Ariccia – L’amore è cieco… da un occhio solo: un libro dolorosamente divertente
Chi mi conosce sa che sono “’gnorante comme nà zappa !” ed è forse per questo che quando vado alle conferenze o meglio alle lezioni del prof. Aldo Onorati mi sembro come uno scolaretto che rimane estasiato, affascinato, ipnotizzato da ogni parola, da ogni virgola che viene detta dal maestro.
Questo accade quando si parla degli “ignavi”, di “virtute e canoscenza”, della voglia di andare oltre “le colonne di Ercole” ovvero di quei concetti che il prof. Onorati ti spiega, estraendoli dalla “Commedia”, per arricchirli e renderli non solo “digeribili” ma molto “appetitosi” per tutti i “palati” tanto è che “l’appetito vien mangiando” e dopo “l’antipasto, il primo, il secondo, frutta e caffè” iniziano quelle riflessioni che ti fanno capire che la “Storia ti parla del Futuro ma anche del Presente”.
Ma queste preziose “atmosfere” si creano anche quando il prof. Onorati ti parla della sua “Lettera al Padre” oppure, come ieri sera, di rapporti tra uomo e donna, dell’amore, dell’odio, dell’indifferenza che si crea nella coppia, ci “sderena”, ci massacra (a noi maschietti) quando paragona il nostro ruolo a quello della donna, della femmina: siamo arroganti, quasi insignificanti e alla fine anche delle bestie.
Io penso che la magia delle lezioni del prof. Onorati, (anche se è un “odiato” cugino Arbanese) sta nel fatto che lui è un “burinotto” come me, ha vissuto la Vita, i Profumi, i contrasti, le antipatie, le solidarietà de’ i vicoletti, sè magnato pà e pummidoro comme so semo magnato tutti noi burinotti delli Castelli ma a differenza di me ha il dono dell’Intelligenza, della Cultura che gli permette di dire, di spiegare tutto quello che qualcuno di noi magari pensa, che di certo ha vissuto ma che non riuscirà mai e poi mai ad esprimere.
Quella di ieri sera è stata anche una serata molto simpatica, divertente grazie all’allegria, alla bravura della giornalista Laura Frangini che ha intervistato il prof. Onorati in modo molto originale e, ripeto, molto ma molto divertente e simpatico.
Parlando dei 30 episodi che compongono l’opera è stato possibile riflettere sulla famiglia, sui giovani “ormai disorientati dalla mancanza di ruoli e di punti di riferimento”, “La madre è amore, il padre la legge”, dalla famiglia patriarcale cancellata dal nuovo “sistema” famigliare. Non sono mancati riferimenti alla tradizione, al vissuto della nostra gente. Il prof. Onorati ha raccontato quando per lui il “militare” rappresentò “’nà sarvezza !” visto che non si doveva alzare più alle due per andare al mercato con il padre ma bensì alle 5 e guadagnava ben tre ore di sonno.
Ma in questi 30 episodi c’è la cronaca di tutti i giorni, ci sono le tipologie di marito, di moglie, di amanti, dei nuovi rapporti (devastanti !) che si creano tra “pori vedovelli” e “giovani badanti”, di gelosia… quella che spesso non permette di vedere quello che tanto si teme e che invece accade sotto gli occhi oscurati proprio dalla gelosia e lì le storie tragiche di Puccini, di Pirandello.
Ma ieri sera si è parlato anche di figli, di nonni… sì di nonni, soprattutto quelli della fascia 75/80 anni che hanno dovuto assistere prima i genitori ed ora figli e nipoti insomma è la cronaca della coppia e di tutte le sue innumerevoli sfaccettature.
Parlando de “La lettera al Padre” dissi che quel libro doveva essere insegnato, discusso, riflettuto nelle scuole, nelle elementari, nelle medie per far capire ai giovani quello che questo nuovo “sistema famigliare” ha incoscientemente distrutto: il ruolo della famiglia, dei genitori.
