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servizio civile in Israele con SPES: bando giovani 18-28 anni

servizio civile in Israele con SPES: bando giovani 18-28 anni
Giugno 17
06:48 2017

Il 26 giugno alle ore 14:00

scade il bando del servizio civile al quale possono presentare domande giovani tra i 18 e i 28 anni, cittadini italiani o dell’UE

http://www.volontariato.lazio.it/serviziocivilespes/default.asp

 

SPES propone due progetti di servizio civile all’estero in Israele, segnaliamo in particolare:

 

Merkaz Horim – Casa dei nonni

10 giovani impegnati per l’accompagno e il supporto sociale di anziani fragili nelle strutture residenziali a Nahariya, Akko e Gesher Haziv nel Nord di Israele

http://www.volontariato.lazio.it/documentazione/documenti/88908890ServizioCivile_Bando2017_Estero_MerkazHorim_SintesiProgetto.pdf

 

Il servizio civile italiano dura un anno. L’impegno richiesto è di 30 ore settimanali. Il compenso è di 433,80 euro netti.

I progetti di SPES in Israele prevedono 10 mesi all’estero. E’ prevista la copertura per le spese di viaggio, vitto e alloggio, oltre alla diaria aggiuntiva per i giorni di servizio all’estero. E’ essenziale la conoscenza della lingua inglese. Le selezioni saranno effettuate da SPES a partire dal mese di luglio.

 

Il bando

http://www.serviziocivile.gov.it/menusx/bandi/selezione-volontari/bandoord2017/

 

Le FAQ

http://www.serviziocivile.gov.it/main/area-volontari-hp/faq/

 

Per maggiori dettagli, orientamento alla scelta e supporto per la preparazione della domanda:

Ksenija Fonovic, tel. 06.44702178, europa@spes.lazio.it

 

… e seguici su facebook su Spes Europa

 

 

Ksenija Fonović

________________________________________

Vicedirettore SPES

tel. SPES ++06.44702178

cell. ++39.348.9010820

e-mail: ksfonovic@spes.lazio.it

skype: ksfonovic

 

 

 

SPES – Associazione Promozione e Solidarietà

Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio

Via Liberiana, 17 – 00185 Roma

tel. 06.44702178, fax 06.45422576

www.volontariato.lazio.it

 

 

“ALLEGATO 6 ESTERO”

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO

TITOLO DEL PROGETTO: Merkaz Horim – La casa dei nonni

SETTORE e Area di Intervento: Servizio civile all’estero 07 – Assistenza

OBIETTIVI DEL PROGETTO Contribuire a migliorare le condizioni di vita degli ospiti delle quattro sedi di attuazione del progetto – gli anziani fragili, parzialmente o del tutto non autosufficienti, attraverso il supporto degli operatori preposti.

Obiettivo specifico Aumentare il numero dei beneficiari che possono contare sull’assistenza individuale e compagnia del 15%; Aumentare il numero delle ore dedicate alla cura dei beneficiari e alle attività di socializzazione di 30 ore a settimana per ogni volontario coinvolto. queste attività avranno un impatto positivo sulla qualità della vita dei beneficiari, scongiurando rischi da allettamento e da depressione. L’interazione con volontari così giovani e così diversi fornirà stimoli inaspettati che avranno un impatto positivo sulla psiche e l’agilità mentale dei beneficiari. Le attività inoltre favoriranno un aumento di opportunità di mobilità per gli anziani ospiti.

ATTIVITÁ D’IMPIEGO DEI VOLONTARI • Supportare gli operatori nelle fasi della Cura della persona • Affiancare gli operatori nei momenti di somministrazione pasti e bevande, curando in particolar modo la distribuzione del cibo e la raccolta dei vassoi • Supporto agli utenti non autosufficienti negli spostamenti • Accompagnamento alle passeggiate e uscite • Supporto nell’organizzazione dei servizi di riabilitazione e terapia e accompagnamento • Supporto nella realizzazione dei servizi di Terapia occupazionale in relazione ai piani individuali di ciascun utente e accompagnamento pazienti • Preparazione delle attività di gruppo e accompagnamento pazienti partecipanti • Compagnia; lettura (in lingua inglese) e ascolto • Giochi da tavola e d’ingegno • Riunioni di valutazione individuale dei pazienti con gli operatori

CRITERI DI SELEZIONE Criteri autonomi di selezione come da Mod. S/REC/SEL – Sistema di reclutamento e Selezione accreditato dalla Regione Lazio – Ufficio Servizio Civile. Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento

CONDIZIONI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI: Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 1400/12 Il periodo di SCV si svolgerà per 10 mesi in Israele e per 2 mesi – il periodo di formazione iniziale e quello conclusivo della valorizzazione dell’esperienza – in Italia. Ai volontari in servizio si richiede: – Flessibilità oraria; – Trasferte.
Il volontario è tenuto a svolgere la propria attività con diligenza e riservatezza seguendo il principio della collaborazione con ogni altro operatore, con cui venga a contatto per ragioni di servizio. Deve inoltre tenere una condotta irreprensibile nei confronti degli utenti. Il volontario dovrà quindi mantenere la riservatezza su fatti e circostanze riguardanti il servizio e delle quali abbia avuto notizie durante l’espletamento o comunque in funzione delle stesse. E’ richiesta la riservatezza sui documenti e dati visionati; in particolare occorre osservare gli obblighi previsti dalla Legge 675/96 sulla Privacy in merito ai trattamenti dei dati personali.

