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Aperitivo letterario a Grand Tour Italia

Aperitivo letterario a Grand Tour Italia
Gennaio 23
18:50 2025

Il 30/1 Aperitivo letterario con Davide Campagna e Davide Zambelli

A Grand Tour Italia, di Oscar Farinetti, Bologna, Aperitivo letterario di giovedì 30 gennaio, alle ore 19.00.

Gli ospiti saranno Davide Campagna, founder della Cotto al Dente Community, e Davide Zambelli, food creator trentino, che presenteranno a quattro mani i loro ultimi libri, rispettivamente Universo Benessere e Un po’ più su – La mia cucina di montagna (per tutte le stagioni), entrambi Gribaudo. Durante la presentazione show-cooking di una ricetta creativa e fit. Nel suo ultimo libro, Universo Benessere, Davide Campagna invita i lettori a intraprendere un viaggio alla scoperta del proprio benessere, inteso come un percorso personale e unico. L’autore sottolinea che il vero benessere non va cercato fuori di noi, ma dentro di noi, attraverso esperimenti, errori e tentativi. Il libro si propone come un manuale pratico, progettato per essere consultato quando necessario, con capitoli pensati per rispondere alle esigenze del momento. Senza imporre regole fisse, Universo Benessere punta a rendere le persone consapevoli delle proprie scelte, evidenziando che non esiste una ricetta universale per stare bene. Ogni individuo deve trovare il proprio equilibrio, adattando allenamenti, alimentazione e abitudini al proprio corpo e alle proprie esigenze. Campagna, insieme a un team di esperti, ha reso i contenuti semplici e diretti, proprio come una chiacchierata tra amici, per rendere il percorso verso il benessere accessibile a tutti. Il libro si rivolge a chi desidera migliorare la propria vita, sia fisicamente che mentalmente, offrendo strumenti concreti e una visione realistica del benessere come percorso graduale, fatto di piccoli passi e scelte consapevoli. Nella sua Cotto al Dente community, Davide Campagna racconta la sua passione per lo sport, la cucina e la sana alimentazione, fondamento di uno stile di vita orientato al benessere a 360°. I suoi allenamenti sono seguiti da una community coinvolta e fidelizzata che lo supporta anche nelle sfide sportive tra cui le maratone. Nel 2023 e 2024 Campagna è main ambassador on stage di Rimini Wellness, protagonista di uno dei palchi centrali della manifestazione.

Il suo primo libro Un po’ più su La mia cucina di montagna (per tutte le stagioni) Davide Zambelli lo descrive così: «É un libro dove la cucina, la montagna, le tradizioni e la contemporaneità si vogliono incontrare. Sto da sempre in una minuscola località di montagna a 1.500 m di altitudine, dove la natura ti abbraccia, il bosco ti viene quasi addosso. Voglio farvi notare che la cucina di montagna non è solo fatta di preparazioni lente e pesanti come molti credono. Ci sono ricette radicate al territorio, ben conservate nei ricettari di famiglia, ma sono presenti anche piatti che si vogliono spingere in luoghi più mondani, frizzanti e leggeri, dove c’è un’aria più giovane e dinamica, che sento possano rappresentarmi perfettamente». Giovane food creator trentino, vincitore dell’edizione 2016/2017 de La prova del cuoco, Davide è appassionato di cucina e di intrattenimento. Sui suoi profili social ha deciso di condividere la sua gioia e la sua allegria in cucina con ricette che assicurano l’effetto “wow”, sia per gli occhi che per il palato. Ma non solo cucina: Davide ama la montagna e la vita tranquilla dei boschi. Vive infatti in un paesino d’altura del Trentino-Alto Adige con i suoi quattro fratelli e un gruppo numeroso di animali: cani, gatti, galline e capre. Ha prodotto Sapore di montagna, programma in onda su Food Network in cui, attraverso ricette della tradizione e sapori tipici rivisitati dalla sua originalità, trasmette agli spettatori tutte le sfumature del suo mondo, della sua realtà sincera e spontanea, che emerge come tratto distintivo anche nel libro.

