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Villino Mergè Mastrofini

Maggio 11
02:00 2007

Ospitato e abbracciato dai possedimenti della famiglia Borghese il Villino Mergè Mastrofini venne ceduto dal Papa Paolo V al proprio medico Vittorio Merolli che, in pieno Seicento, lo ricevette in dono. Il nuovo proprietario iniziò ad abitare nell’ex residenza papale, collocata lungo la strada che conduce a Colonna, nella regione nord-orientale della cittadina di Frascati, nel 1620 e vi rimase fino alla morte. Dopo essere passato di proprietario in proprietario per tutto il XVIII secolo, nell’Ottocento divenne proprietà dei Mastrofini e il secolo seguente della famiglia Mergè. Durante tali periodi la residenza non subì cambiamenti significativi ad eccezione del giardino circostante che venne notevolmente ridotto e mutato dall’ampliamento architettonico del fabbricato.
L’edificio originario, così come venne donato a Vittorio Merolli, presentava un impianto tipicamente cinquecentesco con il piano terra adibito a scuderie, mentre ai due piani superiori presentava un ambiente centrale con doppio affaccio e due coppie di ambienti minori posti lateralmente.
Entrato in possesso della residenza il medico Vittorio Merolli vi fece apportare delle modifiche che arricchirono di ornamenti in particolar modo il prospetto meridionale dell’edificio. Dall’intervento di rinnovamento vennero investiti il portale delle scuderie con piedritti ricorsi a bugnati e la doppia rampa di scale balaustrate che convergevano al centro. L’interno del villino, soprattutto per quel che concerne le decorazioni parietali, rimase inalterato. Ancora oggi si possono ammirare gli splendidi affreschi di paesaggi in medaglioni ovati e figure allegoriche posti in forma di fascia sotto il soffitto ligneo del salotto del piano nobile e realizzati tra il 1613 ed il 1615 da Agostino Tasso e dai suoi allievi.
In corrispondenza dell’uscita che si affaccia sulla strada che conduce a Colonna è collocato uno dei portali aventi terminazione interna di tipo trapezoidale inquadrata a sua volta da lesene e mensoloni. Le due terminazioni laterali presentano due sfere con festigio, mentre il coronamento centrale è decorato con un motivo a piramide. Per le sue caratteristiche stilistiche il portale è stato da più voci datato alla fine del Cinquecento, ma tenendo conto della storia del villino appare più verosimile datarlo ai primi anni dei Seicento. A tal proposito la sua realizzazione è stata attribuita a Flaminio Ponzio.