La situazione della sicurezza rimane complessa in Israele e può cambiare rapidamente a seconda del contesto politico, degli eventi recenti e dell’ubicazione geografica: i volontari devono essere cauti e rimanere consapevoli del loro contesto quando si viaggia in zone dove ci sono delle tensioni e dei rischi per la sicurezza. I volontari devono sempre verificare le raccomandazioni/consigli dell’Ambasciata italiana in Israele prima del viaggio, nonché mantenere sempre aperto il canale di comunicazione con i coordinatori del progetto.

La zona in cui i volontari vivranno e svolgeranno il loro servizio civile è vicino al confine con il Libano. Fino ad ora, Israele e Libano non hanno firmato un trattato di pace, ma negli ultimi 10 anni non si sono registrate particolari tensioni. In caso di cambiamento della situazione con minacce alla sicurezza nell’area vicino a dove i volontari vivono e sono impegnati, IVA può offrire loro un alloggio/collocazione alternativa e adeguata, più lontano dalla zona a rischio.

Sulla base della sua lunga esperienza, IVA ha formato un team di professionisti, facilitatori e coordinatori, che sostengono i volontari internazionali durante la loro esperienza in Israele. Una guida pedagogica (coordinatore) mantiene il contatto e si prende cura di tutte le esigenze del volontario durante tutto l’anno dentro e fuori il luogo in cui presta servizio. Il coordinatore è sempre disponibile per telefono, se necessario. Lei/lui organizzerà una riunione di gruppo, almeno una volta al mese con i volontari. Il team di facilitatori farà anche incontrare i volontari durante i giorni seminariali durante tutto l’anno. La sicurezza dei volontari è prioritaria e sta al di sopra di ogni altra considerazione. IVA mantiene gli standard rigorosi per la sicurezza. In caso di cambiamento della situazione con minacce alla sicurezza in corso, vicino a dove i volontari vivono, IVA può offrire loro un alloggio e/o collocazione alternativa e adeguata più lontano dalla zona a rischio. L’ospedale più vicino è Yoseftal Medical Center, sito nella stessa città di Eilat. Inoltre: • L’inserimento prevede l’accompagnamento da parte dei referenti di IVA dei giovani volontari alla scoperta e alla conoscenza del contesto territoriale e ambientale afferente alla loro sede operativa. Questa metodologia di inserimento ha anche lo scopo di prevenire eventuali rischi e/o shock dovuti all’impatto culturale, con conseguenti disagi dal punto di vista relazionale, di ordine pubblico, sanitario, interculturale o politico. • In fase di formazione – sia in Italia che all’arrivo nel paese di accoglienza – ai giovani vengono fornite le informazioni necessarie per capire gli usi e i costumi locali, i modi di relazionarsi e comportarsi nei diversi contesti quotidiani in cui i giovani si ritroveranno a vivere, dal contesto lavorativo a quello amicale/relazionale, religioso, politico e sociale. L’approccio educativo/relazionale nei confronti di persone coinvolte viene concordato con gli operatori presenti stabilmente nel progetto ed è scoraggiata l’iniziativa individuale, soprattutto nel primo periodo. I pericoli legati alla microcriminalità; gli orari e le zone del territorio dove i rischi sono più elevati saranno illustrate in dettaglio. Al fine di evitare fenomeni di microcriminalità diffusa sul territorio locale ogni spostamento locale del volontario/a è pianificato con gli operatori responsabili. Saranno evitati spostamenti durante ore serali e notturne. Come da prassi anche per i giovani in servizio civile nazionale israeliano, con i giovani volontari/e in SCV internazionale sarà condiviso un vademecum in cui vengono identificate le azioni da compiere e le persone da contattare in caso di necessità e/o pericoli. Gli Accorgimenti di sicurezza sono specifici, dettagliati, completi e perfettamente coerenti con le situazioni di rischio analizzate e di quelli sanitari. Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza, si adottano i seguenti protocolli:

Rischi per la sicurezza Unità di crisi – Ministero Affari Esteri Nei giorni immediatamente precedenti la partenza (all’inizio del servizio e dopo il rientro intermedio in Italia), tutti i volontari sono invitati a registrare i propri dati personali e i dati relativi al viaggio sul sito internet www.dovesiamonelmondo.it “Dove siamo nel mondo” è un servizio del Ministero degli Affari Esteri che consente agli italiani che si recano temporaneamente all’estero di segnalare – su base volontaria – i dati personali, al fine di permettere all’Unità di Crisi, nell’eventualità che si verifichino situazioni di grave emergenza, di pianificare con maggiore rapidità e precisione interventi di soccorso. In tali circostanze di particolare gravità è evidente l’importanza di essere rintracciati con la massima tempestività consentita e – se necessario – soccorsi. I dati verranno utilizzati solo in casi di comprovate e particolarmente gravi emergenze come le grandi calamità naturali, gli attentati terroristici, le evacuazioni per consentire cioè di essere rintracciati in casi di emergenze di particolare entità e gravità.

Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari impiegati all’estero sono soggetti alle seguenti condizioni di disagio: • il disagio di ritrovarsi immersi in una realtà totalmente altra e non avere le giuste coordinate per comprenderla, per capire come relazionarsi e comportarsi sia nei confronti delle controparti locali che delle istituzioni locali; • il disagio di ritrovarsi in contesti territoriali, soprattutto urbani, con una leggera presenza di microcriminalità; • il disagio di ritrovarsi in territori caratterizzati da forti contrapposizioni politiche e/o etniche, e/o religiose; • il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe situazioni ostacolare o/e ridurre le attività previste dal progetto e/o le comunicazioni nazionali ed internazionali; • lo spostamento con i mezzi pubblici nelle diverse aree della città può richiede tempi consistenti; • difficoltà linguistiche, nei casi in cui l’inglese non è accessibile come lingua di mediazione.

Il volontario deve avere una forte etica del lavoro, il senso della responsabilità e l’intraprendenza necessaria per lavorare e affrontare le sfide che si possono incontrare durante il lavoro in una casa di cura per anziani fragili e gruppi di beneficiari con diverse esigenze molto specifiche (anziani con disabilità fisiche o mentali, bisogni speciali, con precedenti penali o in custodia). Si tratta di contesti difficili e il volontario deve avere la capacità di affrontare le diverse situazioni con ottimismo e gioia. Sono al contempo contesti che forniscono grandi stimoli, dal punto di vista sia mentale che affettivo, presentando perciò un grande potenziale educativo. Il volontario dovrebbe: • essere interessato a sperimentarsi nel campo medico; • essere aperto alla comunicazione interpersonale e dotato di capacità di relazioni umane; • essere motivato ad imparare la lingua ebraica. Conoscenze ed esperienze precedenti in campo medico o di assistenza geriatrica sono un plus. E’ indispensabile una Buona conoscenza della lingua inglese.

SEDI DI SVOLGIMENTO e POSTI DISPONIBILI: Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 10 Modalità di fruizione del vitto e alloggio: 10 Numero posti senza vitto e alloggio: 0

SPES – Associazione Promozione e Solidarietà – Israele: Akko – Israeli Volunteer Association – IVA / Merkaz Horim Nahariya Ltd (2 posti) Nahariya – Israeli Volunteer Association – IVA / Merkaz Horim Nahariya Ltd (4 posti) Nahariya – Israeli Volunteer Association – IVA / Merkaz Horim Nahariya Ltd (2 posti) Gesher HaZiv – Israeli Volunteer Association – IVA / Merkaz Horim Nahariya Ltd (2 posti)

CARATTERISTICHE CONOSCENZE ACQUISIBILI: Crediti formativi riconosciuti: nessuno Tirocini riconosciuti: nessuno

Le competenze indicate sono allineabili a quelle previste per la figura di Animatore Sociale che, secondo il Repertorio Regionale delle competenze e dei profili formativi della Regione Lazio, è in grado di realizzare interventi di animazione socio-culturale ed educativa, attivando processi di sviluppo dell’equilibrio psico-fisico e relazionale di persone e gruppi/utenza e stimolandone le potenzialità ludico-culturali ed espressivo-manuali, con particolare riferimento alle unità: formulazione di interventi di promozione primaria, animazione sociale, animazione educative, animazione ludico culturale. Un secondo set di competenze tecniche che saranno acquisite facendo servizio in questo progetto sono allineabili a quelle previste per la figura di Operatore sociosanitario. Come definito dal Repertorio Regionale delle competenze e dei profili formativi della Regione Lazio, l’Operatore socio-sanitario è in grado di svolgere, prevalentemente presso le strutture preposte, attività di cura e assistenza alle persone in condizione di disagio o di non autosufficienza sul piano fisico e/o psichico, al fine di soddisfarne i bisogni primari e favorirne il benessere e l’autonomia, nonché l’integrazione sociale.

FORMAZIONE SPECIFICA DEI VOLONTARI:

1° Modulo: Conoscere l’Israele – Tot. 4 ore
2° Modulo: Comunicazione interpersonale e tecniche di animazione – Tot. 8 ore 3° Modulo Primo Soccorso e BLS – Tot. 8 ore 4° Modulo Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile – Tot. 8 ore 5° Modulo Corso introduttivo alla lingua ebraica – Tot. 6 ore 6° Modulo Essere volontario internazionale in Israele – Tot. 24 ore 7° Modulo La cura dell’anziano fragile – Tot. 16 ore

La formazione specifica avrà una durata di 74 ore. La formazione sarà erogata per il 75% delle ore entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto, per il 25% delle ore entro e non oltre 270 giorni dall’avvio (come esemplificato nel Diagramma di Gantt) per dar modo di seguire la progressione delle attività progettuali, permettendo ai volontari in servizio civile di avanzare gradualmente e adeguatamente nelle conoscenze e competenze specifiche

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