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Novembre 22
22:17 2017

La tecnologia da sola non basta. Alle condizioni attuali, è impossibile pensare, progettare e governare delle smart city senza tener conto degli obiettivi di sostenibilità introdotti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Un programma d’azione pensato per le persone, il pianeta e la prosperità, che prende in considerazione 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – i cosiddetti Sustainable Development Goals, SDGs – (per la misura dei quali sono stati proposti 232 Indicatori), che i Paesi sono chiamati a raggiungere entro il 2030. E’ questo il messaggio ribadito dal Rapporto pubblicato recentemente da FPA “ICityRate 2017 – la classifica delle città intelligenti italiane”, che classifica ai primi dieci posti rispettivamente: Milano, Bologna, Firenze, Venezia, Trento, Bergamo, Torino, Ravenna, Parma, Modena.

“La Smart city si lega indissolubilmente agli obiettivi di sostenibilità: la Smart Sustainable City è la città che fa ricorso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per portare avanti processi di innovazione sociale, culturale ed organizzativa per migliorare la qualità della vita, i livelli di occupazione, la competitività, come risposta ai bisogni delle generazioni attuali e future e garantendone la sostenibilità economica, sociale e ambientale. I 106 comuni capoluogo analizzati con questo approccio ci raccontano un’Italia delle città a cui manca una politica coordinata, un quadro di riferimento condiviso ed unitario capace di coniugare distanze diverse di mettere insieme scelte di policy e modalità di governo differenti, in funzione però di traguardi che non possono non essere globali.”

Il modello di valutazione delle città è basato su 15 Dimensioni per le quali in ambito nazionale e internazionale sono stati definiti dei traguardi condivisi, rispetivamente: povertà, istruzione, acqua e aria, energia, crescita economica, occupazione, cultura e turismo, ricerca e innovazione, trasformazione digitale, mobilità sostenibile, rifiuti, verde urbano, suolo e territorio, legalità e sicurezza, governance e partecipazione. Per ogni Dimensione sono stati definiti degli Indicatori, per un totale di 113 Indicatori.

La scelta delle Dimensioni e degli Indicatori da considerare è avvenuta partendo dall’analisi degli Indicatori legati agli SDGs – Sustainable Development Goals dell’Agenda 2030 e della loro contestualizzazione riportata nella Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile. Per alcuni aspetti sono stati ripresi gli Indicatori target specificatamente riferiti ai contesti urbani presenti nel Rapporto “L’Agenda per lo sviluppo urbano sostenibile” di Urbanit-Anci. La scelta degli Indicatori è avvenuta attraverso un’ampia ricognizione delle fonti esistenti a ivello comunale, con alcune estensioni ai sistemi locali del lavoro e alle province, sia per ragioni di opportunità (per molti Indicatori non esistono attualmente dati comunali) sia di coerenza del modello (per alcuni Indicatori economici la realtà del sistema locale del lavoro o della provincia rappresentano meglio le dinamiche territoriali). Normalizzando tutti gli Indicatori e rappresentando le 15 Dimensioni su un diagramma tipo “radar chart” è possibile vedere immediatamente i punti di forza e i punti di debolezza dei 106 comuni capoluogo di provincia analizzati.

Diverse delle città prime classificate sono impegnate nella definizione di progetti, strumenti di governance, priorità locali, politiche smart per raggiungere gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile, traguardi che le città sono chiamate a raggiungere entro il 2030. Tra queste merita citare la città di Firenze. Opendata, crescita digitale, risparmio energetico, mobilità elettrica, istruzione, turismo e cultura, sono alcuni degli ambiti che spingono la città di Firenze sul podio delle città più Smart d’Italia e per le quali i traguardi definiti nell’ambito dell’Agenda 2030 dell’ONU sono a portata di mano.

C’è una straordinaria congruenza tra l’approccio suggerito dal Rapporto FPA e l’approccio proposto nel Documento “Misuriamo la Città – per uno sviluppo urbano sostenibile” preparato in bozza da Velletri 2030 e disponibile per consultazione pubblica sul proprio sito web. Alle Dimensioni corrispondono i Temi, gli Indicatori coincidono in molti casi. Alla base del tutto c’è sempre il concetto di misura, introdotto da Galileo Galilei e da lui rappresentato con una frase di grande efficacia Misura ciò che è misurabile e rendi misurabile ciò che non lo è

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