Qui i link dove è raccomandato registrarsi per l’incontro letterario:

https://www.grandtouritalia.it/it/aperitivi-letterari-del-giovedi-davide-campagna-e-davide-zambelli

L’accesso all’aperitivo letterario è sempre libero ed è a Grand Tour Italia, in via Paolo Canali 8 Bologna

11 febbraio: Università di Pisa Presentazione del volume La Scienza al Femminile. Storie e Testimonianze, a cura di Maria Pia Abbracchio e Giacomo Lorenzini

In occasione della Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2015 e patrocinata dall’UNESCO, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa ospita la presentazione del volume La Scienza al Femminile. Storie e Testimonianze, curato da Maria Pia Abbracchio e Giacomo Lorenzini. Questa iniziativa intende offrire un’occasione di riflessione sulla disparità di genere ancora esistente nel campo delle discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).

Nonostante i progressi nell’accesso all’istruzione superiore, le donne continuano a essere sottorappresentate nelle carriere scientifiche: a livello globale, solo il 28% dei ricercatori è di sesso femminile. Questo divario è spesso legato a stereotipi e pregiudizi che limitano le opportunità per le donne di affermarsi in ambito scientifico. Il volume raccoglie i contributi presentati a un evento organizzato dal Dipartimento nel settembre 2023 e si propone di evidenziare il valore dei modelli di ruolo femminili per ispirare le nuove generazioni. I saggi presentati, in gran parte scritti da protagoniste della community di Agraria pisana, esplorano le storie di scienziate del passato e del presente, offrendo una prospettiva unica sulla necessità di un cambiamento culturale e strutturale per garantire pari opportunità nel mondo scientifico.

L’evento si terrà martedì 11 febbraio 2025, ore 16.00 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa a Via del Borghetto, 80. Partecipazione libera fino a esaurimento posti. Per informazioni: eventi@agr.unipi.it

 

Eroine della libertà Nove donne ebree che hanno fatto la Storia di Elisabetta Fiorito, Sole 24 ore edizioni

 Alle eroine di tutte le epoche, alle donne vittime di violenza, a coloro le quali lottano ogni giorno per i propri diritti nel mondo.

 «Era una vigilia cupa. Il terrore percorreva il Ghetto, ogni evento funesto, ogni processo, ogni condanna a morte poteva portare a una ritorsione, eravamo stati avvertiti tutti, non avvicinatevi al luogo dell’esecuzione, non passate per Campo de’ Fiori, evitate di farvi vedere in giro.»

Nove donne ebree, vissute in epoche e luoghi diversi, prendono la parola una dopo l’altra e si raccontano e tutte insieme le loro vite formano un mosaico di esperienze straordinarie, accomunate dalla tenacia e dalla fierezza che ha permesso alle protagoniste di salvare vite, affrontare persecuzioni, tragedie e pregiudizi di ogni genere.  Ognuna di loro è un esempio di coraggio e di libertà.

Da Myriam – unico personaggio immaginario –, una donna del Ghetto di Roma, che assiste al rogo di Giordano Bruno, si passa all’avventurosa vita di Gracia Mendes, per ritrovarci nella prigione di Anna Del Monte nella Casa dei Catecumeni, di nuovo a Roma. L’epoca dell’emancipazione si apre con Amelia Pincherle Rosselli, prima drammaturga italiana; Hedy Lamarr, diva del Cinema della Hollywood degli anni d’oro e inventrice; Rita Levi-Montalcini, premio Nobel per la Medicina. Il dopoguerra viene invece raffigurato attraverso Ada Sereni, organizzatrice dell’immigrazione clandestina degli ebrei sopravvissuti alla Shoah, e da Golda Meir, artefice della fondazione dello Stato d’Israele. La guerra dei Sei Giorni porta alla cacciata degli ebrei dai paesi arabi ed è così che Magda, una donna comune, arriva a Roma. Tutte insieme le loro vite tracciano l’epopea ebraica e femminile nel corso dei secoli e formano un mosaico di storie ed esperienze straordinarie, accomunate dalla tenacia e della fierezza che gli ha permesso di salvare vite, affrontare persecuzioni, tragedie e pregiudizi di ogni genere e le rende oggi, ai nostri occhi, luminose testimoni di coraggio e di libertà.

