A Sartre, borghese rovesciato
Luglio 08
09:39
2012
Antonio Roquentin
si crede un mostro, è in delirio.
Nel suo diario scrive
che se chiedesse aiuto ai poeti
afferrandoli per il bavero,
gli lascerebbero magari il cappotto
pur di fuggire disperati.
O Roquentin, Roquentin,
i tuoi poeti sono esangui,
sono come te, larve cittadine.
Che sai tu del puzzo di bestia,
della dura scorza
del poeta contadino?
Solo a vederlo, stanne certo,
saresti tu a scappare.
La vita non è bella,
ma neppure è brutta
come vai recitando da copione.
Ti scandalizzi
per l’ipocrisia degli altri,
per l’idiozia degli altri
e non ti accorgi
che sei solo un borghese rovesciato.
La vita è brutta perché è bella.
Questo non capiscono i cittadini.
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