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Rassegna Teatrale di Monte Compatri. Cronaca della seconda serata

Rassegna Teatrale di Monte Compatri. Cronaca della seconda serata
Luglio 14
12:03 2017

9a Rassegna dei Castelli Romani di Teatro Amatoriale – Premio “Città di Monte Compatri
Seconda serata – giovedì 13 luglio 2017

Ieri sera, 13 luglio 2017, si è svolta la seconda serata della nona edizione della Rassegna aperta alla partecipazione di compagnie o gruppi teatrali amatoriali.

Gli organizzatori sono l’Associazione Photo Club Controluce e il Comune di Monte Compatri.

Il tentativo di rivolgere i nostri sforzi alla valorizzazione delle numerose realtà culturali – in questo caso, teatrali – esistenti nel territorio è stato corroborato in questa seconda serata dalla presenza, ancora una volta, di un pubblico molto numeroso: quasi quattrocento persone hanno assistito  alla rappresentazione.

Sul palco della Rassegna, nel Parco Karol Wojtyla (ex Romito), si alterneranno quattro compagnie teatrali e domenica si svolgerà la cerimonia di premiazione preceduta dallo spettacolo di ‘fine lavori’ del laboratorio teatrale di Alberto Ferraro.

I quattro gruppi teatrali sono: la Compagnia Il Teatro di Roma Torre Angela, la Compagnia Tradirefareteatro, la Compagnia La Ribalta di Laghetto e la Compagnia A.A. Artisti Abusivi di Roma.

Il Premio di gradimento del pubblico sarà assegnato da una Giuria popolare composta da molti spettatori. Tutti gli altri premi saranno assegnati da una Giuria tecnica composta da Alberto Ferraro, Ursula Mercuri, Lucio Rosato e da me in qualità di direttore artistico della manifestazione.


Alberto Ferraro

Musicista, attore, autore, regista teatrale e artigiano ‘creatore di maschere teatrali’. Si è laureato presso l’Università degli Studi di Ferrara e conduce il Laboratorio di Teatro Popolare “De core se campa” dove convergono giovani attori da tutta Europa che, al termine dei corsi, rappresentano il lavoro in tournée nei teatri italiani ed europei. Nel laboratorio si pratica l’investigazione teatrale sul cunto, sulle linee espressive del corpo e della maschera neutra e di Commedia dell’Arte.

 

Ursula Mercuri

Attrice, autrice e regista teatrale. Ha frequentato il corso triennale presso l’Accademia di Teatro Cassiopea in Recitazione, Dizione e Ortofonia, Danza, Canto, Storia dell’Arte, Doppiaggio, Mimo e Acrobatica. Ha partecipato come attrice a numerosi cortometraggi cinematografici.

Ha scritto, interpretato e diretto numerosi spettacoli teatrali nei teatri di Roma e dei Castelli romani.

Si è aggiudicata il 2° posto nella categoria Vernacolo al XVII° Festival Nazionale di Teatro Spontaneo di Arezzo del 20112.

 

Lucio Rosato

Attore e regista teatrale. Si è diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” nel 1964, anno in cui ha iniziato la sua attività teatrale nella compagnia di Paolo Poli  e successivamente di Mario Scaccia  e di Orazio Costa. Nel 1966 sbarca al cinema nel ruolo del cattivo nel cult di Sergio Corbucci “Navajo Joe”, specializzandosi nel corso di tutti gli anni ’60 nel genere degli spaghetti western. Con Sergio Corbucci Rosato prosegue un fortunato sodalizio, comparendo in molte delle pellicole del regista romano. Nel 1989 Rosato è tra gli interpreti di “Francesco” di Liliana Cavani, e nel 1990 in “Il viaggio di Capitan Fracassa” di Ettore Scola, al fianco di Massimo Troisi. Parallelamente al cinema, Lucio Rosato prosegue l’attività teatrale, con le compagnia di Gianrico Tedeschi, di Nando Gazzolo e soprattutto con Gabriele Lavia. Negli ultimi anni Rosato è apparso in molti serial televisivi. Da 8 anni Rosato dirige, a Gallicano nel Lazio, un laboratorio teatrale presso il Teatro “Gianni Santuccio”, dove ha portato in scena spettacoli di grande successo.


La Compagnia Tradirefareteatro di Roma ha presentato la commedia “Scapin. Il servo nuovo” di Federico Moschetti e Irene Scialanca da un libero adattamento de “Le furberie di Scapino” di Molière

Note di regia

Intrecci d’amore, colpi di scena, equivoci e lazzi: la più tradizionale delle cornici di Molière, per il più originale e innovativo dei suoi personaggi.

Il furbo Scapino è il prototipo di una nuova “maschera” nella storia della Commedia, il cui successo futuro sarà enorme, attraverso le sue molteplici incarnazioni. Un modello di perso-naggio non solo per il teatro, ma per la letteratura e la cultura in genere.

Una commedia fra le più classiche che, come poche altre, apre a una sensibilità fresca, nuova, moderna; la cornice perfetta in cui si muove uno dei personaggi più dirompenti della storia del teatro, che proprio nel confronto con il passato della Commedia trova il suo risultato più efficace ed esplosivo.

La forza della Commedia, come sempre, è quella di far riflettere il pubblico su questioni eter-ne, attraverso la riproposizione di modelli talmente universali da diventare senza tempo; la dialettica fra amore e denaro, padrone e servo, e l’astuzia che permette di scavalcare le “classi” sociali e farsi strada verso un futuro diverso, migliore, sono alla radice di questa rielaborazione della storia di Scapino: un “servo nuovo”, che esce dagli schemi precedenti, creando la sintesi di molti personaggi e archetipi futuri del teatro.

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