Elisabetta Fiorito è cronista parlamentare a Radio 24.  Ha svolto il praticantato in Canada al Corriere Canadese, ha lavorato all’Ansa e a Radio Capital. Collabora con Shalom, la rivista della Comunità ebraica di Roma. Giornalista professionista dal 1996, è anche conduttrice di programmi radiofonici come Cartellone in onda il sabato su Radio 24 e drammaturga, vincitrice di due premi Fersen. Tra i suoi libri, ricordiamo il romanzo Carciofi alla giudia (Mondadori, 2017), Amori e Pandemie (Il Sole 24 Ore, 2021), Golda (la Giuntina, 2024), con cui ha vinto il premio FiuggiStoria – sezione Biografie. Per Ebraica – Festival internazionale di Cultura ha scritto: nel 2022 per Rosaria De Cicco Eroine della Libertà; nel 2023 per Paola Minaccioni Elena la Matta, adesso in scena nei maggiori teatri italiani, e nel 2024 per Pamela Villoresi Golda e l’Italia. Per Radio 24 ha realizzato il podcast La razzia per gli 80 anni del rastrellamento del Ghetto di Roma. Per il suo impegno contro l’antisemitismo nel 2024 ha ricevuto il premio Giglio per la Pace e la libertà di stampa.

AI Experience con 101Ò Intelligenza artificiale applicata alla formazione, Fòrema editore

AI Experience con 101Ò: l’ente di formazione del sistema confindustriale veneto pubblica una guida pratica su come l’intelligenza artificiale possa servire per la gestione del personale nelle aziende. Il manuale è frutto del lavoro di un team multidisciplinare di trainer, coach, facilitatori, IT e progettisti della formazione. Il direttore generale di Fòrema, Matteo Sinigaglia: «Siamo chiamati a sostenere le aziende nel superare le barriere culturali e la resistenza al cambiamento, molte hanno ancora paura». Un libro concepito da un gruppo di trainer Fòrema. Una guida pratica e adattabile, che educa e ispira coach ed HR a integrare l’AI in modo consapevole e strategico. Un manuale pensato come uno strumento imprescindibile per chiunque voglia esplorare e sfruttare l’intelligenza artificiale nel mondo delle risorse umane. Una guida pratica (in continuo aggiornamento) per orientare HR Manager, Coach e Trainer nel mondo dell’Intelligenza Artificiale applicata alla formazione e allo sviluppo” stampa Grafica Veneta, edizioni Fòrema, È questo l’ultimo lavoro collettivo, che porta la firma di dieci componenti dell’AI Development Team di Fòrema, ente di formazione del sistema confindustriale veneto. Si conferma così la volontà di portare avanti anche un progetto editoriale da parte dell’azienda padovana: questa pubblicazione arriva dopo “Il valore del capitale umano – 40 anni di Fòrema nella formazione e nel lavoro” a firma del direttore generale Matteo Sinigaglia e del responsabile dei progetti finanziati Roberto Baldo. 
Il manuale è il frutto di un progetto editoriale ambizioso e rigoroso, sviluppato per rispondere alle esigenze di comprensione e adozione dell’AI in ambito HR. Ideato con il sostegno dei team di lavoro di Fòrema, società riconosciuta per la sua capacità di anticipare le tendenze e innovare la formazione aziendale, il volume si pone come una risorsa essenziale per i professionisti del settore​. La visione di Fòrema, azienda pioniera nell’innovazione formativa, è stata fondamentale nella creazione di questo volume, che si propone come un “contenitore di conoscenza” aggiornabile per rispondere alla continua evoluzione tecnologica​.
Il libro esplora una vasta gamma di applicazioni pratiche dell’AI, affrontando le sue implicazioni nei processi HR: dalla creazione automatizzata di job description prive di bias, all’ottimizzazione dell’inserimento dei nuovi dipendenti in azienda e al miglioramento dello sviluppo dei talenti. Ciascuna sezione è arricchita da esempi pratici, frutto delle sperimentazioni condotte dal team di Fòrema, che ha testato le opportunità offerte dai modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) e altre tecnologie emergenti. «La pubblicazione include anche approfondimenti sull’importanza della gestione dei dati e dell’etica nell’uso dell’AI», spiega il direttore generale di Fòrema Matteo Sinigaglia.

