ADOLFO FILIPPI l’ultimo caduto veliterno della grande guerra
storie familiari
ADOLFO FILIPPI l’ultimo caduto veliterno della grande guerra
Molti ricorderanno mio padre Adolfo Filippi, scomparso il 5 Aprile del 2012, lui portava il nome dello zio, il fratello di mio nonno Salvatore, i cui genitori Settimio Giovanni e Pasqua Favale si sposarono nella cattedrale di San Clemente l’8 Settembre del 1888, dal loro matrimonio nacquero cinque figli Bianca Annita il 24 Luglio 1889 scomparsa nel 1961, il piccolo Enrico nato il 10 Settembre del 1891 e morto a soli due anni e otto mesi il 25 Maggio 1894, il nostro Adolfo Ernesto Eugenio nato il 13 Luglio 1894 e caduto il 4 Novembre 1918, Emilio Filippo Ottavio nato il 26 Agosto 1897 e scomparso nel 1969 mio nonno Salvatore nato il 3 Agosto 1900 scomparso il 20 Giugno 1962. Adolfo era il terzo e allo scoppiare della grande guerra venne chiamato alle armi come tanti giovani del suo tempo, il 16 Maggio del 1914 passa la visita di leva e viene giudicato “abile arruolato prima categoria” dal registro del distretto militare si legge che era alto 1.71 – torace 0.86 capelli lisci castani, naso greco,mento giusto, occhi cenere, colorito buono, dentatura sana, segni particolari cicatrice alla radice del naso e alla sopraciglia destra, professione contadino e la cosa interessante sapeva leggere e scrivere.
Venne arruolato nel secondo squadrone del reggimento Piemonte Reale matricola 63858 il 4 Novembre 1918 mentre si pregustava la gioia della vittoria, sulla strada tra San Giorgio di Nogaro e Torre di Zuino rimase gravemente ferito da schegge di granata tanto da morire poco dopo. Con Regio Decreto dell’ 8 Agosto del 1920 registrato alla corte dei conti in data 17 settembre 1920 gli venne conferita la medaglia di bronzo a valor militare con la seguente motivazione : “Durante una giornata d’inseguimento, più volte si distinse per entusiasmo e spirito combattivo. All’inizio di una carica, colpito a morte, cadde con il grido di Savoia sulle labbra” San Giorgio di Nogaro 4 Novembre 1918.
E’ sepolto in forma perenne al Tempio Ossario di Udine






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