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Thomas Lange – Vuoto

Novembre 18
11:22 2014

ha ideato per gli spazi in via San Francesco di Sales 86/88, in collaborazione con Davide Sarchioni.
La sfida affrontata dal pittore tedesco nella sua recente produzione, ed in particolare con questa opera, è quella di sperimentare una nuova possibilità interpretativa dello spazio declinando la propria prassi pittorica in un luogo architettonico tridimensionale, pur mantenendo fede alla sua cifra stilistica.
Il concetto di Vuoto è liberamente ispirato al Caos delle antiche cosmologie greche per indicare il vuoto originario preesistente alla creazione del cosmo prima di costituirsi in forme stabili e definite. Nella filosofia antica il Caos è la materia informe e rozza a cui attinge il Demiurgo, un principio superiore per la costruzione del mondo ordinato. Per Lange il Vuoto è il caos della vita, una recondita dimensione ulteriore in cui si riversa disordinatamente il vissuto dell’artista manifestandosi attraverso la pittura in un’esplosione rutilante di colori e di immagini di attinenza memoriale.
Con questo intervento l’artista ha immaginato di far entrare lo spettatore direttamente nel quadro, fra i meandri caotici della sua pittura, sollecitando un’interazione di impatto psicologico, ma anche fisica e sensoriale.
L’idea di opera percorribile, nata incontrando le stanze di VOLUME!, prende forma attraverso un’azione pittorica straripante che si svolge come dialettica fra impulsi istintuali e lucida intenzionalità, ma mai in maniera totalmente astratta, coinvolgendo pareti, pavimento, soffitto e centinaia di elementi scultorei dispersi nello spazio, per tracciare un percorso ideale che dal caos conduce all’ordine.
L’architettura si fa quadro, creando una cavità originaria, un “organismo” apparentemente informe e disorientante che è coerente con la volontà di Lange di far incontrare, in questa nuova fase della sua ricerca, la pittura con la terza dimensione attraverso un’azione impetuosa e trasfigurante.
Thomas Lange, sin dai suoi esordi nella Berlino degli anni ottanta e novanta, “esegue i suoi lavori procedendo per stratificazioni, interventi e ritorni sul quadro, con cancellazioni e ridipinture, nella continua sedimentazione di elementi iconici e figurali che riemergono e scompaiono alternativamente fra gli strati pittorici al ritmo imprevedibile dell’improvvisazione creativa”, scrive Sarchioni.
Tale prassi rivela la centralità della propria indagine artistica svolta quale intensa riflessione sul significato delle immagini e sull’atto stesso del dipingere in relazione al trascorrere del tempo. Questa pratica scaturita dal confronto fra Ieri-Oggi-Domani e condotta proprio attraverso il fare, nell’incessante ricerca dell’immagine pittorica, è testimonianza dell’esistenza e del vissuto dell’artista.
L’azione concepita da Lange per VOLUME! si collega alle sue recenti esperienze espositive che vedono protagonisti una serie di interventi site specific permanenti o temporanei come quelli presentati nelle mostre dal titolo GOLGOTA nel 2012-13 presso il Museo Diocesano di Brescia, Museum am Dom a Würzburg, Palazzo Collicola Arti Visive a Spoleto; o come nei recenti lavori presso la Fondazione MUDIMA a Milano, il caffè Denkmal a Karlstadt e soprattutto presso la Architektenkammer Nordrhein-Westfalen a Düsseldorf con una mostra dal titolo KUN STBAU, evento quest’ultimo che ha rinnovato il rapporto fra il suo linguaggio artistico e l’architettura.
BIOGRAFIA
Thomas Lange (Berlino 1957) si colloca agli esordi fra quelli personalità che emersero con successo fra la fine dei Settanta e gli inizi degli Ottanta dalla trasgressiva scena underground di ex Berlino Ovest, fra i così detti Giovani Selvaggi, nell’ambito della vicenda del Neoespressionismo tedesco.
