‘Tra Madre E Terra’
Tra materia e spirito, tra Burri e Mattioli
PHILIPPE DAVERIO presenta così Federica Rossi
all’inaugurazione di ‘Tra Madre E Terra’
La mostra, che ha inaugurato sabato 16 aprile alla presenza dello storico dell’arte Philippe Daverio, rimarrà visitabile fino al 14 maggio 2016 presso il Centro Culturale Villa Soragna di Collecchio (Parma)
IMMAGINI, VIDEO dell’inauguraizone della mostra e delle opere dell’artista sono disponibili a questo LINK su iPressLIVE, la piattaforma che facilita il lavoro dei professionisti della comunicazione
Collecchio, 21 aprile 2016 – Si è tenuta sabato 16 aprile l’inaugurazione della mostra di Federica Rossi, dal titolo ‘Tra madre e terra’, alla presenza dello storico dell’arte Philippe Daverio, che ha presentato il percorso espositivo e la pagina critica del catalogo editoriale dell’artista da lui curata.
Federica Rossi è una pittrice contemporanea cui il Comune di origine, Collecchio (Parma), dedica un’esposizione nel decennale della sua carriera. A partire dal 16 aprile la mostra potrà essere visitata fino al 14 maggio 2016 nei prestigiosi spazi espositivi del Centro Culturale ‘Villa Soragna’ di Collecchio, suggestivo edificio ottocentesco situato all’interno del Parco Nevicati adiacente al centro storico.
Il titolo ‘Tra madre e terra’ è l’emblema di quello che tutte le opere dell’artista presenti nell’esposizione rappresentano, la Vita, e il percorso della mostra rappresenta un invito a una personale presa di coscienza sul senso dell’esistenza.
Federica Rossi è un’artista materica ma anche spirituale, fortemente espressiva ma anche delicata, secondo Philippe Daverio vicina come influssi ai lavori di Alberto Burri ma anche di Carlo Mattioli.
“Federica Rossi rappresenta perfettamente l’artista femminile che si sta affermando con decisione all’inizio del 21esimo secolo, in grado di raffigurare la genesi dell’esistenza della materia, quello che è accaduto prima del Big Bang.” ha commentato lo storico dell’arte Philippe Daverio in occasione dell’inaugurazione “Alberto Burri fu innegabilmente un artista dalla personalità forte, talvolta addirittura scostante ma al contempo era estremamente cortese ed è certo che avrebbe apprezzato assai l’avere una discepola della qualità di Federica Rossi, un’interprete delle sue sperimentazioni. Federica Rossi è naturalmente aggraziata, forse perché è di Parma, ma ha un incipit innegabile in Burri. Un incipit che riesce a trasmutare. Perché dietro alla sua ricerca si nasconde un secondo antenato, che è quel modenese diventato parmense, il sublime e poco noto Carlo Mattioli, il quale segna innegabilmente un percorso assai analogo quando va a scoprire i segreti poetici celati nella materia pittorica. Federica Rossi ha con assoluta onestà manierista recuperato il messaggio segnato da entrambi” ha proseguito Philippe Daverio “Se ne va alla ricerca delle spaccature che la creta forma essiccandosi, rimane affascinata dal colore rosso e dal nero delle bruciature, pensa a quanto l’articolazione della materia apparentemente bruta possa evocare l’albero impiantato nel paesaggio dell’aratura.”
“È un vero onore la presenza di Philippe Daverio ed è una forte emozione poter esporre le mie opere alla mia comunità di origine. Per questo ringrazio il Comune di Collecchio, che ha ospitato e organizzato la mostra e la Regione Emilia Romagna – Cultura D’Europa, che ha dato il suo patrocinio.” ha spiegato Federica Rossi “Le opere che compongono la mostra rappresentano la Vita. Sia la Madre, che è donna, che la Terra, che è madre, sono generatrici di vita e sono una cosa sola. Noi esseri viventi siamo la sua stessa materia, la sua stessa energia. Attraverso queste opere mi preme comunicare quanto rispetto dobbiamo avere per la terra e il nostro universo, nel momento in cui questo viene a mancare non rispettiamo noi stessi. Questo rapporto è fondamentale per la nostra esistenza e per questo motivo questa esposizione vuole essere un invito a una personale presa di coscienza sull’esistenza stessa”.
In mostra, una decina di opere a tecnica mista (olio, acrilico, malte, pigmenti di terra naturale) che descrivono il percorso dell’artista a partire dal 2006, unitamente ad una ventina di lavori inediti, realizzati appositamente per l’occasione.
Le opere saranno esibite dal prossimo 16 aprile nei prestigiosi spazi espositivi del Centro Culturale ‘Villa Soragna’ di Collecchio, suggestivo edificio ottocentesco situato all’interno del Parco Nevicati adiacente al centro storico. L’Amministrazione Comunale di Collecchio, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna – Cultura D’Europa, ospita e organizza l’esposizione dell’artista collecchiese nel decennale della sua carriera.
Durante il periodo di apertura, sono previsti diversi eventi collaterali, in tema alla mostra.
L’esposizione è a ingresso libero e potrà essere visitata fino al 14 maggio 2016 con i seguenti orari: da martedì a venerdì, dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18.30, sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18 e le domeniche pomeriggio. Indirizzo: interno Parco Nevicati, via Valli 2, Centro Culturale Villa Soragna di Collecchio (Parma).
Biografia di Federica Rossi:
Federica Rossi nasce a Parma nel 1972. Vive e lavora a Collecchio (Parma). Dopo il diploma conseguito al Liceo d’Arte di Parma frequenta l’Accademia di Comunicazione di Milano. È innata in lei una forte spinta creativa che la porta a sperimentare le potenzialità dei diversi medium espressivi, in un primo momento, nel campo della comunicazione pubblicitaria, lavorando per anni come art director presso varie agenzie pubblicitarie e, in seguito, fondandone una propria nel 2007. L’amore per l’arte prende definitivamente il sopravvento, portandola a decidere di dedicarsi totalmente a essa e trasformando questo suo naturale impulso in professione.
Federica interpreta la sua realtà dipingendo e creando per esaudire i sogni e i bisogni di artista e quelli di donna contemporanea.
Già dagli esordi ha avuto l’onore di collaborare con importanti esponenti del mondo artistico.
Nel 2004 passa dall’irruenza dei soli colori alla sperimentazione della materia, sia come materiali sia come utilizzo. La sua tecnica, lacerata, piegata e consolidata, “emerge come specchio di quell’universo di forze che dominano l’animo umano”. Si innesca così la sua personalissima modalità espressiva che, se da un punto di origine ideale la vede strettamente legata ad Alberto Burri, è sempre in evoluzione continua.
Inizia in quello stesso anno ad allestire mostre personali a Londra, Miami, Ankara, Copenaghen, Bruxelles, Vienna, presso gallerie, Istituti Italiani di Cultura e musei.
Espone in collettive in Svezia, Miami, New Jersey, Chicago, Boston, Texas, Dubai. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private.
Per ulteriori informazioni:
Mirandola Comunicazione
www.mirandola.net
comunicazione@mirandola.net
Tel. 0524 574708 Federica Rossi
www.federicarossi.it
info@federicarossi.it
Cell. 3207512050
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