Due appuntamenti del ciclo di incontri musicali “Note in Biblioteca” della IUC:
la sera di venerdì 14 giugno il Quartetto Henao
e la mattina di sabato 15 il duo Samarani-Makita
Venerdì 14 giugno 2019 alle 20.00 il Quartetto Henao suona Mozart, Schubert e Stravinsky, nella Biblioteca “Ennio Flaiano” (via Monte Ruggero 39, tel. 06 45460431) per “Note in Biblioteca”, la serie di incontri musicali ad ingresso gratuito realizzati dalla IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti in collaborazione con Biblioteche di Roma.
La mattina dopo, sabato 15 giugno 2019 alle 11.30 è la volta del violinista Dario Samarani in duo con la pianista giapponese Akané Makita nella Biblioteca “Vaccheria Nardi” (via Grotta di Gregna 37, Roma – tel. 06 45460491).
Il Quartetto Henao, formato da due italiani, una coreana e un colombiano, nasce a Roma nel 2014 in seno all’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. In seguito si perfeziona presso l’Accademia Chigiana di Siena e dal 2018 presso la Escuela Superior de Musica Reina Sofía di Madrid. Si esibisce in alcuni tra i più interessanti festival e stagioni cameristiche italiane e ogni suo concerto si contraddistingue per la grande precisione e la passione che questo gruppo comunica al pubblico.
Quest’incontro musicale si apre con “Quartettsatz in do minore D. 703”, una delle tante composizioni lasciate incompiute da Franz Schubert: è una pagina di folgorante concisione e sconcertante bellezza. Cento anni e un enorme divario espressivo separano Schubert da Igor Stravinsky e dai suoi “Tre pezzi per quartetto d’archi”, composti nel 1914, subito dopo “La Sagra della primavera”, come se il compositore avesse voluto riequilibrarne la barbarica violenza con questi pezzi piccoli. Infine Wolfgang Amadeus Mozart col “Quartetto n. 14 in sol maggiore K 387”, il primo dei sei Quartetti da lui dedicati a Haydn: sono tra i massimi capolavori della storia del quartetto, che prendono le mosse dai simili lavori del grande Haydn ma recano l’inconfondibile impronta della personalità e del genio di Mozart.
Nato a Dolo (Venezia) nel 1996, il violinista Dario Samarani si è contraddistinto in numerosi concorsi nazionali ed internazionali e ha suonato in qualità di solista in importanti teatri e festival. Si è perfezionato presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena, come anche la giapponese Akané Makita, che si è già esibita in Italia, Francia, Olanda, Canada, Giappone, Iran e Polonia, riscuotendo ogni volta un grande successo di critica e pubblico. Ha inciso vari cd e la sua incisione della Sonata di Dutilleux è stata definita definita “spettacolare” da Angelo Foletto su “la Repubblica”
Questi due giovani talenti iniziano il loro concerto con la Sonata n. 3 in re minore op. 108 di Johannes Brahms, uno dei capolavori della piena maturità di questo compositore, a cui la dimensione intima della musica da camera era particolarmente congeniale. Si prosegue con due brani scritti da due compositori che erano allo stesso tempo grandissimi virtuosi del violino. Definito “il re del violino”, Eugène Ysaÿe scrisse nel 1923 sei Sonate per violino solo, ognuna delle quali è dedicata ad un grande violinista di quegli anni: Dario Samarani eseguirà la Sonata n. 3, intitolata “Ballata”. Compositore e grande virtuoso del violino fu anche il polacco Henryk Wieniawski, morto nel 1880 al culmine di una strepitosa carriera concertistica: Samarani e Mikita suoneranno il suo Tema originale con variazioni op. 15.
Le guide all’ascolto sono a cura rispettivamente di Marica Coppola e di Valentin Calicchia, laureandi del corso magistrale in Musicologia della Sapienza.
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