Studia all’accademia di Belle Arti di ex Berlino Ovest, seguendo i corsi di Wolfgang Petrick uno degli esponenti di spicco del Realismo Critico, diplomandosi nel 1982 con Herbert Kaufmann. Nel 1983 ottiene una borsa di studio presso la Fondazione Karl-Schmidt-Rottluff. Ha tenuto dei corsi all’Università di Marburgo nel 1986 e all’Accademia di Belle Arti di Berlino nel 1988/89. Dal 2004 insegna nei corsi speciali della Reichenhaller Akademie a Bad Reichenhall e recentemente ha tenuto dei seminari presso la Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
A partire dagli anni ’80 diverse mostre personali nelle Kunstverein di Bielefeld, Mannheim, Hannover, Marburg, al Provincial Museum voor Moderne Kunst di Ostende in Belgio e in Italia a Villa Romana a Firenze. Partecipa ad importanti collettive al Musée d’Art Contemporain des Musées de Nice, Nizza,1981 e al Palais des Beaux-Arts, Bruxelles, 1984 (Neue Deutsche Kunst-Die Weidergefundene Metropole, a cura di C. M. Joachimides). Nel 1984 viene invitato alla mostra Von hier aus a Düsseldorf (a cura di K. König) e nel 1988 alla importante rassegna Refigured Paintings. The German Image (1960-88), Solomon R. Guggenheim Museum, New York City – The Toledo Museum of Art, Toledo, Ohio – Williams College Museum of Art, Williamstown, Massachussets, USA.
Nel 1989 è fra i giovani 7 artisti invitati alla mostra Seven Artists ’89 al Mori Art Museum di Tokio (a cura di C. M. Joachimides) e a Korrespondenzen presso il Martin Gropius Bau di Berlino. Nel 1990 è invitato alla XLIV Biennale di Venezia.
Negli anni ’90 stabilisce il suo atelier in Italia. Fra le altre principali mostre la grande personale itinerante nel 1998-99 La Cacciata dal Paradiso alla Kunsthalle di Mannheim, al Museum voor Moderne Kunst di Ostende e al Centro per l’Arte Contemporanea Rocca di Umbertide (PG). Vince Il Premio Suzzara nel 2001. A seguire mostre personali al Palazzo dei Sette di Orvieto, a cura di Enrico Mascelloni, al Centrum Elzenfelt di Anversa e alla Foundation Verannemann in Belgio. Nel 2005 presso la Sala del Refettorio di Palazzo Venezia a Roma e al Museum am Dom di Würzburg. Nel 2009 al Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto e al Museo Civico di Spoleto. Numerose sono
anche le mostre e i progetti realizzati nei Musei della Collezione Würth tra le quali la collettiva Heftige Malerei a Künzelsau del 1997 e le personali al Kunstzentrum Würth, Chur in Svizzera del 2004; all’Art Forum Würth di Capena/Roma nel 2007, presentata da E. Crispolti; al Kunstforum Würth di Turnhout in Belgio, nel 2008. Nel 2010 l’artista è coinvolto in alcuni progetti, curati da Davide Sarchioni, fra i quali una doppia personale con le sculture di Enzo Cucchi presso Il Frantoio di Capalbio (GR), e a seguire un progetto speciale all’interno della Chiesa di San Crescentino a Morra, presso Città di Castello (PG). Fra le mostre recenti si ricordano Thomas Lange alla Fondazione MUDIMA di Milano, Golgota presso Palazzo Collicola Arti Visive a Spoleto e Kunst Bau presso la Haus der Architekten a Düsseldorf.
Dagli anni ’80 ha ottenuto numerose commissioni pubbliche fra le quali per la Phillips Universtaet di Marburg, per la scuola Falkenberg di Berlino, la chiesa di Neumünster e il Duomo a Würzburg, il Duomo di Münster, il porto Reederei Riedel a Berlino, la Fondazione MUDIMA a Milano, il paese di Frasso Telesino (BN) e il borgo di Torre Alfina (VT), la Haus der Architekten a Düsseldorf e numerose altre commisioni per collezioni private.
SCHEDA RIASSUNTIVA
Artista: Thomas Lange
Titolo: Vuoto
Curatore: Davide Sarchioni e Fondazione VOLUME!
Sede: VOLUME!, via di San Francesco di Sales 86|88, Roma
Inaugurazione: Venerdì 21 novembre 2014 ore 18:30
Date: 21 novembre – 16 gennaio 2015
Ingresso: gratuito
Orari: dal martedì al venerdì dalle 17:00 alle 19:30 | sabato su appuntamento
Informazioni: tel. 06 6892431 – press@fondazionevolume.com
Sito: www.fondazionevolume.com
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