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Pari opportunità. Nemmeno per l’onore degli altari

Febbraio 13
17:29 2010

Sfogliando il calendario 2009, per dare un ultimo sguardo affettuoso a tutte le annotazioni che vi sono scarabocchiate e ad alcuni pro-memoria da trasferire sul calendario dell’anno in corso, noto che di sante ce ne sono poche rispetto ai santi e alle tante Madonne in tutte le loro numerose attribuzioni. Prendiamo gennaio. Dopo Maria Madre di Dio si passa a santa Amelia, poi a santa Liberata, a santa Agnese, a santa Emerenziana, a santa Angela Merici e a santa Martina. Sei sante contro una trentina di santi, calcolando che spesso ne vengono festeggiati un paio nello stesso giorno. A febbraio le sante sono sette, più Nostra Signora di Lourdes e una santa Giovita collocata accanto a san Faustino. A marzo il numero delle sante si mantiene stabile grazie all’accoppiata Ss. Perpetua e Felicita, mentre Maria compare indirettamente con l’Annunciazione del Signore. Ad aprile leggera flessione compensata dalla Domenica delle Palme – neutra, utile per festeggiare sia l’onomastico di Palmiro che di Palmira – dalla Pasqua di Risurrezione, dal Lunedì dell’Angelo, dalla Domenica in Albis e dall’Anniversario della Liberazione, festa laica. A maggio il calo delle sante si fa notevole, appena tre, ma c’è santa Rita da Cascia che ha un grosso peso e N. S. di Fatima in rappresentanza della Madonna. A giugno è vera depressione con sole quattro sante, ma a luglio si risale e si riconquista la precedente media di circa tre quarti di sante al mese, fra cui Maria Goretti e Maria Maddalena, entrambe di particolare importanza. In agosto contiamo sette sante, fra cui Rosa da Lima, e l’Assunzione di Maria Vergine che solleva la media per prestigio. A settembre pochine le sante ma tante le ricorrenze della Madonna – Natività B. V. Maria, Ss. Nome di Maria, B.V. Addolorata -, a ottobre esploit di sante che arrivano a nove e in più una Beata Vergine del Rosario, a novembre meno sante ma impegnative – Margherita di Scozia, Elisabetta d’Ungheria, Caterina d’Alessandria – e una Presentazione della B. V. Maria, a dicembre media bassa per le sante ma celebrazioni rilevanti per Maria Santissima, come l’Immacolata Concezione e la Natività del Signore di cui Ella è strumento.

Chiuso il calendario e tirate le somme, viene fuori dai risultati che la santità delle donne è in netto svantaggio rispetto a quella degli uomini santificati, e che nemmeno per l’onore degli altari esistono le tanto agognate pari opportunità. E non mi pare che la donna abbia intenzione in tal senso di tentare una rimonta, e che piuttosto che affermarsi come santa e martire – come oscuramente lo furono tante donne che l’hanno preceduta e tante loro contemporanee ancora involontariamente lo sono – preferirebbe affermarsi come persona degna di rispetto, anche se di sesso femminile.

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