Frascati – Grande successo per la seconda edizione di Girovinando
Grande successo per la seconda edizione di Girovinando organizzata dall’Associazione Obiettivo Europa
Appuntamento alle 9.15 presso il Tuscolo, tanti i chilometri da fare, tante le cose da vedere, tanti i prodotti da degustare… un unico obiettivo: fare in modo che uno splendido territorio venga valorizzato attraverso la conoscenza.
Ad accogliere i molti partecipanti ci sono due dei membri dell’Associazione Obiettivo Europa, il vicepresidente Claudio Cerroni e l’anima della manifestazione, l’Ing Giovanni di Giacomo, che per mesi ha curato tutti i dettagli dei percorsi e delle visite.
Prima tappa del percorso è Villa Falconieri, dove ad accogliere i tre gruppi – quelli che vanno a piedi, quelli che vanno in navetta e quelli che hanno preferito la bici – c’è il Prof. Luigi Miraglia, direttore dell’Accademia Vivarium Novum, che spiega le attività che si svolgono presso l’Accademia e illustra lo spirito che la anima.
Inizia quindi la prima visita guidata, ad illustrare la maestosità della Villa e delle sale delle stagioni è la Professoressa di Storia dell’Arte, Benedetta Ciuffa. Con gli affreschi allegorici delle stagioni i visitatori sono gettati nel vortice del ciclo della natura, dall’inverno all’esplosione della primavera; l’allegoria dell’autunno è di Crio Ferri e rappresenta la vendemmia, tema legato alla viticoltura, argomento portante della manifestazione.
Dopo Villa Falconieri il gruppo raggiunge il centro di Frascati, da piazza delle Scuole Pie a Piazza San Rocco, con la Professoressa Ciuffa oltre uno sguardo generale sulle architetture cittadine, i partecipanti vengono accompagnati a leggere la narrazione vitivinicola della città; così in piazza delle Scuole Pie viene apprezzata la fontana, che ha come supporto della vasca superiore alcuni barili di vino. A Piazza San Pietro si scopre che a Cattedrale sorge su quella che era la “vigna dell’arciprete”, è molto probabile che in quello spazio prima della costruzione della Cattedrale ci fosse una chiesetta dedicata a San Pietro con vigna annessa. Così si apprende che l’edificazione venne terminata anche grazie ad una particolare tassa messa sullo spaccio di vino; entrando nella Cattedrale si può notare, sulla destra, l’altare di Sant’Isidoro (con statua del santo), protettore degli agricoltori, e negli ovali laterali dello stesso altare sono raffigurati il martirio e la gloria di Santa Eurosia Vergine e Martire, protettrice delle vigne dagli agenti atmosferici. Due santi di origine spagnola, tanto cari alla famiglia Colonna, voluti nella prima cappella a destra, della Cattedrale, dall’Università agraria di Frascati.
A Piazza Paolo III (Alessandro Farnese) i partecipanti scoprono la passione di questo Papa per il vino di Frascati, testimoniato dal suo enologo/bottigliere personale Sante Lancerio, che in una lettera al Cardinale Guido Ascanio indica proprio i vini di Frascati tra i preferiti del Papa. Scendendo verso piazza San Rocco i visitatori hanno notato, tra le inferiate delle finestre dell’ex carcere, una strana fessura, quella che serviva a far passare la tradizionale fojetta, per evitare che i carcerati oltre alla libertà perdessero anche il diritto di bere un buon bicchiere di vino.
La passeggiata, dopo una visita a Piazza San Rocco, è proseguita al Museo Tuscolano – Scuderie Aldobrandini, dove il Direttore Alfredo Moraci ha mostrato le peculiarità del museo soffermandosi sulla raffinata Menade Tuscolana (ritrovamento del 2023), realizzata in prezioso marmo pentelico (lo stesso che Fidia ha usato per il Partenone) a testimonianza della millenaria tradizione vitivinicola del territorio.
Al Parco Archeologico di Cocciano, dopo una lunga camminata, la dott.ssa Giuliana Brega, del Gruppo Archeologico Latino – Latium Vetus, ha mostrato l’area archeologica dove sorgeva la Villa di Tiberio, sottolineando che il paesaggio rurale era caratterizzato dalla presenza di vigneti e uliveti, avendo il vigneto, già in epoca romana, una centralità nella conduzione dell’azienda, come spiegato da Marco Porcio Catone nel suo De Agri Cultura.
L’incontro è terminato nell’azienda Casale Vallechiesa della famiglia Gasperini, a fare gli onori di casa è stato Bruno Gasperini che ha presentato due dei prodotti di punta dell’azienda, l’Heredio – un Frascati Superiore DOCG e il Ribello un bellone in purezza. Il buffet è stato invece organizzato dall’Associazione Ristoratori Castelli Romani e Turismo Enogastronomico, rappresentata dal presidente, Anna Maria Massa, attenta ricercatrice di ricette ormai scomparse, che sta conducendo una vera opera pioneristica sul recupero delle zuppe dei Castelli Romani, rese speciali dalla mineralità dell’acqua del Grande Vulcano Laziale. A presentare l’attività dell’Associazione Obiettivo Europa è stato il Presidente, l’Ing. Carmine Scoglio, giunto appositamente dalle Langhe, dove era per motivi di lavoro, per partecipare all’incontro.
«Quello della sostenibilità – ha spiegato Carmine Scoglio – è un concetto abusato che deve essere declinato correttamente, con Obiettivo Europa abbiamo la missione di pensare la sostenibilità nel reale, ovvero partendo dalla sostenibilità economica delle azioni da intraprendere; quindi, miriamo alla concretezza, la stessa testimoniata dai curatori di questo evento: Giovanni e Claudio. La valorizzazione del potenziale delle comunità che sorgono su questo Grande Vulcano Laziale – prosegue il Presidente dell’Associazione -, non ancora spento ma quiescente, se messa a sistema può essere sostenibile sia da un punto di vista ambientale che economico, ecco l’importanza di riscoprire le erbe spontanee del Tuscolo come le ramoracce, metterle nelle tipiche zuppe dei Castelli Romani, valorizzandone l’elemento più importante: l’acqua; degustarle con i vini vulcanici del nostro territorio, che non sono secondi a nessuno. Tutto questo – conclude Scoglio – deve essere fatto tenendo conto dello straordinario aspetto storico-culturale che questo magnifico territorio può offrirci, come immagino oggi i molti partecipanti avranno avuto modo di constatare».





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