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Velletri «Occorre puntare forte su alcuni settori specifici, per una crescita sostanziale e non virtuale»

Febbraio 13
21:26 2018

Velletri: un passo avanti”. L’Assessore Sergio Andreozzi, invitato alla tavola rotonda organizzata dall’Associazione Culturale “L’Ora del Caffè”, ha diramato alcune riflessioni in merito all’iniziativa, pur non avendo preso la parola nella riunione di domenica mattina al Cinema “Augustus”: «Confrontarsi è sempre positivo» – ha esordito il titolare delle deleghe ai Beni Comuni – «anche se avrei auspicato una maggiore partecipazione di cittadini. Ho ascoltato con interesse diversi interventi, e ho avuto modo di riflettere sugli spunti che sono nati dal dibattito. Si è parlato di una data, quella del 2030, sulla quale proiettare impegni e investimenti da concretizzare. Mi ricorda, tuttavia, l’Agenda 21, nel senso che già in quell’occasione molte idee furono messe per iscritto e poi, in buona parte, disattese. Parlare di ‘Agenda 2030’ è difficile, a mio avviso, se non c’è un cambio di rotta, a cominciare dal modo di intendere la politica, che non deve ripetere gli errori già commessi». Andreozzi ha poi detto la sua riguardo le strade da percorrere per la Velletri del futuro, come recitava il titolo dell’incontro programmato da diverse personalità della società civile, professionale e politica veliterna: «Credo sia molto importante rendere più salda la programmazione rispetto all’attività emergenziale quotidiana. Ciò è fondamentale soprattutto su alcuni aspetti. Al primo posto metto il sociale, riferendomi ai tristi fatti di Macerata. Con il passare del tempo, se non si interviene, il clima sarà sempre più teso e dunque le problematiche sociali vanno abbinate ad una politica culturale che deve contribuire alla crescita del cittadino: i due piani sono paralleli, se non c’è cultura non c’è integrazione e avremo sempre mancanza di comprensione nei confronti dell’’altro’ e del ‘diverso’». «È giusto pensare» – ha aggiunto Andreozzi in merito alla città del futuro – «ed attuare una visione urbanistica moderna, anche se ci rendiamo conto che da alcuni interventi fatti nel passato sarà difficile apportare sostanziali modifiche ad un territorio quasi del tutto compromesso». Sul commercio, tema di forte attualità per la crisi che ha investito il centro storico non solo di Velletri ma di molte città italiane, anche più grandi, l’Assessore suggerisce una innovazione nella forma e nella sostanza: «Osservando quanto accade a livello nazionale, non ultimo il caso di Amazon, ritengo prioritario puntare ad un modo di fare commercio al passo con le trasformazioni in atto. Bisogna puntare, tenendo conto delle epocali trasformazioni della vendita e degli acquisti, sui prodotti tipici, o ‘di nicchia’. Questo, però, vale anche nel campo imprenditoriale in considerazione delle regole europee sulle gare d’appalto, a cui ogni azienda deve attenersi. A Velletri viviamo di determinate realtà, su cui si può e si deve lavorare per ampliare gli orizzonti. Grande attenzione va riposta sull’istruzione e sulla cultura, che con il trasferimento di facoltà universitarie sul modello di quanto fatto con l’Accademia di Belle Arti, può creare risorse lavorative e conseguenti indotti anche per l’economia cittadina e per il turismo con l’arrivo di giovani e studenti. Sarebbe bene centralizzare i servizi ospedalieri nella nostra città, con reparti d’eccellenza specializzati. L’artigianato, inoltre, è scomparso o quasi e rimane appannaggio di alcuni orafi, peraltro di grandissima qualità. Questi che ho elencato sono i settori che devono diventare più forti, accompagnati» – ricorda Andreozzi – «da un nuovo PRG che deve essere effettivamente realizzabile, e che non preveda il proliferare di un’edilizia privata e si sposti su un versante ricreativo, sportivo e aggregativo. Le uniche abitazioni che possono essere costruite sono quelle che devono servire a far fronte all’emergenza abitativa, che è destinata ad aumentare soprattutto sul fronte popolare. Sempre in quest’ottica è importante dotarsi di un piano del traffico e della mobilità, in generale, per facilitare gli spostamenti e organizzarli comprendendo le esigenze e le difficoltà del TPL, da migliorare ad esempio con il servizio a chiamata» In conclusione, Andreozzi ribadisce i punti cardinali per intavolare sin da subito un discorso di prospettiva amministrativa per la crescita della città e dei suoi settori nevralgici: «Potenziamo, come già in parte si è fatto, il Tribunale, una realtà importante con un foro che è secondo nel Lazio dopo Roma, e dotiamoci di tutte quelle strutture ‘militari’ per fare di Velletri un centro della sicurezza, compresi gli uffici. In sintesi, per creare posti di lavoro e ridare linfa in maniera sostanziale, occorre puntare su agricoltura, scuola, sanità, giustizia, artigianato e ambiente, con particolare attenzione al Monte Artemisio, una risorsa mai pienamente valorizzata e dalle enormi potenzialità che derivano dalle bellezze paesaggistiche, archeologiche e floro-vivaistiche che la nostra montagna offre».

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