Notizie in Controluce

 Ultime Notizie

CRISI IDRICA AI CASTELLI ROMANI

CRISI IDRICA AI CASTELLI ROMANI
Gennaio 20
11:49 2025

CRISI IDRICA AI CASTELLI ROMANI: LA CONFERENZA AUBAC FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI,
LASCIANDO DUBBI E PREOCCUPAZIONI
Il Comitato per la Protezione dei Boschi dei Colli Albani esprime forti perplessità sui contenuti esposti durante
la conferenza stampa promossa lo scorso 10 dicembre dall’AUBAC (Autorità di Bacino dell’Appennino
Centrale) e invita la popolazione a tenere alta l’attenzione sulla gestione delle risorse idriche nei Castelli
Romani.
Le principali criticità Nonostante l’emergenza idrica sia nota da decenni, le dichiarazioni dell’AUBAC e degli enti coinvolti non
offrono soluzioni concrete poiché viene affermato da loro stessi che “la domanda di acqua crescerà e diminuirà
la sua offerta”, non sappiamo in base a quali dati, e si evidenziano quindi contraddizioni preoccupanti:
• Cementificazione e impermeabilizzazione del suolo: l’AUBAC ha ribadito il ruolo dei suoi Piani
d’Assetto Idrogeologico (PAI) che sovraintendono i Piani Regolatori dei comuni, ma non sono stati
adottati provvedimenti efficaci per bloccare la cementificazione nei 17 comuni castellani, e ciò ha
portato a un consumo idrico insostenibile.
• Assenza di dati chiave: durante la conferenza, il direttore generale di ACEA ATO2 non ha fornito
dettagli sui volumi d’acqua prelevati annualmente dai laghi di Albano e Nemi, né sulla quota di quelli
che giungono effettivamente ai rubinetti, visti i tassi di dispersione che oscillano tra il 50% e l’80%.
Inoltre, ACEA sta per attuare il potenziamento di una condotta di prelievo dal lago Albano senza chiarire
l’impatto ambientale o fornire dati precisi sui volumi emunti attuali e futuri. Secondo le stime del
Comitato, il prelievo dal pozzo “Sforza Cesarini”, oggetto di tale intervento, già oggi provoca
l’abbassamento del livello del lago di circa 20 cm all’anno (calcoli basati sui dati di portata pubblicati da
ACEA).
• Laghi in sofferenza: il lago Albano ha perso 50 cm di livello in un anno (pari a 3 milioni di metri cubi),
mentre il lago di Nemi ha perso 37 cm (600 mila metri cubi). Considerata la profondità limitata del lago
di Nemi, stimata sotto i 30 metri, il rischio di prosciugamento nei prossimi 10 anni è concreto.
Nonostante ciò, la conferenza ha ignorato completamente il lago di Nemi nei 15 interventi proposti.
Progetti poco credibili e mancata trasparenza
I tempi previsti per vedere i primi risultati concreti superano il 2027, nonostante l’urgenza della crisi.
Allarmante è anche l’assenza di chiarezza sui consumi idrici del futuro inceneritore di Roma, che aggraverà
ulteriormente la situazione, così come le “non-risposte” fornite in merito alla giornalista di “Report” sia da
AUBAC che da ACEA ATO2.
Ruolo insufficiente degli enti locali e regionali
L’Ente Parco, pur essendo cruciale per la gestione dei laghi, non ha partecipato alla conferenza.
Anche i sindaci presenti, cioè quelli di Castel Gandolfo e di Nemi, invece di proporre soluzioni incisive,
sembrano più interessati a sostenere progetti di sviluppo del turismo di massa e della cementificazione,
ignorando le conseguenze idriche ed ecologiche. In particolare, quello di Nemi ha addirittura chiesto che il
comune si approvvigioni anche dall’acquedotto del Peschiera, con le acque provenienti da Rieti, contro le
popolazioni locali che sono in lotta da tempo contro l’ipotesi del raddoppio dei prelievi dal loro territorio.
Non è accettabile che manchi una strategia coordinata per preservare le risorse idriche, mentre gli interessi
economici continuano a prevalere.
Le nostre richieste
Il Comitato intanto chiede:
1. Stop immediato al progetto della nuova condotta dal lago Albano a Monte Gentile.
2. Un’azione decisa dell’AUBAC contro la cementificazione e a tutela delle risorse idriche, inclusa una
presa di posizione sul progetto dell’inceneritore.
Comitato per la Protezione dei Boschi Colli Albani
e-mail: comitatoboschicollialbani@inventati.org
profili social: Instagram e Facebook
3. La pubblicazione dei dati sui volumi di prelievo idrico dai pozzi ACEA autorizzati e quelli effetttivi sui
due laghi e i dati sugli attuali livelli di dispersione con le loro principali localizzazioni.
Tutto questo non costa nè un euro, né una goccia d’acqua in più.
Conclusioni
Non ci accontentiamo di parole e di slide: l’emergenza richiede azioni immediate e trasparenti.
Il Comitato continuerà a vigilare, informare e mobilitare i cittadini per difendere un bene vitale come l’acqua,
che non può essere sacrificato agli interessi economici. Solo con una mobilitazione collettiva e un impegno
concreto delle istituzioni sarà possibile preservare i laghi di Albano e Nemi, nonché la risora idrica in generale.
Chiunque voglia approfondire può visionare l’intera conferenza stampa al seguente link:

Articoli Simili

0 Commenti

Non ci sono commenti

Non ci sono commenti, vuoi farlo tu?

Scrivi un commento

Scrivi un commento

Ricordi in un vecchio video

MONOLITE e “Frammenti di visioni”

Categorie

Calendario – Articoli pubblicati nel giorno…

Gennaio 2025
L M M G V S D
 12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031  

Presentazione del libro “Noi nel tempo”

Gocce di emozioni. Parole, musica e immagini

Edizioni Controluce

I libri delle “Edizioni Controluce”