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Una nuova antenna per telefonia mobile istallata in un’area privata e assolutamente al di fuori dalle aree previste dal Piano Antenne di Marino.

Il 12 Agosto 2021, con delibera n° 41, il Comune di Marino si è dotato di un Regolamento e un Piano Antenne condiviso dai cittadini, per ottemperare alle finalità della legge quadro 36 del 2001, che permette alle amministrazioni di redigere Piani e Regolamenti al fine di ottenere il MINOR IMPATTO ELETTROMAGNETICO SUL TERRITORIO.

Il Piano del 2021 ha permesso di regolamentare le nuove istallazioni, scongiurando il rischio, come hanno ben presente i residenti, di istallazioni su siti privati come quella prevista in quel periodo a Castelluccia, nelle adiacenze di un Asilo nido. 

Dal 2021 ad oggi abbiamo assistito al raddoppio del limite di emissioni elettromagnetiche, che è passato dal già elevato valore di 6 V/m a 15 V/m, limite richiesto dai gestori per assicurare il funzionamento del tanto discusso 5G nelle grandi città, ma che è diventato la nuova soglia di legge per tutto il territorio nazionale.

Nel Piano del 2021 è stata ampiamente dimostrata la copertura di segnale nel territorio di Marino, ma non è mai stato affidato, neanche dopo il recente aumento dei limiti, il monitoraggio richiesto dai cittadini all’epoca.

Nella Conferenza di presentazione del lavoro di analisi e monitoraggio sulle Stazioni Radio Base effettuato sull’intero Parco dei Castelli Romani, nel giugno 2023,  Italia Nostra sezione Castelli Romani aveva già stigmatizzato la facile installazione sul territorio delle antenne s.r.b. della telefonia mobile, che destano non poche preoccupazioni, non solo per quanto riguarda l’eventuale impatto sulla salute ma, anche, per quello visivo e paesaggistico con l’effetto di deturpare l’immagine stessa del territorio.

Come detto, il Piano antenne di Marino non contempla alcuna area preferenziale nella zona di Monte Crescenzio e dintorni, non lontano dal confine con Castel Gandolfo, come non risulta nessuna convocazione del “gruppo Tecnico di valutazione”, lo strumento adottato dal Regolamento di Marino e che permette di coinvolgere cittadini e associazioni, al di la’ degli schieramenti politici, per supportare le amministrazioni nella lotta al fenomeno di “Antenna selvaggia”, come già ampiamente spiegato nella conferenza al Parco sopra ricordata.

Certamente l’antenna in questione, come evidente dalla foto, presenta un impatto visivo alquanto rilevante e stravolge brutalmente l’aspetto originario del paesaggio recando danno anche alle abitazioni vicine. Ci chiediamo se, a questo proposito, l’antenna in questione sia compatibile con i vincoli paesaggistici che insistono sul territorio.

Riteniamo decisamente opportuno che si proceda ad una riconsiderazione critica della collocazione della s.r.b. in oggetto nella prospettiva di definirne una nuova collocazione in area preferenziale.

Enrico Del Vescovo, Italia Nostra Castelli Romani