«Questo approccio rispecchia la nostra filosofia, che mira a rendere l’AI una risorsa condivisa, accessibile e sicura per tutte le realtà aziendali, promuovendo al contempo la diversità e l’inclusività nei processi decisionali​. Il nostro lavoro è quello di essere consulenti aziendali, dei formatori e dei coach. Siamo chiamati non solo a insegnare l’uso delle nuove tecnologie, ma anche a sostenere le aziende nel superare le barriere culturali e la resistenza al cambiamento. Il manuale mostra come il loro contributo possa aiutare le organizzazioni a sfruttare appieno il potenziale dell’AI per migliorare l’efficienza operativa e la gestione del capitale umano» Aggiunge Chiara Milani, learning designer in Fòrema e curatrice del progetto: «L’obiettivo del nostro lavoro di team è di capire come l’AI possa essere un supporto per chi ogni giorno lavora con le persone considerando questo strumento come un nostro collega, un alleato per guadagnare tempo da reinvestire nelle relazioni con le persone dell’azienda».
Il volume affronta anche il ritardo tecnologico che spesso caratterizza le piccole e medie imprese, esplorando le cause profonde di questo fenomeno, come la paura dell’ignoto e la percezione di complessità legata all’adozione dell’AI. Fòrema, grazie alla sua esperienza e al progetto editoriale, dimostra come l’AI possa essere un alleato potente, capace di portare innovazione e vantaggi competitivi quando integrata con competenza e visione​. «Il manuale si conclude con un invito esplicito professionisti e professioniste HR, trainer e coach a cogliere le opportunità offerte dall’AI per trasformare le pratiche aziendali», concludono gli autori.  “La pubblicazione si pone come faro di riferimento per coloro che desiderano non solo comprendere, ma applicare l’AI in modo efficace e responsabile, contribuendo alla costruzione di un futuro in cui l’intelligenza artificiale e quella umana collaborano per migliorare l’efficienza e il benessere delle organizzazioni» Autori: Enrico Agrusti, Daniela Bastianoni, Davide Carpanese, Gianluca Celeste, Leonardo Frontani, Alessandro Martorelli, Chiara Milani, Andrea Petromilli, Anna Sekou, Chiara Tarantino.

 

Bucefalo il pugilatore, la vera storia di Lazzaro Anticoli, di Alessio De Caprio, Infinito edizioni

«‘N po’ de tempo prima, ‘nzieme a Giosuè e a Romoletto, me trovai anche ‘n lavoretto che era lo stracciarolo! Anzi, più che stracciarolo direi venditore ambulante, sì perché più che li stracci vennevamo suvenir pe’ li stranieri. ‘Sto lavoro era uno dei lavori più antichi che l’ebbrei faceveno a Roma, ‘nfatti m’ha detto Ignazio er carzolaro, uno dei più saggi der ghetto (che Ignazio tante cose le conosce) che ‘r nome itajano der lavoro che facevo nun era questo che v’ho appena detto ma “urtista“, eh sì… perché quanno che all’epoca dei Papi fu dato a certi ebbrei de venne ‘a robba, tipo li santini, li rosari e le medajette religgiose pe’ li pellegrini che venivano a Roma, pe’ fa più mangoddi possibili, l’ebbrei, pe’ fasse notà, annaveno a sbatte addosso alla gente, je annaveno a urtà addosso. Questo fu er motivo la quale, secondo Ignazio, se me chiedevano che lavoro facevo dovevo da risponne non quello che v’ho appena detto ma “urtista”… e a me ‘sta cosa me piaceva da matti, ‘nfatti a venne ero propro bravo perché facevo ‘sto lavoro come da regolamento, annavo a sbatte addosso a tutti! Poi cor fatto che all’epoca ero tosto, quanno che sbattevo e me cadeva quarche cosa, la gente pe’ evità probblemi, me dava sempre quarche mangoddo ‘n più, come si la corpa fosse stata loro».

Come si vive nel ghetto di Roma durante il fascismo? Si cercava di vivere una vita il più possibile normale, mettendo insieme il pranzo con la cena e cercando mille modi, anche i più creativi, per sbarcare il lunario. Alessio De Caprio nel brano sopra riportato tratto da Bucefalo il pugilatore ci racconta la vera storia di Lazzaro Anticoli, ebreo residente nel ghetto di Roma, venditore ambulante e boxeur aspirante al titolo di campione nazionale, arrestato e ucciso insieme ad altri 334 martiri – civili e militari italiani, prigionieri politici, ebrei o detenuti comuni – il 24 marzo 1944 alle Fosse Ardeatine dalle forze di occupazione tedesche. Attraverso il dramma di Lazzaro, Alessio De Caprio racconta le vicende di un quartiere intero, che negli anni Trenta e Quaranta del Novecento hanno caratterizzato la vita di “piazza” di uno dei cuori pulsanti della Capitale.

