ANTIUM

Antium dette i natali agli imperatori Caligola e Nerone che fece costruire il porto neroniano con una estensione probabile di “trecentomila metri quadrati” e la villa imperiale fu dimora di “Domiziano (81-96), Adriano (117-138), Antonio Pio (138-161) e Commodo (180-192)” i cui ruderi, “estesi su un’area molto vasta sono stati datati tra gli anni di Nerone e quelli di Adriano”, hanno fornito molte opere d’arte, tra le quali la “Fanciulla di Anzio”, rinvenuta nel 1878 e realizzata con “marmo bianco greco di due diversi tipi (240-230 a.C.)”. Meta di cardinali, tra i quali Borghese, Pamphilj, Albani, Corsini, Aldobrandini che vi costruirono le loro ville cardinalizie (Villa Adele, Villa Albani, Villa Sarsina), nel 1700 fu inaugurato il nuovo porto innocenziano su impulso di Innocenzo XII che in seguito subirà altri interventi come il dragaggio, il completamento, il restauro; mentre nell’800 Padre Lombardi da impulso agli studi storici, il Lanciani si occupa della carta archeologica di Anzio e nel 1857 Pio IX riconosce l’autonomia comunale. Grazie al Grand Tour, Anzio vide viaggiatori e studiosi interessati ai siti archeologici, dove Edward Lear rappresentò “cespugli e le piante grasse tipiche del territorio” e, per quanto riguarda il ‘900, il 22 Gennaio del 1944 ci fu lo sbarco alleato di Anzio o Operazione Shingle (citazioni da Clemente Marigliani “Storia di Anzio”, De Luca Editori D’Arte, 2008).
Foto: reperti archeologici della Villa di Nerone presso Anzio.
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