Addio Enzo

«Ho sempre sognato di fare il giornalista, lo scrissi anche in un tema alle medie: lo immaginavo come un “vendicatore” capace di riparare torti e ingiustizie […] ero convinto che quel mestiere mi avrebbe portato a scoprire il mondo»; «La Libertà è come la poesia, senza aggettivi. È la Libertà!»; «Personalmente ho sempre vissuto tormentato dai dubbi e ancora oggi non sono riuscito a liberarmene. Io credo che l’uomo non sia l’evoluzione della scimmia, ovviamente non mi riferisco a un fatto biologico; piuttosto sono convinto che in ogni uomo ci sia una scintilla di grandezza, una parte di Dio ed è proprio questo che ci rende diversi da Cita (tratto da “Quello che NON si doveva dire”, Rizzoli, 2006)». (Enzo Biagi).
Maestro, addio. Maestro, grazie. “Cronospazionauta” del mondo e nel mondo, grazie. Grazie. Semplicemente.
Enzo Marco Biagi (Pianaccio di Lizzano in Belvedere, 9 agosto 1920 – Milano, 6 novembre 2007) è stato un giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano.
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