Alessio De Caprio, diplomato in qualità di attore presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, ha partecipato a oltre quaranta allestimenti teatrali in Italia e all’estero per le regie, tra gli altri, di Mario Missiroli, Lorenzo Salveti, Memè Perlini, Giancarlo Sepe. Insegnante di recitazione e dizione, conduce workshop e laboratori teatrali rivolti a tutte le fasce di età. Autore e regista, ha scritto e portato in scena dal 2009 a oggi lo spettacolo Bucefalo il pugilatore.

Memorie Olimpiche. Storie di campioni (e di spettatori), edito da Succedeoggi Libri.

Cosa resta davvero delle Olimpiadi quando si spengono i riflettori, alla fine delle cerimonie finali? Se Memorie Olimpiche. Storie di campioni (e di spettatori) fosse un racconto orale, sarebbe quella voce che, seduta accanto a un camino, spezza il silenzio per riportare alla luce le vite di uomini e donne che, con il sudore e la determinazione, hanno attraversato epoche e continenti, incrociando le loro storie personali con il palcoscenico universale dello sport. Il volume si presenta come un mosaico di racconti, in cui quindici firme – tra cui Gianni Cerasuolo, Valentina Fortichiari, e Corradino Mineo – tracciano con cura le vicende di protagonisti olimpici che hanno lasciato un segno indelebile, come Jesse Owens, Mohamed Alì, Pietro Mennea, ma anche figure meno celebrate, quali Carlo Airoldi o Dorando Pietri.

Le Olimpiadi non sono solo record e medaglie; sono frammenti di umanità che riflettono lo spirito del tempo, le tensioni sociali e le piccole grandi vittorie del quotidiano. Lontani dallo scintillio commerciale dei giochi odierni, questi racconti ci portano alle radici dello sport come fenomeno culturale e umano. Proprio come Carlo Airoldi, il maratoneta che percorse 1.340 chilometri a piedi per raggiungere Atene nel 1896, solo per vedersi negare la partecipazione per via di presunti guadagni, il libro è un viaggio nella resilienza e nel sacrificio. O, appunto, Dorando Pietri, l’italiano che, tra cadute e applausi, incarnò il dramma e la gloria della maratona di Londra nel 1908.  Non manca Johnny Weissmuller, prima nuotatore leggendario e poi Tarzan cinematografico, il cui urlo iconico sembra ancora riecheggiare nei nostri ricordi. Frammenti di una memoria collettiva, che le “Memorie” riannodano con una prosa intensa e vivida, capace di trasformare imprese sportive in narrazioni epiche. Ogni racconto intreccia la dimensione personale dei protagonisti con le sfide del loro tempo. Jesse Owens non è solo l’atleta che “umiliò” il regime nazista a Berlino nel 1936; è il simbolo di un’America che stentava a riconoscere i diritti civili degli afroamericani. Allo stesso modo, le vittorie di Abebe Bikila, il maratoneta scalzo, sono un inno alla dignità e alla tenacia dell’Etiopia post-coloniale. 148 pagine che restituiscono un equilibrio tra documentazione storica e narrazione, tra il dettaglio tecnico e l’emozione, rendendolo un’opera adatta sia agli appassionati di sport che a coloro che cercano uno sguardo diverso sul secolo scorso.  Memorie Olimpiche non si limita a celebrare i trionfi, ma scava nei fallimenti, nelle controversie e nei paradossi, come dimostra la storia del “Settebello“, o quella di Annibale Frossi, calciatore con gli occhiali che, contro ogni previsione, trascinò l’Italia all’oro olimpico del 1936. Dietro le imprese sportive, emergono le sfide personali, gli ostacoli sociali e politici, e quel senso di umanità che accomuna atleti e spettatori. Una memoria condivisa, un racconto corale che attraversa più di un secolo di storia e ci ricorda che, dietro ogni medaglia, c’è un sogno che si realizza o si infrange.

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