Notizie in Controluce

Con una spiacevole nota del 15 Ottobre 2007, la Fondazione “Ottavio Ziino” Orchestra di Roma e del Lazio ha informato le Organizzazione Sindacali Slc Cgil e Fials Cisal di aver soppresso la stagione concertistica autunnale. Tale stagione, avrebbe dovuto svolgersi al Parco della Musica per un periodo compreso fra i 2 e i 3 mesi a partire dal 1 Ottobre, seguendo una tradizione consolidata e apprezzata dal pubblico. I 37 Professori che compongono l’organico dell’orchestra, di cui una piccola parte a “tempo determinato” operano sia al Parco della Musica in giornata di domenica, sia in regione nei giorni infrasettimanali. Occorre precisare che l’organico è a tempo indeterminato per una trentina di elementi, ma con contratto “Part Time” e con una attività altalenante che varia di anno in anno dai sette ai nove mesi di lavoro. La fluttuazione è dovuta all’erogazione di contributi pubblici del Fondo Unico dello Spettacolo, della Regione Lazio e del Comune di Roma, pure essendo la Fondazione soggetto privato. Una esigua parte di ulteriori risorse proviene dal botteghino e da sovventori privati.
È singolare che la Fondazione abbia disdetto in breve tempo l’art. 1 dell’accordo sottoscritto tra le parti il 31 Marzo 2007, sullo svolgimento della stagione autunnale. L’accordo è peraltro integrato dalla tardiva applicazione di taluni istituti economici previsti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore musica. Premesso che in calce all’accordo non è stata apposta dalle parti riserva alcuna, era da ritenersi che il Consigliere Delegato della Fondazione disponesse di pieni poteri negoziali e che l’accordo stesso dispiegasse efficacia in ogni sua previsione.
Il Contratto Collettivo è stato riconosciuto ai Professori d’orchestra dopo quindici anni di attività, e cioè dal 1 febbraio 2005, nonostante una esplicita previsione del Decreto Ministeriale 8 Febbraio 2002, n° 47. lettera “E” art.3. Ma la ritrattazione degli accordi e dei contratti è uno dei tratti distintivi della Fondazione, che ha tentato formalmente di rimettere in discussione perfino il citato Contratto Collettivo. Il conflitto sindacale che ne ha preceduto l’applicazione è stato asperrimo, anche a causa dei numerosi “limiti” gestionali che le Organizzazioni Sindacali hanno ripetutamente illustrato alle Istituzioni con nutrita documentazione e nel corso di vari incontri.
Le avvisaglie della traumatica situazione in cui oggi versa l’orchestra erano state denunciate al pubblico prima che avesse inizio il concerto pomeridiano del 13 Maggio 2007. Pure allora incombeva la pesante incertezza della stagione concertistica estiva, poi effettuata tra innumerevoli difficoltà finanziarie e organizzative. Proprio tali difficoltà avrebbero indotto la Fondazione Ottavio Ziino ad assumere un provvedimento soppressivo dagli effetti devastanti, che comportano la perdita del lavoro, della Sala Sinopoli presso il Parco della Musica e di un cospicuo numero di abbonati. Il provvedimento della Fondazione scaturirebbe da una incomprensibile decisione dell’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, che non avrebbe erogato circa 200.000 Euro a completamento del contributo ordinario di Euro 516.000. Va infine sottolineata l’impossibilità della Regione Lazio di erogare il consueto contributo straordinario di 150.000 euro a copertura finanziaria della decorsa stagione concertistica estiva. Il budget della Fondazione, che con alcune variazioni di entrate ammonterebbe a circa 2.360.000 Euro, risulterebbe così decurtato di almeno 350.000 Euro. I condizionali sono d’obbligo, date le riserve suscitate dall’esame dei bilanci preventivi e consuntivi, nonché dalle opinabili valutazioni della Fondazione nel predisporne gli esercizi. I bilanci consegnati alle Organizzazioni Sindacali (Art.38 C.C.N.L.) risultano non firmati, non timbrati, non protocollati e privi degli allegati delle singole voci di spesa. L’assenza della pianta organica che le OO.SS. hanno continuamente richiesto senza esito ne rendono difficile una lettura appropriata specie per i costi di gestione del personale. Nella pianta organica, infatti, dovrebbero risultare i ruoli, le qualifiche, e i livelli d’inquadramento per determinare il costo di ogni singolo dipendente.
Con nota indirizzata al Presidente della Fondazione il 23 Ottobre 2007, le Organizzazioni Sindacali Slc Cgil e Fials Cisal hanno contestato duramente la decisione dell’azienda e preannunciato manifestazioni di pubblica protesta in esito alle deliberazioni assunte all’unanimità dai Professori d’orchestra nell’assemblea generale del 20 Ottobre 2007. D’altro canto, le OO.SS. avevano già rappresentato ai soggetti sovventori istituzionali la necessità di un radicale cambiamento nella conduzione della Fondazione “Ottavio Ziino” Orchestra di Roma e del Lazio, il cui gruppo dirigente dovrebbe ora dimettersi in blocco per l’incapacità di gestire lo stato di crisi. È la prima volta che l’attività della Fondazione raggiunge un livello minimo di appena sei mesi, confermando una navigazione a vista e soprattutto la mancanza di una progettualità a medio o lungo termine. Si osserva che i finanziamenti di questa Istituzione culturale dovrebbero essere permanenti, strutturali e adeguati ai costi di esercizio. Si tratta di decisioni che dovrebbero essere assunte nel quadro di un confronto istituzionale tra tutti i soggetti coinvolti, che la Slc Cgil e Fials Cisal hanno ripetutamente sollecitato affinché l’orchestra esca una volta per tutte da questo limbo d’indeterminatezza e di prospettive nebulose.
Il lavoro di “pendolariato” della musica dovrebbe essere tenuto in maggior considerazione. Notevoli sono i disagi che l’orchestra affronta nelle trasferte per svolgere attività pedagogica in moltissime scuole e in altre realtà della Regione Lazio, spesso ignorate dalle Istituzioni più rappresentative. Ciò dipende evidentemente dalla complessità e dai costi delle grandi strutture; ma proprio per questo sono state create le Istituzioni Concertistico Orchestrali previste dall’art.28 della Legge 800/67, nell’intento di soddisfare le esigenze culturali ritenute a torto periferiche.
Tutte le orchestre Italiane sono state informate della situazione in atto con un comunicato e con un appello alla massima solidarietà attraverso la rete informatica a conferma delle pressioni liquidatorie cui di volta in volta viene sottoposto il mondo della musica nelle sue varie articolazioni. Mai, come in questo momento, il DIRITTO DELLA MUSICA ha assunto la connotazione del rovescio.

NOTA: ENTRATE A CONSUNTIVO ESERCIZIO 2006
FUS 740.000 Euro
REGIONE LAZIO 850.000 Euro
COMUNE 516.000 Euro