel quale persero la vita circa 25.000 persone, somiglia a quello del protagonista de Il pianista di R. Polanski: l’immensa rovina toglie la parola e la cognizione dell’orrore, gli occhi preferiscono la vacuità o l’impossibile d’un pianeta alieno. Il bombardamento appare anche nella trasposizione cinematografica del regista S. Daldry dell’omonimo libro Molto forte, incredibilmente vicino di J. S. Foer (Guanda). Perché leggerlo: la forza del libro è una leggerezza ‘terribile’ nonostante la guerra, il ritorno e un paesaggio già abitato dalle bruttezze del consumismo. Le diciotto pagine che compongono il primo capitolo sono un piccolo libro a sé, di grande perfetta, umana, bellezza. (Serena Grizi)