Parlando de “L’amore è cieco… da un occhio solo” invece penso, auspico che esso possa essere discusso, riflettuto nei corsi prematrimoniali che dovrebbero essere organizzati anche dai comuni, dalle strutture pubbliche e non solo dalle sacrestie e dovrebbero insegnare, far capire l’importanza del ruolo sociale della famiglia ma soprattutto della responsabilità importantissima di mettere al mondo dei figli e di educarli… laicamente come cittadini di una Comunità e per questo mi permetto di riproporre alla vostra attenzione l’articolo seguente che vi ho inoltrato qualche giorno fa:
http://www.corriere.it/alessandro-davenia-letti-da-rifare/18_marzo_12/formula-dell-acqua-alessandro-d-avenia-letti-da-rifare-625ba8ec-255c-11e8-8868-620b5c6d46c4.shtml
Penso e spero che si sia capito che anche questa nuova opera del prof. Onorati deve essere letta.
Paolo
MONTECOMPATRI (A.M. Pesce – L. Vinci) – Continuano i successi letterari del Giornalista, Prof Aldo Onorati, che presenterà il suo volume: “L’amore è cieco …da un occhio solo”:
Venerdì 23 Marzo ore 18 – Montecompatri, Controluce Point
L’incontro sarà particolarissimo per le Personalità, Autorità e Giornalisti che interverranno ad ascoltare uno dei personaggi di livello mondiale, grandissimo esperto non solo di Dante Alighieri ma della Letteratura universale, e con uno stile letterario splendido.
“Se fossimo anche noi ramoscelli appena fioriti, recisi, legati in un fascio saremmo costretti all’abbraccio…ma siamo due pianeti a distanza, che si attraggono finché si scontrano, ma è solo uno scontro per frantumarsi a vicenda e volare in mille pezzi…”.
Per l’occasione, il Prof. Onorati sarà intervistato anche da una eccezionale e brillante giornalista, Laura Frangini, molto nota per i suoi acuti articoli di livello ambientale e teatrale, e che così parla di lui:
“È uno sguardo ironicamente disincantato quello che all’Amore rivolge Aldo Onorati con la sua ultima pubblicazione dal titolo “L’Amore è cieco.. da un occhio solo”, una raccolta di racconti molto divertenti che sarà presentata sabato prossimo 17 marzo a Palazzo Chigi di Ariccia alle 18.00 e Venerdì 23 marzo a Monte Compatri presso la sala-convegni dell’Associazione Controluce, che ha editato il libro.
Onorati, noto scrittore, giornalista e saggista dei Castelli Romani, apprezzato e tradotto in molti paesi del mondo, nonché autorevole Dantista, ama intercalare il suo impegno di elevato spessore intellettuale con delle pubblicazioni più leggere, che svelano sul filo del sarcasmo le pieghe più recondite dell’animo umano, cogliendo contraddizioni, debolezze, vizi e meschinità dell’“umana gente”.
In questo libro lo scrittore analizza la relazione di coppia come uno biologo al microscopio, elencando e catalogando un’ampia gamma di “casi matrimoniali”, tutti ugualmente di grande … insuccesso!
L’ironia senza veli e senza abbellimenti è il condimento di questo libro in forma di racconti brevi, – trenta per l’esattezza – forma letteraria che Onorati predilige in questo excursus analitico, per la libertà che offre al Lettore di poter avviare e sospendere la lettura con molto agio e all’Autore stesso, di non perdersi dietro alla complessità di una trama per dedicarsi completamente allo studio dei fatti così come sono e sopratutto come la vita beffardamente si diverte a farli essere.
Ma in Amore, chi è che è cieco, l’Uomo o la Donna? Ovvero, chi dei due ama di più?”
Aldo Onorati risponderà a questa e ad altre domande nell’intervista condotta dalla giornalista Laura Frangini nel corso della presentazione, e sarà pronto, come sempre, ad offrirci un saggio della sua verve intellettuale e dialettica, che fa di ogni sua presentazione un evento nell’evento.
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